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La Stampa - Tuttogreen- inchieste
05/09/2013
chiara priante
Con i «fitotroni» del centro Agroinnova di Grugliasco si simulano i possibili effetti del cambiamento climatico su piante, viti e ortaggi. Le conclusioni? Non molto rassicuranti...
... A Grugliasco, alle porte di Torino, al Centro di competenza per l’innovazione in campo agro-ambientale Agroinnova dell’Università, si può scoprire cosa capiterà alle piante tra qualche decennio e soprattutto vedere come le malattie aggrediranno le varie specie. Una missione resa possibile grazie ai fitotroni, queste macchine del tempo che costano 400mila euro l’una e sono state acquistate grazie a un finanziamento del Ministero dell’Ambiente. Sono sofisticate «camere di crescita» che permettono di simulare un’ampia gamma di condizioni ambientali future: si può «giocare» ad aumentare temperatura, umidità dell’aria e del terreno, raggi del sole, anidride carbonica e acqua.
A Grugliasco ne hanno ben sei. «I fitotroni ci predicono cosa succederà» spiega la professoressa Lodovica Gullino, direttrice di Agroinnova. Il suo team ha raddoppiato l’anidride carbonica (dalla soglia attuale, 400-450 ppm, a 800) e innalzato la temperatura di cinque gradi e cercato di capire cosa accadrebbe alle vite ma anche a orticole come basilico, rucola, zucchino, cetriolo, lattuga, bietola: «Abbiamo scoperto l’aumento dell’incidenza delle malattie e la loro gravità» spiega, dati alla mano, la professoressa.
http://www.lastampa.it/2013/09/05/scienza/ambiente/inchiesta/grugliasco-il-centro-dove-si-studia-come-adattare-le-colture-al-clima-UQcsa4q6Ac6EtRvb9ZiIhO/pagina.html
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La Stampa - Tuttoscienze 06/09/2013
marta paterlini
In Italia record di casi di resistenza dei ceppi batterici. E ora l’Ue si mobilita
La più semplice delle operazioni, come l’asportazione di un’appendice, potrebbe ridiventare mortale. E’ il mondo senza antibiotici, come è stato prospettato con toni catastrofici all’incontro estivo al G8 dei ministri della Salute radunati alla Royal Society a Londra. In cima agli allarmi c’è la resistenza agli antibiotici, derivata dall’adattamento evolutivo dei batteri agli antibiotici stessi, usati spesso in modo sbagliato.[...]
Ma si tornerà davvero a morire per un’infezione? «Non siamo ancora in una era post-antibiotici, ma le cose stanno prendendo una brutta piega!», spiega David Livermore*, esperto della «Health Protection Agency» di Londra. I numeri sono chiari. Secondo l’Ecdc, il Centro europeo di prevenzione e di controllo delle malattie, ogni anno in Europa muoiono 25 mila persone per colpa dell’inefficacia degli antibiotici. [...]
Ora la genomica può aprire nuove vie per la comprensione del meccanismo alla base della resistenza. L’Europa, intanto, investe nella ricerca: un esempio è la «Innovative Medicine Initiative», joint-venture tra la Commissione Europea e un gruppo di aziende. Con fondi di 29 milioni per cinque anni l’obiettivo è rendere più efficiente il lento e costoso processo di ricerca&sviluppo di un farmaco. Nel network dei centri coinvolti l’Italia è rappresentata dall’Università di Cagliari. ...
* David Livermore - Microbiologo
RUOLO: *è professore di microbiologia alla University of East Anglia e consulente della «Health Protection Agency»
IL SITO dell’agenzia: www.hpa.org.uk
http://www.lastampa.it/2013/09/06/scienza/tuttoscienze/sos-antibiotici-li-usiamo-cos-male-che-molti-sono-diventati-inutili-baLvniqyn8ktRAUoLE5xiM/pagina.html
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La Stampa, Tuttoscienze -04/09/2013
marco pivato
[...] il cervello assorbe parole, esperienze ed eventi che lasciano tracce organiche nel Dna e, dunque, proprio nel profondo della «carne». Al punto da modificare le direttrici biochimiche e fisiologiche che orchestrano l’organismo. Così, Gianvito Martino, direttore della divisione di Neuroscienze del San Raffaele Milano, ospite, lo scorso weekend, del Festival della Mente di Sarzana, ha anticipato i dettagli del suo nuovo saggio, «Il cervello gioca in difesa. Storie di cellule che pensano» (Mondadori), in libreria da fine settembre.
«Se un tempo il dialogo tra ambiente e cervello era dominio della psicoanalisi, oggi la neurologia riconosce le basi molecolari di questo rapporto...
http://www.lastampa.it/2013/09/04/scienza/tuttoscienze/meno-freud-pi-dna-cos-si-entra-nella-mente-MDo34lCHarm7dmb9sccBNO/pagina.html
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Corriere della sera
25 Luglio - flashnews 2013 09:05 AMBIENTE
Lo scorso decennio abbiamo assistito a un precipitoso declino della popolazione mondiale di api, molto probabilmente a causa della diffusione dei pesticidi neonicotinoidi, e di conseguenza sono aumentati ovunque i timori per la biodiversita' e per le colture agricole che dipendono dall'opera delle api per l'impollinazione e dunque la vita. Uno studio del 2010 aveva pero' predetto che, diminuendo le api, altre specie sarebbero aumentate di numero andando a proseguire l'opera di fertilizzazione. Un nuovo e piu' ampio studio condotto sul campo e pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences e' arrivato invece a smentire questa ipotesi: e' stato dimostrato che la rimozione di una singola specie di api ha un effetto opposto, in quanto gli altri impollinatori divengono piu' promiscui e il risultato e' un calo del 30% nella produzione di semi nei campi.
http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Ambiente/Via-api-arrivano-altri-impollinatori-No/25-07-2013/1-A_007872277.shtml
Università di Tor Vergata