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bologna-258[1]   Il Sole24ore - 10/09/2013 con un'analisi di Eugenio Bruno Le università italiane migliorano le loro posizioni, (anche se il primo ateneo tricolore è solo al 188°posto) e altre entrano ex-novo nelle classifiche internazionali delle migliori università al mondo, secondo l'edizione del QS World University Rankings che classifica le top 800 università su una analisi che ne comprende 3.000. Nelle prime tre posizioni troviamo sempre il Massachusetts Institute of Technology (Mit) che si conferma la migliore, superando anche quest'anno Harvard e Cambridge. A distinguersi nella formazione accademica italiana sono invece l'Università di Bologna, Roma Sapienza, Politecnico di Milano, università degli Studi di Milano e quella di Pisa. La Bocconi [...]  http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-09-09/migliori-universita-mondo-atenei-162947.shtml?uuid=Ab1oTqUI  
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7f50f584ca8911e280cd22000a9f18de_5 La Stampa - Green jobs - 24/08/2013 [...]dai prodotti tipici al chilometro zero, dal biologico al tradizionale. Per non dire dei mestieri che l’intera filiera agroalimentare rappresenta e che, in chiave “green”, può rappresentare ancora di più, dal campo alla tavola per aumentare la sicurezza dei nostri cibi o per impattare di meno su ambiente e salute. [...] Che il settore sia immenso, d’altronde, lo dicono i dati: in Italia l’agricoltura rappresenta qualcosa come il 12 per cento del PIL nazionale, vale a dire un fatturato per l’intero sistema di circa 200 miliardi euro all’anno. Questa volta, per parlare di professioni verdi, ci limiteremo a un settore davvero nuovo e ad un mestiere necessario ma per nulla scontato: il narratore del gusto. [...] Un misto tutt’altro che accidentale di scienza e di cultura che da qualche tempo a Brescia ha visto nascere una vera e propria associazione intitolata ai “Narratori del gusto”, fondata fra gli altri da la Strada dei Vini dei Castelli Romani, l’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero, l’International Academy of Sensory Analysis, Paideia e dal Centro Studi Assaggiatori. Nomi che già spiegano bene il senso dell’iniziativa e che organizza brevi corsi di formazione, per esempio, per “guida sensoriale” o di “brand manager”. E più recentemente ancora l’Università di Urbino ha lanciato un vero e proprio Corso di alta formazione in “Geologia del gusto: narratore del gusto, comunicatore di benessere e selezionatore delle tipicità italiane”. Il corso inizierà il prossimo I ottobre ed è rivolto a laureati in Scienze geologiche, beni culturali, scienze biologiche, turismo, educazione e formazione, nutrizione, ecc. Insomma ad una vasta gamma di laureati che ruotano intorno all’agricoltura, all’ambiente e all’alimentazione e che potranno trovare posto nel settore agroalimentare come in quello del turismo. http://www.lastampa.it/2013/08/24/blogs/green-jobs/la-cucina-diventa-verde-shD0vfyZT3935D88zwlPrN/pagina.html Per approfondire gli aspetti della professione: Università di Urbino: http://www.uniurb.it/it/portale/?mist_id=430&lang=IT&tipo=DID&page=178&aa=&id=1455236 Narratori del gusto: http://www.narratoridelgusto.it/
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smart-city--330x185[1] La Stampa - 10/09/2013 giuseppe iasparra Come saranno le città del futuro? A Torino, dal 2 al 6  settembre, si è svolta la Summer School on Urban Studies di Smart City  To-US , promossa da Comune e Politecnico per fornire  un'istruzione di alto livello a dottorandi interessati a capire in che modo e in  che misura le aree urbane stiano cambiando. In accordo - o in contrasto – con il  percorso della cosiddetta "smart cities  revolution". Ma quale idea hanno della smart city e della green economy gli  esperti giunti a Torino da diverse parti del mondo? E in che modo, secondo loro,  l'economia verde può contribuire allo sviluppo delle città intelligenti?  Greenews.info lo ha chiesto a sei “PhD”, giovani esperti che hanno partecipato  all’incontro. http://www.lastampa.it/2013/09/10/scienza/ambiente/green-news/smart-cities-revolution-giovani-menti-si-incontrano-a-torino-xSnUoDteKxj5F56wP2FjLJ/pagina.html
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sangue--330x185     La Stampa -  Tuttoscienze - 10/9/2013 [...] È il risultato ottenuto in un esperimento sui topi dagli scienziati del Karolinska Institutet svedese e dell’Università di Harvard negli Usa, autori di uno studio pubblicato su Nature Biotechnology. I ricercatori sono riusciti a indurre la produzione di una proteina che innesca la rigenerazione dei tessuti danneggiati ad opera delle cellule staminali già presenti nel cuore. E sembrerebbe anche favorire la formazione di nuove cellule muscolari cardiache. http://www.lastampa.it/2013/09/10/scienza/il-cuore-pu-autoripararsi-dopo-linfarto-se-viene-istruito-ad-hoc-bN05gFvh0VjqxBJqTlyZBK/pagina.html