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1383839821312maxi Radiotrescienza - 8/11/2013 Locale o esotico? Biologico o contaminato? Sicuro o pericoloso? Si parla molto dell’origine dei prodotti che portiamo in tavola, ma orientarsi tra le certificazioni degli alimenti e la loro provenienza non è facile. Parliamo delle garanzie che la ricerca scientifica può offrire con Cristina Micheloni, coordinatrice del comitato scientifico dell'AIAB, l’Associazione italiana per l'agricoltura biologica, e responsabile del progetto Authentic Food. E poi Antonella Borrometi, alimentarista di Altroconsumo, ci aiuta a fare chiarezza sulle normative che regolano l’etichettatura. riascoltabile:  http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/popupaudio.html?t=RADIO3SCIENZA%20del%2008%2F11%2F2013%20-%20Pomodoro%20bollente&p=RADIO3SCIENZA%20del%2008%2F11%2F2013%20-%20Pomodoro%20bollente&d=&u=http%3A%2F%2Fwww.radio.rai.it%2Fpodcast%2FA42721447.mp3 http://aiab.it/images/stories/AuthenticFood_meeting_Nov_2013.pdf (Nuovi metodi analitici per l'autenticazione degli alimenti biologici - Città dell'Altra Economia (CAE), Largo Dino Frisullo, Roma, 12 novembre 2013, dalle 10:30 alle 13:30. Il seminario si terrà in lingua inglese) http://www.coreorganic2.org/coreorganic2.asp
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La Stampa - 8/11/2013 eva alessi (Responsabile Sostenibilità WWF Italia) ... È ormai evidente come nell’ambiente si diffondano, con sempre maggiore intensità, particolari categorie di sostanze di sintesi in grado di interferire con gli equilibri degli ormoni sessuali, determinando effetti nocivi sul sistema riproduttivo di animali e persone. Queste sostanze sono denominate interferenti endocrini. Gli interferenti endocrini sono usati in moltissimi ambiti, tra cui quello degli imballaggi alimentari e dei materiali a contatto con gli alimenti, dei cosmetici, delle plastiche utilizzate nei dispositivi medici. Bisfenolo A, ftalati e parabeni sono sostanze tecnologicamente utili nella produzione di plastiche ma altrettanto preoccupanti per la loro capacità di alterare il sistema endocrino, ponendo a rischio i cittadini, soprattutto le fasce più sensibili della popolazione. Gli interferenti endocrini sono da tempo nel mirino della ricerca scientifica, dei regolamenti europei e... http://www.lastampa.it/2013/11/07/blogs/in-equilibrio/i-veleni-nel-piatto-mosse-per-salvarsi-FIseFh7W2BsQmUe9G80fBI/pagina.html
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La Stampa.it - tuttoscienze 7/11/2013 Porta a un migliore sviluppo di importanti aree del cervello Parlare una seconda lingua può ritardare l’insorgenza di tre tipi di demenze. Lo dimostra il più grande studio mai realizzato su questo argomento, pubblicato on line su Neurology, la rivista dell’American Academy of Neurology. L’indagine ha rilevato che le persone che “padroneggiano” due o più lingue sviluppano una demenza in media quattro anni e mezzo più tardi rispetto alle persone che parlano una sola lingua.[...] l’autore dello studio Suvarna Alladi dell’Institute of Medical Sciences di Hyderabad, India... http://www.lastampa.it/2013/11/07/scienza/parlare-pi-lingue-allontana-il-rischio-di-demenza-vfBEH5ZHnLx8qjYsWG2wGI/pagina.html
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OGTN6LAX2184-kLXH-USDwm7mqojtBHFL-330x185@LaStampa.it   La Stampa.it - 6/11/2013, tuttoscienze daniela berretta Cosa «vede», cosa «odora», cosa «prova» una pianta? Daniel Chamovitz, biologo dell’Università di Tel Aviv, sta gettando una nuova luce sull’universo del regno vegetale. Professore, è vero che le piante posseggono percezioni simili a quelle dell’uomo? «Io ho cercato di capire come una pianta utilizzi un segnale luminoso per capire quando dispiegare le foglie. La sorpresa è arrivata nel momento in cui ho clonato i geni responsabili del modo con cui risponde alla luce... http://www.lastampa.it/2013/11/06/scienza/tuttoscienze/vi-racconto-la-realt-da-un-altro-punto-di-vista-quello-delle-piante-g4GfUxb9wYEap6dx3mwqUO/pagina.html