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113010902-a69694c7-175c-46b0-93df-db58d08f0f04 Le Scienze.it - 14/2/2014 La ricostruzione di 4000 anni di incroci fra i popoli basata sulle tracce genetiche che hanno lasciato permette di osservare le conseguenze di grandi eventi storici, ma anche di trovare tracce di avvenimenti per i quali non esistono documenti: dal "lascito" dell'esercito di Alessandro Magno agli abitanti dell'Hindu Kush a quello dell'Orda d'oro in Bulgaria.[...] la ricerca condotta da un gruppo di dell'University College di Londra, dell'Università di Oxford (a cui afferisce l'italiano Cristian Capelli), e del Max Planck Institut per l'antropologia evoluzionistica a Lipsia, che permette di rintracciare nel genoma le tracce di antichi incroci fra popolazioni differenti. Garrett Hellenthal e colleghi – che descrivono il loro approccio in un articolo pubblicato su “Science” (http://www.sciencemag.org/content/343/6172/747 )  - hanno sviluppato una serie di algoritmi che, partendo dai dati genetici di esseri umani contemporanei, rintracciano e confrontano i più piccoli frammenti di DNA caratteristici di diverse popolazioni, per poi costruire una mappa degli incroci che hanno portato al corredo genetico attuale... http://www.lescienze.it/news/2014/02/14/news/mappa_genetica_globale_incroci_popolazioni_storia-2010289/
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La Stampa.it - tuttoscienze, 13/2/2014 Un gruppo di ricercatori dell’Università di Berkeley, in California, ha scoperto che quando lo stress è cronico può provocare modifiche al cervello. [...] Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry. [...] Daniela Kaufer, professore associato di Biologia integrata e prima autrice dell’articolo, ha scoperto che nei ratti lo stress cronico “sbilancia” il delicato equilibrio tra materia bianca e materia grigia nel cervello. Questo squilibrio, dovuto ad una aumentata produzione di cellule che sintetizzano la sostanza che riveste i neuroni, la mileina, in particolari zone del cervello sregola la sincronizzazione con cui le varie aree cerebrali comunicano tra loro. ...  http://www.lastampa.it/2014/02/13/scienza/lo-stress-cronico-apre-le-porte-a-disordini-umore-e-ansia-Iacn6v992xg0KE4yIeV7jI/pagina.html
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geni-k9F-U1020597048832MwH-330x185@LaStampa.it   RADIOTRESCIENZA 12/2/2014 - riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-aaee447d-8a68-46e9-b13f-43525399e0d8-podcast.html La banca dati del DNA. Uno spot in onda in questi giorni su radio e tv la presenta agli italiani, però sarà operativa solo dal 2015. Un’attesa di anni per uno strumento investigativo che in altre nazioni europee si è già rivelato molto efficace, e che tuttavia suscita qualche preoccupazione in materia di privacy. Ne parliamo con Liborio Stuppia, genetista medico dell'università di Chieti e componente del Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita, e con Giuseppe Novelli, docente di genetica umana e rettore dell’università di Roma Tor Vergata.  Lo spot per presentare la Banca dati nazionale del DNA  https://www.youtube.com/watch?v=h3sS3qSnatU Il comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita   http://www.governo.it/biotecnologie/BancaDatiDna/DNA.html  
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be-kX1D-U43010400719511ROF-398x174@Corriere-Web-Sezioni   il Corriere della Sera - 11/2/2014  - elisabetta curzel UNO STUDIO SU 87 AREE MARINE PROTETTE IN 40 NAZIONI Leggi e regole precise, divieto di pesca, dimensioni adeguate, isolamento dai luoghi abitati e durata minima di dieci anni. Quanto è sensato, e quanto è efficace, delimitare un’area marina per trasformarla in parco? Secondo gli autori di uno studio pubblicato su Naturehttp://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature13022.html ), la risposta sta nel modo in cui viene progettata e messa in atto l’intera operazione. Per assicurarne la riuscita, è bene seguire almeno quattro dei cinque comandamenti proposti: 1 - regole precise che comprendono provvedimenti legislativi 2 - divieto di pesca 3 - dimensioni adeguate 4 - isolamento dai luoghi abitati 5 - durata temporale. Le 29 aree marine protette in Italia : http://www.corriere.it/foto-gallery/scienze_e_tecnologie/14_febbraio_10/29-aree-marine-protette-italia-cc361986-9277-11e3-b1fa-414d85bd308d.shtml#29 Senza questi ingredienti, suggerisce la ricerca, la riserva rischia di rivelarsi nient’altro che un paper park: una «zona protetta» solo di nome. Per identificare le cinque regole, lo studio è partito dall’analisi, in 40 Paesi del mondo, di 87 «aree marine protette» (Amp). Con questa locuzione si indicano le zone di mare delimitate dai vari governi del pianeta per ottemperare a quanto richiesto dallaConvenzione sulla diversità biologica del 1992. Il problema fondamentale sta nel fatto che, di caso in caso, il concetto di «salvaguardia» è stato interpretato, prendendo forme che variano dalla tutela integrale (dove l’accesso umano è limitato a scopi scientifici o di sorveglianza) alla semplice nomina su carta. Ma per garantire un livello minimo di efficacia, sostengono gli autori della ricerca, è necessario adottare un intero set di raccomandazioni precise e interconnesse. RISULTATI - Le più intuibili: la necessità di un supporto legislativo, e il divieto di attingere alla risorse marine interessate. Tra le nuove regole, una durata minima: dieci anni. In questo lasso di tempo, la biodiversità marina sarebbe in grado di riprendersi da decenni di sfruttamento selvaggio, e gli scienziati potrebbero considerare la riserva come un vero e proprio laboratorio di ricerca [...]  http://www.corriere.it/scienze/14_febbraio_10/parchi-marini-5-regole-renderli-davvero-utili-58809716-9275-11e3-b1fa-414d85bd308d.shtml