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Le Scienze, 10 marzo 2014 - Che l’esercizio fisico giovi non solo al corpo ma anche al cervello, grazie alla produzione di nuovi neuroni, è cosa nota. I ricercatori dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) di Roma hanno però dimostrato per la prima volta che la corsa è in grado perfino di bloccare il processo di invecchiamento cerebrale e di stimolare la produzione di nuove cellule staminali, che migliorano le capacità mnemoniche. Lo studio è pubblicato sulla rivista Stem Cells.   http://www.lescienze.it/lanci/2014/03/10/news/cnr_con_la_corsa_nuove_cellule_staminali_nel_cervello-2045722/
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la stampa.it - 10/3/2014 La ricerca su “Nature”. Per diventare un esame di routine ci sarà bisogno di altri test ma i medici sono convinti di essere sulla buona strada [...] Questo il risultato di una ricerca della Georgetown University di Washington pubblicata su Nature Medecinehttp://www.lastampa.it/2014/03/10/scienza/alzheimer-un-test-prevede-la-malattia-con-il-di-accuratezza-wFeouagHQXPhlhckmVYMaL/pagina.html
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la stampa.it - 7/3/2014 La malaria si sta diffondendo sempre più in quota, tanto che è aumentato il rischio di contrarre la malattia per chi vive negli altopiani dell’Africa e Sud America. A lanciare l’allarme dalle pagine della rivista Science, Mercedes Pascual, dell’Università del Michigan negli Stati Uniti. «L’impatto - afferma - in termini di aumento del rischio di esposizione alla malattia è molto grande. Le zone a quote più elevate hanno fornito tradizionalmente un rifugio da questa malattia devastante». [...] Secondo le ultime stime dall’organizzazione mondiale della sanità, nel 2012 sono stati registrati circa 207 milioni di casi di malaria mentre i decessi sono stati 627.000. La maggior parte delle morti si verificata tra i bambini che vivono in Africa. http://www.lastampa.it/2014/03/07/scienza/la-malaria-raggiunge-le-montagne-colpa-del-riscaldamento-globale-QkcZ26K2NssPlSBdMZEgSN/pagina.html  
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Radiotrescienza - 10/3/2014 È così grande che qualcuno lo chiama ‘il sesto continente’. Si trova nel bel mezzo del Pacifico, eppure non se ne conoscono i confini. La great Pacific Garbage Patch è un immenso accumulo di plastica galleggiante: l’ha vista con i suoi occhi, e la racconta nel suo Come è profondo il mare (Chiarelettere, 2014), Nicolò Carnimeo, docente di diritto della navigazione all’università di Bari. Ma cosa succede alla plastica in mare? Ce lo descrive Eleonora Polo, ricercatrice dell'Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività al Cnr di Ferrara. Marco Astorri, fondatore e amministratore delegato di Bio-on, ci spiega invece come produrre plastica biodegradabile a partire dalla barbabietola. http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-ddab8d4b-05c8-49b3-81cc-7284f311add0.html Poster-Hawai- http://www.expeditionmed.eu/fr/