-
-
-
Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
-
Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
-
Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XDec
radiotrescienza – 18/12/2015
Ha fatto una scoperta che molti giudicano da premio Nobel. Dietro la tecnica Crispr, che sta rivoluzionando il lavoro di biologi e genetisti, c’è Emmanuelle Charpentier. Insieme a Jennifer Doudna ha “rubato” ai batteri una tecnica per intervenire sul genoma in modi fino a poco tempo fa impensabili. Tanto che scienziati, bioeticisti e sociologi si sono riuniti a Washington pochi giorni fa per valutarne le conseguenze. Ascoltiamo la sua voce nell’intervista raccolta alla conferenza Falling Walls di Berlino dal giornalista Luca Tancredi Barone. – See more at: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-1ad99005-c0f6-4b91-911d-3c28d0a1ffc0.html#sthash.NFNe721i.dpuf
Dec
le scienze.it – 17/12/2015
La progressione dei tumori è influenzata più pesantemente da fattori ambientali o esterni che da fattori intrinseci, quali errori casuali durante la replicazione del DNA. È questa la conclusione di un nuovo studio apparso sulla rivista “Nature” a firma di Song Wu della Stony Brooks University. Secondo gli autori, il risultato dovrebbe essere tenuto in conto nei futuri progetti di ricerca e di prevenzione del cancro.
http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature16166.html
http://www.lescienze.it/news/2015/12/17/news/rischio_tumori_fattori_esterni-2897724/
Dec
la stampa.it – 16/12/2015 – tuttoscienze
Con il mega-archivio dei Dna individuali le cure saranno su misura
Sembra incredibile, ma forse stiamo agganciando il treno della più promettente innovazione scientifica e tecnologica in corso. La legge di Stabilità in via di approvazione dal Parlamento contiene un emendamento per varare un «Progetto Genomi Italia», su cui il governo, e quindi il ministero della Salute, investirà attenzione e 15 milioni di euro in tre anni.
Si tratta di un fondo per iniziare e richiamare contributi anche di privati. L’invito è stato intelligentemente raccolto da Enpam, l’Ente Nazionale Previdenza Medici, che si è impegnato a investire almeno altri 15 milioni. http://www.lastampa.it/2015/12/16/scienza/tuttoscienze/litalia-ha-voglia-di-futuro-e-prepara-il-progetto-genomi-Yctu9KyRjTpBbHq4gQ4YfK/pagina.html
le scienze.it 16/12/2015
Uno specifico modello di espressione genica che distingue le persone colpite da un’infezione virale da quelle con un’infezione batterica è stato individuato da un gruppo di ricercatori della Stanford University, che descrivono la scoperta in un articolo pubblicato su “Immunity”. Nel loro studio Marta Andres-Terre e colleghi hanno anche trovato un secondo schema di espressione dei geni, più specifico, che distingue le infezioni da virus influenzale dalle altre infezioni respiratorie. [...] Una caratteristica di questi cambiamenti di espressione genica è che fanno la loro comparsa ancora prima che una persona mostri chiari sintomi dell’infezione. La “firma” meta-virale permette quindi di identificare non solo i soggetti con un’infezione virale conclamata, ma anche quelli che la stanno ancora incubando: in una serie di test i ricercatori hanno potuto prevedere lo sviluppo della malattia anche 24 ore prima dell’esordio dei primi sintomi.
Teoricamente, la firma meta-virale potrebbe dunque essere usata per distinguere le infezioni virali da quelle batteriche e, quindi, per determinare se vadano prescritti antibiotici per stroncarla sul nascere. …
http://www.cell.com/immunity/abstract/S1074-7613(15)00455-0
http://www.lescienze.it/news/2015/12/16/news/infezione_virus_batteri_differente_espressione_geni-2896318/
Università di Tor Vergata