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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XOct
la repubblica.it – 17/10/2016
la peluria dei ragni, [è] talmente sensibile da intercettare vibrazioni, voci e rumori a metri di distanza. A rivelarlo uno studio della Cornell University, pubblicato sulla rivista Current Biology. Gli scienziati statunitensi hanno analizzato in particolare la famiglia dei ragni salticidi o saltatori [...]
Finora pensavamo che il mondo sensoriale dei ragni salticidi fosse dominato dalla vista e dal tatto”, ha spiegato il coordinatore dello studio, Paul Shamble e – ha aggiunto – “A sorpresa, però, abbiamo scoperto che possiedono anche un acuto senso dell’udito …
http://www.cell.com/current-biology/fulltext/S0960-9822(16)30985-X
http://www.repubblica.it/scienze/2016/10/17/news/i_ragni_attraverso_i_peli_delle_zampe_avvertono_i_rumori-149986218/
le scienze.it, 17/10/2016
Per la prima volta è stato completamente ricostruito in vitro lo sviluppo delle cellule uovo. Lo studio, condotto sul modello animale (il topo), è stato realizzato da un gruppo di ricercatori della Kyushu University a Maidashi, in Giappone, che illustrano la tecnica usata in un articolo su “Nature”. [...] Katsuhiko Hayashi e colleghi sono ora riusciti a produrre cellule uovo mature totipotenti a partire sia da staminali embrionali sia da staminali pluripotenti indotte derivate da fibrociti embrionali e da fibrociti adulti, prelevati dalla pelle della coda degli animali. … http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature20104.html
http://www.lescienze.it/news/2016/10/17/news/staminali_fibrociti_riprogrammazione_cellule_uovo_totipotenti-3273087/
le scienze.it – 14/10/2016
Cellule staminali ematopoietiche prelevate dal sangue di pazienti affetti da anemia falciforme sono state corrette con la tecnica di editing genetico CRISPR-Cas9 per essere poi reinfuse in topi, dove si sono moltiplicate mantenendo il gene corretto a lungo termine e producendo una popolazione di globuli rossi sani senza effetti collaterali. [...] collaborazione fra ricercatori dell’Università della California a Berkeley, dell’Università della California a San Francisco e della University of Utah School of Medicine. …
http://www.lescienze.it/news/2016/10/14/news/anemia_falciforme_correzione_geni_crispr-cas9-3271339/
http://stm.sciencemag.org/content/8/360/360ra134
«Rivoluziona le nostre idee sulla vita aliena»
la stampa.it – 14/10/2016
Si «nutre» di radiazioni e vive sottoterra, a 3 km di profondità: è un batterio terrestre, ma potrebbe tranquillamente vivere anche su pianeti bombardati da radiazioni cosmiche letali per ogni altra forma di vita. È il Desulforudis audaxviator e, secondo lo studio guidato da Dimitra Atri del «Blue Marble Space Institute of Science» di Seattle, pubblicato su «Journal of the Royal Society Interface», rappresenta la testimonianza che la vita aliena potrebbe esistere anche in luoghi considerati finora impossibili.
«Per trovare posti adatti alla vita – ha commentato l’astrobiologa Daniela Billi, dell’università di Tor Vergata – finora abbiamo cercato pianeti dotati di atmosfera e di un campo magnetico che proteggesse la superficie dalle radiazioni ionizzanti. A questo punto vanno bene molti altri pianeti “scartati”». Scoperto in alcune miniere del Sud Africa, questo microrganismo è unico, perché …
http://www.lastampa.it/2016/10/14/scienza/tuttoscienze/il-superbatterio-che-si-nutre-di-radiazioni-I6KIC7Rv7UJABRpZm0gpYO/pagina.html
Università di Tor Vergata