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La stampa.it – 11/3/2014, veronica ulivieri
… Oggi queste casseforti del patrimonio naturale sono in tutto circa 1.700. La prima è nata a San Pietroburgo nel 1926 e oggi possiede la più grande collezione di antiche varietà europee di piante coltivate, che nei prossimi anni potrebbero tornare nei campi perché capaci di resistere meglio a cambiamenti climatici, parassiti e siccità.

In Italia, le banche del germoplasma sono in tutto una ventina, nate per la maggior parte negli ultimi vent’anni. Da Cagliari a Trento, da Catania a Padova, selezionano e congelano i semi di varietà vegetali in via di estinzione, assicurando loro una vita lunga diverse decine di anni, a volte secoli. Una delle più attive è la Banca dei semi della Lombardia, nata nel 2005 dalla collaborazione tra università di Pavia e Regione. Una cassaforte dove parchi naturali, aziende agricole e associazioni portano i semi delle varietà antiche, per affidarli alle cure dei ricercatori. [...] Oggi abbiamo semi di circa mille specie: un terzo della flora lombarda è al sicuro», spiega Graziano Rossi, docente di Botanica nell’ateneo pavese e responsabile della struttura. 

Ma la conservazione non è fine a sé stessa: «Siamo la base di una filiera che promuove l’utilizzo di piante autoctone per il florovivaismo, il verde urbano, la fitodepurazione» [...] da Oltralpe arriva un altro esempio di banca dei semi decisa a non ridursi a una mera biblioteca. La fondazione ProSpecieRara ( http://www.prospecierara.ch/it/home ) ha iniziato a raccogliere e catalogare semi, ma anche a proteggere specie animali, nel lontano 1982.[...] sono state recuperate più di mille varietà di mele e pere, 400 varietà di bacche e parecchie migliaia di tipi diversi di ortaggi, tornati a popolare campi e giardini. http://www.lastampa.it/2014/03/11/scienza/ambiente/inchiesta/banche-dei-semi-i-forzieri-dove-si-protegge-la-biodiversit-4SjozS9euC9TYQjii93dUN/pagina.html