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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XFeb
Ansa.it, 4/2/2016 – scienza e tecnica
Per un anno e mezzo hanno vissuto in una sorta di gabbia hi-tech all’esterno della Stazione Spaziale, esposti ad un ambiente assolutamente ostile: sono batteri, licheni e funghi che sulla Terra vivono in condizioni estreme, come quelle che si trovano in Antartide o nei deserti. La loro resistenza adesso è stata messa alla prova nello spazio, con l’esperimento ‘Expose-R2, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
La struttura nella quale si trovano gli organismi è stata recuperata nella passeggiata spaziale condotta dai cosmonauti Yuri Malenchenko e Sergej Volkov. Contiene gli esperimenti chiamati Boss (Biofilm Organisms Surfing Space) e Biomex (BIOlogy and Mars Experiment), coordinati dall’Agenzia Spaziale tedesca Dlr. L’Italia vi partecipa, grazie a un finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), con il gruppo dell’ università di Roma Tor Vergata coordinato da Daniela Billi, e il gruppo dell’Università della Tuscia guidato da Silvano Onofri…. http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/spazioastro/2016/02/04/recuperati-i-batteri-alieni-test-sulla-stazione-spaziale_161b1993-1639-4fd4-a5c3-93978c2d40ad.html
la stampa.it – 26/1/2015 tuttoscienze
La ricerca sostenuta da Telethon può essere importante per la comprensione di malattie neurodegenerative dell’invecchiamento, come l’Alzheimer
Identificato il primo gene che controlla la forma dell’ippocampo, struttura del nostro cervello responsabile della memoria. La ricerca, pubblicata sulla rivista Cerebral Cortex, è stata sostenuta dalla Fondazione Telethon e apre importanti scenari per la comprensione dei disturbi cognitivi. Un gruppo di ricerca coordinato da Elvira De Leonibus presso l’Istituto Telethon di Pozzuoli ha scoperto che l’assenza di questo gene, chiamato Coup-Tfi, produce un difetto nel volume e nella forma dell’ippocampo, determinando in questo modo difficoltà nella capacità di formare delle memorie stabili e durature. …
http://www.lastampa.it/2016/01/26/scienza/individuato-un-nuovo-gene-della-memoria-ywFRpHADC0AiH65sVCgIHK/pagina.html
http://cercor.oxfordjournals.org/content/early/2016/01/19/cercor.bhv336.abstract?sid=61aff5c2-f5b4-477b-a018-332170082733
Jan
Abstract
NMR spectroscopy is nowadays well-recognized as a powerful tool for the hit identification and hit-to-lead optimization phase of the drug discovery process. Both binding and functional screening can be used for identifying enzyme and/or protein–protein, protein–DNA, and protein–RNA inhibitors and for the accurate determination of their potency (KD or IC50). The capacity of finding ligands with low affinity, has proved NMR, and particularly 19F-NMR, to be a leader technique for Fragmented Based Drug Discovery (FBDD). 1H/19F NMR binding and functional screening for the identification and validation of inhibitors of different pharmaceutical targets will be presented and discussed
Jan
l’espresso.it – 21/1/2016 – a. bonfranceschi
… i vecchi farmaci non funzionano e di nuovi più efficaci non ce ne sono (ancora). Ma qualcosa possiamo ancora fare. Subito però, e a livello globale, tuona un report su “Lancet”, dopo la scoperta in Cina di un nuovo gene che conferisce resistenza ai batteri anche contro un antibiotico considerato tra le ultime armi di difesa funazionanti. [...] Il gene in questione è stato trovato in alcuni enterobatteri (Escherichia coli e Klesbsiella pneumoniae) prelevati da animali da allevamento (pollo e maiali) e da pazienti ospedalieri. «La resistenza alla colistina era già nota; a destare preoccupazione stavolta è il fatto che il gene che la conferisce si trova su un plasmide ….
http://espresso.repubblica.it/visioni/scienze/2016/01/08/news/cosa-faremo-quando-gli-antibiotici-non-funzioneranno-piu-1.245868?ref=HEF_RULLO
http://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099(15)00466-1/fulltext
Università di Tor Vergata