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La Stampa - 27/09/2013
daniele pernigotti
L’australiana Beverley Henry, uno dei maggiori esperti di agricoltura sostenibile, guida una task force sotto l’egida Onu per diffondere le buone pratiche contro desertificazione e degrado della fertilità dei suoli
Le Nazioni Unite hanno sviluppato specifiche Convenzioni per cercare il coordinamento internazionale su come affrontare le grandi sfide ambientali. L’importanza di cambiamento climatico, biodiversità, stato dei mari e delle coste e protezione dello strato dell’ozono è ormai riconosciuta anche a livello di opinione pubblica, con frange di detrattori sempre più ristrette e con meno argomenti a disposizione. Non sembra però altrettanto alta l’attenzione per i processi di degradazione dei suoli e di desertificazione, sebbene questi siano stati già riconosciuti come una delle principali sfide allo sviluppo sostenibile nel summit di Rio del 1992 e oggetto, fin dal 1994, della Convenzione UNCCD.
http://www.lastampa.it/2013/09/27/scienza/ambiente/inchiesta/desertificazione-la-nuova-emergenza-EPm42vVWj23wp1vTCK80oJ/pagina.html
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La stampa - tuttoscienze - 25/09/2013
gabriele beccaria
[...] si sta cominciando a definire una nuova mappa della materia grigia. E’ stata presentata in anteprima a Chicago, al meeting della Società americana di biologia molecolare, da un gruppo internazionale che riunisce ricercatori della Hebrew University di Gerusalemme e del Max Planck Institute di Monaco. Ed è stata ri-raccontata la settimana scorsa a Vienna, alla conferenza della «European society for the study of human evolution». È stata un’occasione emozionante per capire come si sta rivoluzionando lo sguardo sul passato remoto dei Sapiens e sui loro concorrenti. Se è ormai lontana l’epoca della supremazia dei fossili e se di recente si era balzati sui geni e sulle loro sequenze, adesso si arriva al nocciolo di tutto, addentrandosi nelle loro prestazioni.
http://www.lastampa.it/2013/09/25/scienza/tuttoscienze/astuzia-e-un-po-di-follia-cos-la-terra-fu-dei-sapiens-PanR0EruyBrYDyJl48YOWJ/pagina.html

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La stampa - tuttoscienze - 25/072013
La malattia può avanzare piano o veloce. Osservate in 2 modelli di topi con lo stesso gene mutato importanti differenze nei motoneuroni
Pubblicati sulla rivista scientifica Brain i risultati di una ricerca che ha permesso di identificare i fattori che possono influenzare il decorso più o meno rapido della Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), frutto di una collaborazione tra l’Irccs Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano e l’Università di Sheffield, in Inghilterra.
http://www.lastampa.it/2013/09/25/scienza/svelati-i-meccanismi-che-regolano-la-sla-Rhsz7DE6kzUqx62XHx4W1H/pagina.html

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La Stampa - tuttoscienze - 25/09/2013
andrea de bortoli
Dopodomani test e show in 40 piazze italiane
[...]
Durante l’evento, che quest’anno si svolgerà il 27 settembre in 300 città europee, ricercatori di tutte le discipline si mettono in gioco incontrando il pubblico, spiegando le loro ricerche, pronti a rispondere a qualsiasi domanda, a discutere i temi più controversi della scienza, ad aprire i loro laboratori. Non lo fanno per dovere d’ufficio, ma per sensibilità culturale e civile.
Un’inchiesta nazionale - che coinvolge un largo spettro di scienziati italiani - condotta dal Centro Interuniversitario Agorà Scienza e dal dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino - ha mostrato che il 56% degli scienziati italiani è impegnato in almeno qualche attività di comunicazione, in massima parte su base volontaristica. I canali sono vari: il rapporto diretto con le scuole, i grandi media, i sempre più numerosi eventi culturali a carattere scientifico (come appunto la «Notte dei Ricercatori» e i vari festival della scienza organizzati in Italia), i musei scientifici, i blog, la tradizionale editoria divulgativa.Se il pubblico, e in particolare quello più giovane, è il primo destinatario di queste attività, le imprese e gli imprenditori sono interlocutori altrettanto importanti, mentre più lontano e disattento appare purtroppo il mondo politico. Il messaggio non è solo focalizzato sui risultati della ricerca, ma anche sugli aspetti umani e professionali del lavoro del ricercatore e sulle potenzialità del metodo scientifico.
Su sollecitazione dell’Ue e sull’esempio di molte esperienze straniere, anche l’università italiana comincia oggi a riconoscere attività di questo tipo e ad affiancare alle sue due missioni tradizionali - la ricerca e la didattica - la «terza missione» della comunicazione e della disseminazione delle conoscenze derivate dalla ricerca. Il primo importante segnale arriva dall’Anvur (l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), che nel suo recente rapporto di valutazione sulla qualità della ricerca esamina, in forma sperimentale, anche le attività di comunicazione e di coinvolgimento della società organizzate dai nostri atenei e centri di ricerca. [...]
http://www.lastampa.it/2013/09/25/scienza/tuttoscienze/scopri-e-discuti-c-la-notte-dei-ricercatori-Utl0XaFFA7WbdqZrx5ojaN/pagina.html

Università di Tor Vergata