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2_600_A01_NER_20120503_WFP-Rein_Skullerud_D3S3237-kUkG-U10202650233180vBC-104x72@LaStampa.it La Stampa.it, 18/2/2013 -marco tedeschi Fa tappa a Roma, dopo New York. Ginevra e Vienna, la mostra fotografica “Eliminare la fame nell’arco della nostra vita”. organizzata dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) assieme al Regno dell’Arabia Saudita, uno dei principali donatori dell’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di assistenza alimentare. [...] Le 39 foto in mostra a Palazzo Ruspoli, nel cuore di Roma, raccontano le tante emergenze e i molteplici programmi in cui è impegnato il WFP, dal Mali al Bangladesh, fino al sostegno ai piccoli agricoltori. [...] La mostra, aperta gratuitamente al pubblico nei giorni 19 e 20 febbraio, si tiene a Roma, Palazzo Ruspoli, in Via del Corso. Inaugurazione il 18 febbraio alla presenza del Ministro per l’Agricoltura del Regno dell’Arabia Saudita, Fahd Bin Abdulrahman Bin Sulaiman Balghunaim, e dalla Direttrice Esecutiva del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), Ertharin Cousin. http://www.lastampa.it/2014/02/17/scienza/ambiente/il-caso/fotografie-contro-la-fame-NX730ueKUO2lGcFYOCZVwI/pagina.html
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114634898-c994018f-a3f0-4555-9693-1f9d04583907 La Stampa.it, 14/2/2014 - silvia toscano Appello di 10 associazioni, sottoscritto anche da Gorbaciov ed Edgar Morin, per estendere le competenze della Corte penale internazionale dell’Aja ai più gravi reati ambientali così da poterli giudicare quali crimini contro l’umanità, e a istituire il Tribunale penale europeo dell’ambiente Alla lunga a rimetterci è l’ambiente. Ma le prime vittime sono gli abitanti del Pianeta: soffocati dal petrolio in Niger, avvelenati dal ciclo di estrazione delle sabbie bituminose in Canada, uccisi dalle radiazioni a Chernobyl. Molte vittime dei disastri ambientali non hanno nome, vivono nei luoghi più marginali della Terra e la loro vita vale niente o molto poco, come nel caso del disastro indiano a Bhopal: quando, dopo 26 anni, è finalmente arrivata una sentenza di condanna ai familiari delle vittime sono stati riconosciuti solo 500 euro di ‘risarcimento’. Per rimettere in pari la bilancia della giustizia è stato lanciato un appello da 10 associazioni che rappresentano i vari aspetti della società civile (da Ame-Die, l’associazione di ex ministri dell’Ambiente di diversi paesi) a Sejf (Supranational Environmental Justice Foundation). La richiesta, sottoscritta anche da nomi della cultura e della storia politica come Gorbaciov ed Edgar Morin, punta a estendere le competenze della Corte penale internazionale dell’Aja ai più gravi reati ambientali così da poterli giudicare quali crimini contro l’umanità, e a istituire il Tribunale penale europeo dell’ambiente, in modo da rendere possibile l’applicazione delle sanzioni. Questa settimana, a seguito dell’appello internazionale, è partita anche una lettera a Ban Ki-Moon che chiede risposte sulla prima proposta, mentre al presidente della Commissione UE Barroso si domanda una presa di posizione sulla possibilità di avviare l’azione di un Tribunale europeo. [...] La sede della nuova istituzione sarà probabilmente Venezia: la candidatura della città è parsa a molti ideale come palcoscenico internazionale...  http://www.lastampa.it/2014/02/14/scienza/ambiente/focus/verso-un-tribunale-europeo-dellambiente-9VTi4hhk68T1CgjZCyI2nI/pagina.html
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113010902-a69694c7-175c-46b0-93df-db58d08f0f04 Le Scienze.it - 14/2/2014 La ricostruzione di 4000 anni di incroci fra i popoli basata sulle tracce genetiche che hanno lasciato permette di osservare le conseguenze di grandi eventi storici, ma anche di trovare tracce di avvenimenti per i quali non esistono documenti: dal "lascito" dell'esercito di Alessandro Magno agli abitanti dell'Hindu Kush a quello dell'Orda d'oro in Bulgaria.[...] la ricerca condotta da un gruppo di dell'University College di Londra, dell'Università di Oxford (a cui afferisce l'italiano Cristian Capelli), e del Max Planck Institut per l'antropologia evoluzionistica a Lipsia, che permette di rintracciare nel genoma le tracce di antichi incroci fra popolazioni differenti. Garrett Hellenthal e colleghi – che descrivono il loro approccio in un articolo pubblicato su “Science” (http://www.sciencemag.org/content/343/6172/747 )  - hanno sviluppato una serie di algoritmi che, partendo dai dati genetici di esseri umani contemporanei, rintracciano e confrontano i più piccoli frammenti di DNA caratteristici di diverse popolazioni, per poi costruire una mappa degli incroci che hanno portato al corredo genetico attuale... http://www.lescienze.it/news/2014/02/14/news/mappa_genetica_globale_incroci_popolazioni_storia-2010289/
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La Stampa.it - tuttoscienze, 13/2/2014 Un gruppo di ricercatori dell’Università di Berkeley, in California, ha scoperto che quando lo stress è cronico può provocare modifiche al cervello. [...] Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry. [...] Daniela Kaufer, professore associato di Biologia integrata e prima autrice dell’articolo, ha scoperto che nei ratti lo stress cronico “sbilancia” il delicato equilibrio tra materia bianca e materia grigia nel cervello. Questo squilibrio, dovuto ad una aumentata produzione di cellule che sintetizzano la sostanza che riveste i neuroni, la mileina, in particolari zone del cervello sregola la sincronizzazione con cui le varie aree cerebrali comunicano tra loro. ...  http://www.lastampa.it/2014/02/13/scienza/lo-stress-cronico-apre-le-porte-a-disordini-umore-e-ansia-Iacn6v992xg0KE4yIeV7jI/pagina.html