la stampa.it, 22/9/2014 – g. marino
la mostra “Vegetation as a Political Agent”, al PAV [Parco Arte Vivente di Torino
DSC_4678_webhttp://www.parcoartevivente.it/pav/index.php?lingua_sito=1 ]  fino al 2 novembre. «Si tratta di restituire una prospettiva storica al mondo vegetale, al di là del mero paradigma scientifico-naturalistico con cui siamo abituati a guardarlo», spiega il curatore Marco Scotini. Lungi dall’essere semplici elementi decorativi o inerti oggetti di studio, le piante hanno dunque una storia, anzi, fanno la storia, interagendo con gli uomini, rivelando inaspettate implicazioni economiche, politiche e sociali. [...] Si parte idealmente dal colonialismo, nodo originario e problematico del rapporto uomo-vegetazione. All’epoca coloniale, fra il XVII e il XVIII secolo, risalgono infatti le prime estese colture seriali, anticipazione del mondo della produzione industriale e della globalizzazione. L’età dell’innocenza vegetale a quanto pare finisce lì: le piante, da neutri e silenziosi osservatori delle beghe umane, diventano strumento di potere, vero “agente politico” [...] http://www.parcoartevivente.it/pav/index.php?id=55 ,  http://www.lastampa.it/2014/09/22/scienza/ambiente/green-news/dalle-piantagioni-coloniali-agli-orti-sociali-la-vegetazione-politica-in-mostra-al-pav-Rc4YlnMDysxg2PJn4ebcKJ/pagina.html