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0.5625-ks3D-U11002029012805pB-1024x576@LaStampa.it   la stampa.it, 30/3/2017. f. di todaro Ricerca dell’Università di Stanford e di scienziati tedeschi. Lo stop al turnover delle sinapsi è considerato il momento che segna l’inizio del processo di invecchiamento cerebrale ... uno studio pubblicato sulla rivista «Science». Come risultato della ricerca, viene messa in relazione la capacità dell’essere umano di riconoscere i volti con lo sviluppo anatomico di una regione specializzata della corteccia cerebrale, individuabile nella faccia inferiore del lobo temporale. L’analisi, realizzata mediante tecniche di risonanza magnetica, ha permesso di verificare come un’abilità sempre maggiore nel riconoscimento dei volti si associ a un aumento delle dimensioni di questa regione del cervello. Un processo che ha inizio dall’infanzia e si protrae fino quasi ai trent’anni: ben oltre quella che era considerata la soglia massima. «Questo studio è la prova che la plasticità del cervello continua per molti anni dopo la nascita - afferma Stefano Cappa, ordinario di neuroscienze cognitive all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e membro della Società Italiana di Neurologia -. Il fatto che l’aumento delle dimensioni del cervello sia specifico della parte che interessa il riconoscimento dei volti conferma il ruolo centrale che la capacità di riconoscere gli altri ha per la nostra specie, nello sviluppo delle relazioni sociali». I ricercatori - Università di Stanford, in collaborazione con i colleghi tedeschi del centro di ricerca in neuroscienze Julich - hanno reclutato 22 bambini e 25 adulti, scansionando il loro cervello con una risonanza magnetica funzionale. ... http://www.lastampa.it/2017/03/30/scienza/benessere/una-parte-del-nostro-cervello-continua-a-crescere-fino-ai-anni-Xak6Ej0ltlY1Vi7BzckjiN/pagina.html http://science.sciencemag.org/content/355/6320/68
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la repubblica.it - 27/3/2017 LA MEMORIA umana è racchiusa in poco più di 100 geni, identificati grazie alla correlazione tra i dati genetici e l'attività del cervello nel processo di elaborazione dei ricordi. La ricerca è stata presentata nella conferenza annuale della società di neuroscienze cognitive americana (CNS), a San Francisco. Una scoperta resa possibile da un'insolita collaborazione tra genetisti e neuroscienziati. "È uno dei primi risultati ottenuti in un nuovo campo di ricerca, la 'genetica per immagini', che mette in relazione le variazioni dei geni con quelle anatomiche e delle funzioni del cervello", sottolinea Genevieve Konopka, della Southwestern University, una delle autrici della scoperta. ... http://www.repubblica.it/scienze/2017/03/27/news/scoperti_cento_geni_memoria-161553055/ https://www.cogneurosociety.org/mycns/?page=symposium_sessions#2
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Colizzi_locandina.pdf
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300x1691490351984419Lab2Moon_Winner_Team-Space4Life radiotrescienza, 27/3/2017 - in onda ore 11.30, riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-3b030266-a4c3-4e51-bf67-d47260809afa.html al microfono Marco Motta La loro invenzione toccherà il suolo lunare entro l’anno. È grande come una lattina, ma potrebbe rivelarsi utile per la sopravvivenza degli esseri umani nello spazio. Il dispositivo creato da Mattia Barbarossa, Dario Pisanti e Altea Nemolato, giovanissimi vincitori del concorso lanciato dall’azienda indiana Team Indus, è uno scudo capace di proteggere dalle radiazioni cosmiche. Come? Con una bella coltura di cianobatteri. Rimaniamo nello spazio con la fantascienza di Life. Non oltrepassare il limite, appena uscito nelle sale. L’ha visto per noi Raffaele Saladino, chimico all’università della Tuscia, tra i fondatori della Società italiana di astrobiologia. https://www.facebook.com/teamindus.in/videos/1473445376060895/ https://www.facebook.com/TeamSpace4Life/?fref=ts