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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XFeb
Arnaud Ceol (Center for Genomic Science of IIT@SEMM, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, Milano)
Genome and network visualization facilitates the analyses of the effects of drugs and mutations on protein-protein and drug-protein networks
Aula Seminari Dipartimento di Biologia
Venerdì 26 febbraio 2016 – Ore 12:00
Invitato da G. Cesareni tel. 06-72594315
Feb
Martedì 23 febbraio 2016 ore 15:00 - Aula Seminari – Dipartimento di Biologia
Lucia Grenga (Molecular Microbiology Department, John Innes Centre, Norwich Research Park England)
”Adaptive remodeling of the bacterial proteome by specific ribosomal modification regulates Pseudomonas infection and niche colonisation”
Invitata da L. Castagnoli tel. 06-72594322
Feb
la repubblica.it – 17/3/2016
Si chiama Mical2. Uno studio internazionale coordinato dai ricercatori della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa ne ha verificato la presenza significativa nel carcinoma gastrico e in quello renale, ma soprattutto svelandone il ruolo nel ‘trasporto’ delle cellule malate verso organi sani. Da qui la prospettiva di un farmaco che, disinnescandola, possa fermare la malattia… http://www.impactjournals.com/oncotarget/index.php?journal=oncotarget
http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2016/02/17/news/scoperta_proteina_amica_dei_tumori_cancellarla_ferma_le_metastasi-133621147/
Feb
le scienze.it – 18/2/2016
Sulle montagne dell’Altai, in Siberia, l’uomo di Neanderthal viveva già 100.000 anni fa. E nel suo genoma erano presenti geni di Homo sapiens: ciò significa che uno degli eventi fondamentali della nostra evoluzione, l’incontro tra esseri umani moderni e neanderthaliani, sarebbe avvenuto molto prima di quanto ritenuto finora. È questa la tesi di un gruppo di ricercatori del Max-Planck-Institut per l’Antropologia evoluzionistica a Lipsia guidati da Sergi Castellano che firmano un articolo sulla rivista “Nature”. … http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature16544.html
http://www.lescienze.it/news/2016/02/18/news/incrocio_homo_sapiens_uomo_di_neanderthal-2975946/
Università di Tor Vergata