Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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le scienze.it – 14/10/2016
Cellule staminali ematopoietiche prelevate dal sangue di pazienti affetti da anemia falciforme sono state corrette con la tecnica di editing genetico CRISPR-Cas9 per essere poi reinfuse in topi, dove si sono moltiplicate mantenendo il gene corretto a lungo termine e producendo una popolazione di globuli rossi sani senza effetti collaterali. [...] collaborazione fra ricercatori dell’Università della California a Berkeley, dell’Università della California a San Francisco e della University of Utah School of Medicine. …
http://www.lescienze.it/news/2016/10/14/news/anemia_falciforme_correzione_geni_crispr-cas9-3271339/
http://stm.sciencemag.org/content/8/360/360ra134
«Rivoluziona le nostre idee sulla vita aliena»
la stampa.it – 14/10/2016
Si «nutre» di radiazioni e vive sottoterra, a 3 km di profondità: è un batterio terrestre, ma potrebbe tranquillamente vivere anche su pianeti bombardati da radiazioni cosmiche letali per ogni altra forma di vita. È il Desulforudis audaxviator e, secondo lo studio guidato da Dimitra Atri del «Blue Marble Space Institute of Science» di Seattle, pubblicato su «Journal of the Royal Society Interface», rappresenta la testimonianza che la vita aliena potrebbe esistere anche in luoghi considerati finora impossibili.
«Per trovare posti adatti alla vita – ha commentato l’astrobiologa Daniela Billi, dell’università di Tor Vergata – finora abbiamo cercato pianeti dotati di atmosfera e di un campo magnetico che proteggesse la superficie dalle radiazioni ionizzanti. A questo punto vanno bene molti altri pianeti “scartati”». Scoperto in alcune miniere del Sud Africa, questo microrganismo è unico, perché …
http://www.lastampa.it/2016/10/14/scienza/tuttoscienze/il-superbatterio-che-si-nutre-di-radiazioni-I6KIC7Rv7UJABRpZm0gpYO/pagina.html
Oct
le scienze.it, 13/10/2016 – m. cambiaghi
A BergamoScienza un darwinista reinterpreta Darwin
«Il modello tradizionale di evoluzione non solo è totalmente errato, ma è anche piuttosto triste». Questa affermazione, molto forte, racchiude il pensiero rivoluzionario di Henry Gee, paleontologo e senior editor di «Nature» [...]
Gee aggiunge una postilla importante: non dobbiamo credere che la storia che ci hanno raccontato finora sia quella giusta. La storia, da che mondo è mondo, la scrivono i vincitori e quella dell’evoluzione umana non fa eccezione. Chi si è estinto non è qui a raccontare la propria versione dei fatti. Nel saggio «La specie imprevista. Fraintendimenti sull’evoluzione umana», edito da Il Mulino, Gee lancia una proposta radicale: dobbiamo ridurre le pretese di una disciplina affidata a un numero esiguo di fatti, diffidando da facili ricostruzioni e da «anelli mancanti».
http://www.lastampa.it/2016/10/13/scienza/tuttoscienze/noi-sapiens-intelligenti-ma-neanche-troppo-e-per-caso-kZdoZjwcbVhygYcZR5iOLP/pagina.html
Oct
la repubblica.it – 11/10/2016
Nell’Open day dello Human brain project le 14 ricerche finanziate dall’Europa che provano a esplorare la mente dell’uomo per spiegarne i meccanismi
Un chip che somiglia al nostro cervello, ma in realtà è un computer. Neuromorfico, in silicio, però con un’architettura diversa che si ispira al funzionamento della nostra mente e che può lavorare “in parallelo” simulando la funzionalità delle reti neuronali di adattarsi ai vari stimoli. Lo ha realizzato Karlheinz Meier, dell’Università di Heidelberg ed è soltanto una delle tante ricerche che stanno dentro il grande contenitore di sperimentazioni e studi che va sotto il nome di Human Brain Project (Hbp) il progetto di ricerca europeo finanziato per 1,2 miliardi di euro e che coinvolge 120 fra centri e università. Il 12 ottobre ci sarà il primo open day a Firenze: si tiene al Palazzo degli Affari (dalle 9,30 alle 18,30). E’ organizzato dal Lens, il Laboratorio di spettroscopia non Lineare diretto dal professor Francesco Pavone, membro del Science and Infrastructure Board Hbp. …
http://www.repubblica.it/scienze/2016/10/11/news/firenze_chip_che_simulano_il_cervello_e_le_altre_frontiere_dello_human_brain_project-149560353/
https://www.humanbrainproject.eu/
(Rendering tridimensionale di un cervello di topo in cui sono stati marcati i vasi sanguigni con fluoresceina. L’immagine è stata realizzata al Lens di Firenze)
Università di Tor Vergata