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l'unità.it - 8/4/2014 - pietro greco
Questa mattina, nella sede del Cnr a Roma, un gruppo di scienziati italiani presenta il «Manifesto per un’Europa di progresso». Lo hanno firmato molti tra i ricercatori italiani più prestigiosi, compresa quella Fabiola Gianotti che ha contribuito alla scoperta del bosone di Higgs al CERN di Ginevra e che alla fine del 2012 ha conteso a Barack Obama la copertina di Time come «persona dell’anno».
Lo hanno firmato anche alcuni tra quegli scienziati italiani più prestigiosi che ricoprono cariche istituzionali, come Luigi Nicolais, presidente del CNR, Fernando Ferroni, presidente dell’INFN, Giovanni Bignami, presidente dell’INAF. Lo hanno firmato infine altre decine di ricercatori, alcuni dei quali non meno bravi e famosi, come primo nucleo di una rete europea. Con un obiettivo politico. Di alta politica. Per rilanciare l’unità europea.
Infatti, scrivono che: «come scienziate e scienziati di questo continente - consapevoli che esiste un nesso inscindibile tra scienza e democrazia - sentiamo la necessità di metterci in gioco. Di ribadire che il processo di costruzione degli Stati Uniti d’Europa è ... http://www.unita.it/scienza/scienziati-d-europa-unitevi-br-ecco-l-appello-dei-ricercatori-1.562215?localLinksEnabled=false&utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
le scienze.it http://www.lescienze.it/news/2014/04/07/news/manifesto_europa_unita_cnr-2090027/
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le scienze.it - 3/4/2014 - david biello
Saranno i poveri del mondo a pagare il prezzo più alto del riscaldamento globale in atto, a meno che non si sfruttino velocemente le opportunità di adattamento ancora praticabili. Lo afferma l'ultimo rapporto dell'IPCC, che sottolinea come per mantenere il cambiamento climatico entro limiti che consentano alle società di adattarvisi, il mondo deve rapidamente abbandonare la sua dipendenza dai combustibili fossili
[...] il rapporto pubblicato il 31 marzo dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) dell'ONU sui rischi di peggioramento del cambiamento climatico: http://ipcc-wg2.gov/AR5/ . Ma anche le nazioni ricche si troveranno ad affrontare gravi sfide. “Nessuno su questo pianeta rimarrà indenne dal cambiamento climatico”, ha detto il presidente dell'IPCC Rajendra Pachauri in una conferenza stampa a Yokohama, in Giappone, in occasione della presentazione del rapporto.
Secondo Pachauri e le centinaia di scienziati che hanno elaborato la relazione, il cambiamento climatico non è più qualcosa che accadrà in futuro. E' già qui, e sta già influenzando le persone in tutti e sette i continenti e i mari. Il mondo oggi ha un clima diverso da quello che aveva solo pochi decenni fa, a causa della combustione di combustibili fossili, della deforestazione e di altre attività umane. http://www.lescienze.it/news/2014/04/03/news/carestia_acqua_cambiamento_climatico_rischi_ipcc-2082283/ (La versione originale di questo articolo è stata pubblicata il 30 marzo su scientificamerican.com: http://www.scientificamerican.com/article/food-and-water-shortages-may-prove-major-risks-of-climate-change/ )
corriere della sera.it, 31/4/2014: http://www.corriere.it/ambiente/14_marzo_31/onu-mondo-non-preparato-clima-che-cambia-65e2b106-b8a8-11e3-917e-4c908e083af6.shtml [...]l’Università di Milano-Bicocca organizza dal 7 all’11 aprile la prima Settimana del clima, un’iniziativa che ha lo scopo di far conoscere anche ai meno esperti, tramite un approccio interdisciplinare, le ricerche in ambito climatico dalle diverse aree scientifiche. [...] verrà presentata la proposta di costituzione del centro interdipartimentale Climib, che si propone di rafforzare la ricerca interdisciplinare (naturale, sociale ed economica) sul clima. http://www.unimib.it/upload/pag/45004/pr/programmaaggiornato1803.pdf

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radiotrescienza - 3/4/2014 - in onda ore 11.30
Sono passati 50 anni da quando i coniugi Leaky scoprirono in Tanzania i primi fossili di Homo habilis. Il ritrovamento ebbe un fortissimo impatto sulla ricerca, e diede origine a un dibattito ancora oggi acceso tra gli esperti. Ripercorriamo le tappe fondamentali della paleoantropologia con Olga Rickards, docente di antropologia molecolare all’università di Roma Tor Vergata. http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-d9ed0bfe-f14c-489e-b906-74845e2dd820.html
riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-aaee447d-8a68-46e9-b13f-43525399e0d8-podcast.html
http://www.nature.com/news/human-evolution-fifty-years-after-homo-habilis-1.14957
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la stampa.it - tuttoscienze, 3/4/2014 -
A un anno dall’annuncio del presidente Usa Barack Obama sulla Brain Initiative, arrivano i primi frutti concreti di questo colossale sforzo - anche economico - per svelare i segreti del cervello umano.
Su Nature oggi vengono pubblicate, in due studi paralleli, le prime mappe complete dell’espressione genetica e delle reti neurali nel cervello dei mammiferi. Queste mappe, una nell’uomo e l’altra nel topo, «forniscono preziose risorse per studiare lo sviluppo del cervello umano e i circuiti neurali che sono alla base dei processi cognitivi in soggetti sani e malati».
Nel primo lavoro i ricercatori dell’Allen Institute for Brain Science hanno generato un modello ad alta risoluzione di cervello umano, con una mappa dettagliata dei punti in cui diversi geni vengono attivati e disattivati nel corso della gravidanza, con una risoluzione anatomica senza precedenti. Un risultato ottenuto grazie ai dati del BrainSpan Atlas (http://www.brain-map.org/ )del cervello umano in via di sviluppo.
I dati forniscono informazioni eccezionali per malattie come l’autismo, collegate allo sviluppo iniziale del cervello, e sull’origine dell’unicità della mente umana. Il set di dati, inoltre, è pubblico e disponibile a tutti i ricercatori, attraverso il portale Allen Brain Altas. http://www.lastampa.it/2014/04/03/scienza/pronta-la-prima-mappa-dei-geni-del-cervello-e-delle-reti-neurali-mDYR6ZRSeIJKeFTJSmg9lM/pagina.html
http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature13185.html
Università di Tor Vergata