Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XMar
radiotrescienza, 17/3/2014 – m. motta ai microfoni
Asparagi, lattuga, curcuma. E poi fragole, cereali integrali, legumi, cioccolato. Stando ai risultati di molte ricerche, questi alimenti sembrano avere una funzione protettiva da tumori e malattie cardiovascolari. Contribuendo anche a rallentare i processi di invecchiamento. Come si costruisce una dieta bilanciata che contenga questi cibi? Lo chiediamo a Lucilla Titta, nutrizionista all’Istituto europeo di oncologia di Milano, autrice con Eliana Liotta e Pier Giuseppe Pelicci di La dieta smartfood (Rizzoli, 2016).
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Mar
NATURE COMMUNICATIONS 7 – 11/3/2016
Lena M. Müller, Heike Lindner, Nuno D. Pires, Valeria Gagliardini & Ueli Grossniklaus
Species-specific gamete recognition is a key premise to ensure reproductive success and the maintenance of species boundaries. During plant pollen tube (PT) reception, gametophyte interactions likely allow the species-specific recognition of signals from the PT (male gametophyte) by the embryo sac (female gametophyte), resulting in PT rupture, sperm release, and double fertilization. This process is impaired in interspecific crosses between Arabidopsis thaliana and related species, leading to PT overgrowth and a failure to deliver the sperm cells. Here we show …
http://www.nature.com/ncomms/2016/160311/ncomms10826/full/ncomms10826.html
Mar
Isabel Medina, (Instituto de Investigaciones Marinas, Consejo Superior de Investigaciones Científicas (IIM-CSIC) - Vigo, Spain
Marine Lipids on Inflammation and Oxidative Stress:An insight provided by Lipidomics and Proteomics
Aula Seminari Dipartimento di Biologia
Lunedì 14 marzo 2016 ore 14:00
Invitata da M. Fraziano tel. 06-72594235
la repubblica.it – 11/3/2016, s. iannacone
Un’équipe di scienziati del Kyoto Institute of Technology e di altri istituti di ricerca giapponesi, infatti, ha appena isolato una specie di batterio, Ideonella sakaiensis, in grado di “divorare” la plastica, utilizzandola come fonte di sostentamento e crescita, mediante l’azione chimica di soli due enzimi. I dettagli della scoperta sono stati appena pubblicati su Science. [...] [i ricercatori] guidati da Shosuke Yoshida, hanno identificato i due enzimi chiave nella reazione di idrolisi (cioè di rottura, decomposizione) della plastica, descrivendo in dettaglio il processo. Il primo si chiama, molto banalmente, PETase, ed è secreto dal batterio quando questi aderisce alle superfici plastiche. Il secondo si chiama MHET idrolase, ed è quello responsabile della rottura delle catene di PET in molecole più piccole e “innocue”, l’acido tereftalico e il glicole etilenico. … http://www.repubblica.it/scienze/2016/03/11/news/batterio_plastica-135233173/?ref=HRERO-1
http://science.sciencemag.org/content/351/6278/1154
http://science.sciencemag.org/content/351/6278/1196
Università di Tor Vergata