AVVISO di VACANZA per incarichi d’insegnamento

AVVISO di VACANZA  per incarichi d’insegnamento: Elenco degli Incarichi di Insegnamento rivolti a docenti interni all’Ateneo da svolgere nell’ambito dei Corsi di Abilitazione Speciale (PAS) per l’A.A. 2013/2014 ( Febbraio – Aprile 2014). Scadenza 25 Febbraio 2014
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Maiuri
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ttsbattrix-kyV-U10202444786571lHB-568x320@LaStampa.it la stampa.it, 20/2/2014 - valentina arcovia Sotto accusa non solo gli abusi terapeutici, ma quelli nell’agricoltura e negli allevamenti ... il 70% dei batteri ha sviluppato resistenze specifiche, comprese contro i farmaci considerati più potenti. Così il pericolo si allarga: da locale sta raggiungendo proporzioni globali. I «superbatteri», per esempio quelli che nascono in un ospedale cinese o in un fiume inquinato in Pakistan, possono attraversare i continenti più velocemente di quanto si riesca a scoprirli. [...] solo nel 2011, ci sono stati almeno 35mila casi di infezioni da batteri resistenti in tutta Europa: è un aumento di sei volte in pochi anni. [...] I dati sottolineano l’aumento della resistenza in due specie di batteri: Escherichia coli e Klebsiella pneumoniae. Queste due specie - responsabili di infezioni urinarie, sepsi ed altre infezioni nosocomiali - mostrano un significativo aumento nelle percentuali di resistenza ad antibiotici come le cefalosporine di terza generazione, i fluorochinoloni e gli aminoglicosidi. Resistenze, queste, che sono spesso combinate tra loro, generando di conseguenza batteri multi-resistenti, causa di infezioni sempre più difficilmente trattabili. Negli ultimi anni, poi, tra le resistenze si è aggiunta quella ai carbapenemi, antibiotici considerati di «ultima risorsa», rendendo le infezioni praticamente intrattabili. La situazione è ancora più grave in Italia, uno dei Paesi europei con i più alti livelli di allarme. «A fronte di una sorveglianza al fenomeno che descrive puntualmente, ogni anno, una situazione problematica - spiega l’Istituto Superiore di Sanità - gli interventi che sono stati messi in atto sono scarsi e parcellizzati». La crisi che incombe è facilmente descritta da altri due dati: se tra il 1935 e il 1968 sono state scoperte 14 nuove classi di antibiotici, da allora ne sono emerse soltanto cinque. Il problema - spiegano gli esperti - è che le aziende farmaceutiche si sono ritirate da questo tipo di ricerca, preferendo concentrarsi sulle malattie croniche ...  http://www.lastampa.it/2014/02/20/scienza/tuttoscienze/sos-antibiotici-i-batteri-stanno-diventando-invincibili-Bo2MkfoVmgVEsp1vAACrZM/pagina.html
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il sole24ore.it, 19/2/2014 - Dario Braga (Prorettore alla Ricerca - Università di Bologna) L'Europa ha stanziato 77 miliardi di euro per la ricerca riunendo in H2020 i finanziamenti per programma quadro, attività in materia di innovazione e competitività e Istituto europeo di innovazione e tecnologia [...] salute e cambiamenti demografici, sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e bioeconomia, energia sicura pulita e sostenibile, trasporti integrati e smart, ambiente e cambiamenti climatici, uso efficiente delle risorse, inclusione sociale e innovazione e sicurezza.[...] grandi sfide richiedono la convergenza di esperienze diverse. Servono grandi e robustissime competenze ma anche la loro mescolanza. Economisti e chimici e ingegneri e sociologi e giuristi e biotecnologi ecc. che operano insieme per produrre idee nuove. Nessuno balla più da solo, ma siamo pronti? La riforma Gelmini ha prodotto (non ovunque) una forte concentrazione disciplinare nei dipartimenti. Molte università si sono trasformate in arcipelaghi di isolette separate da tratti di mare (spesso agitati) con ridottissimo interscambio [...]I settori disciplinari impilati nei dipartimenti sono oggi gabbie che ostacolano oggettivamente lo sviluppo del pensiero trasversale e della ricerca transdisciplinare, spesso quella più sorprendente e più innovativa.[...] non minore problema è il rapporto con il mondo produttivo. Il paradigma di H2020 è quello della conoscenza trasferibile. Lo EIT finanzia già alcune knowledge innovation communities (KIC) con il coinvolgimento anche di istituzioni e imprese nel nostro paese [...] I tentativi in atto di recuperare il tempo perso si scontrano tuttavia con la struttura rigida della "pre-carriera" accademica (assegnista 4 anni, ricercatore di tipo A, 3+2 anni, ricercatore di tipo B "tenure track", 3 anni). [...] La "pre-carriera" universitaria va ripensata. Non servono nuove norme, servono "accorgimenti" per ridurre la precarietà, aumentare la flessibilità, e accrescere lo scambio. http://24o.it/xUCmR