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APC-AM20130926_104533_7AE6A79F La Stampa.it- 29/10/2013 - tuttogreen franco brizzo Secondo un nuovo studio pubblicato dalla FAO, con un impiego più diffuso di pratiche già esistenti e di tecnologie più efficienti, si potrebbero tagliare le emissioni di gas serra prodotte attualmente dal settore zootecnico di ben il 30 per cento. Il rapporto, Tackling climate change through livestock: A global assessment of emissions and mitigation opportunities (Affrontare il cambiamento climatico attraverso il bestiame: la valutazione globale delle emissioni e delle opportunità di mitigazione, N.d.T.), rappresenta la stima più completa mai fatta sinora di quanto l’allevamento del bestiame contribuisca al riscaldamento globale, e delle potenzialità del settore di affrontare il problema. In tutto, i gas a effetto serra (GHG) associati alla filiera produttiva zootecnica sono responsabili fino a 7,1 gigatonnellate (Gt) di anidride carbonica equivalente (CO2) l’anno - vale a dire il 14,5 per cento di tutte le emissioni di gas serra prodotte dagli esseri umani. Le principali fonti di emissione sono: la produzione e la lavorazione dei mangimi (45 per cento del totale), il processo digestivo delle mucche (39 per cento), e la decomposizione del letame (10 per cento). Il resto è imputabile al trattamento e trasporto dei prodotti animali. [...] http://www.lastampa.it/2013/10/29/scienza/ambiente/focus/fao-possibile-ridurre-le-emissioni-da-zootecnia-Fe6fpCEeHdsoU5bhmR4UhI/pagina.html
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La Stampa.it - 29/1072013 - TUTTOSCIENZE Alcuni sono coinvolti nel funzionamento dell’ippocampo, la prima area cerebrale che si altedna-153-kZGC-U1020971157672tu-330x185@LaStampa.itra a causa della malattia. Scoperti undici nuovi geni associati alla malattia di Alzheimer, che possono cioè contribuire a determinare lo sviluppo della patologia. Questo il risultato di una ricerca comparsa sulla rivista scientifica Nature genetics, realizzata dai principali consorzi europei e americani del settore e col contributo dell’Università di Firenze. Fra gli autori dell’articolo Benedetta Nacmias, ricercatore in neurologia, e Sandro Sorbi, ordinario di neurologia, entrambi afferenti all’Ateneo fiorentino. http://www.lastampa.it/2013/10/29/scienza/scoperti-nuovi-geni-associati-al-morbo-di-alzheimer-ziLFChWlqHcSwhNUnxrGWI/pagina.html
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The Nedd4 family of ubiquitin ligases in cell physiology and disease Prof. Sharad Kumar Centre for Cancer Biology, SA Pathology, Adelaide, South Australia, Australia Aula Seminari Dipartimento di Biologia per info: M. Piacentini tel. 06-72594234
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X5WMNTFD3880-U10104019458991GT-U10104095896819M1G-556x370@LaStampa-NAZIONALE--330x185[1]   La Repubblica - 26/10/2013 elena dusi [...] In un video e un articolo la rivista britannica Nature ripercorre la storia di questo stupefacente settore della ricerca, raccontando anche che alcune aziende americane (come la "No Lie Mri" di San Diego) hanno già iniziato a usare il principio della "lettura della mente" per costruire macchine della verità da usare un giorno - l'efficienza al momento è ancora bassa - in tribunale per testare la sincerità di indagati o testimoni. Un apparecchio registra l'attività del nostro cervello, un computer lavora per associare a ogni particolare gruppo di neuroni attivati un contenuto: un pensiero, l'immagine che ci sta scorrendo davanti agli occhi, il frammento di un sogno. La strada è ancora lunga, ma è ormai tracciata http://www.repubblica.it/scienze/2013/10/26/news/leggere_pensiero_cervello-69483281/?ref=HRLV-10