Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
Xla stampa.it – 15/9/2015, FOOD4, e. bompan
…Garem Dame: «Abbiamo sempre coltivato con buoni risultati il teff (il cereale privo di glutine tipico dell’Etiopia, nda). L’orticoltura invece non è mai stata praticata con attenzione. [...] «Sembra paradossale, ma un paese ricco di agricoltura, fertile e dotato di acqua come l’Etiopia ha grossi problemi di resa agricola», spiega Lamberto Lamberti dell’Istituto Agronomico Mediterraneo (IAM) di Bari, responsabile del progetto Suphort, finalizzato a rafforzare l’agricoltura nelle regioni di Amhara, nel nord del paese e in Oromia, nella parte meridionale. «Per questa ragione il know-how agricolo diventa fondamentale per far uscire numerosi villaggi dalla povertà».
Una sfida centrale per la cooperazione italiana che da 3 anni finanzia il progetto Suphort, che interessa oltre 5000 agricoltori. «Suphort, con l’aiuto dello IAM offre formazione sul campo attraverso 140 gruppi di agricoltori (con 15-20 membri) che sperimentano orticultura usando tecniche avanzate per crescere patate, cipolle, aglio, cavolo, carote, frutta tropicale, peperoncini e erbe officinali», spiega Lamberti. [...] «Stiamo dimostrando che può esistere una via di mezzo tra l’agricoltura di sussistenza e le monoculture. Un’agricoltura di piccola scala di qualità, che può difendere la biodiversità», conclude Lamberti. Questa è la via del futuro dell’agricoltura africana. http://www.lastampa.it/2015/09/15/scienza/ambiente/speciali/food4/etiopia/suphort-quando-lorto-vita-fJSuTsMUMCOuYgAnQrLVKI/pagina.html
Sep
le scienze.it – 16/9/2015
… Il primo cambiamento nella dieta dei nostri antenati avvenne già nella prima parte del Pliocene, circa 3,76 milioni di anni fa: un un passo evolutivo cruciale, che permise loro di sopravvivere in una gamma di ambienti più vasta dei loro predecessori. La scoperta è di un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins University, del Cleveland Museum of Natural History e della Case Western Reserve University, che firmano un articolo sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”. http://www.pnas.org/content/early/2015/09/09/1424982112
http://www.lescienze.it/news/2015/09/14/news/ampliamento_dieta_ominidi_precede_bipedismo-2765465/
Sep
la stampa.it, 16/9/2015 – tuttoscienze
… la medicina del futuro e che significa trovare un cura specifica (precisa) per ogni persona, abbandonando definitivamente la logica dei protocolli che imponevano una cura per ogni malattia, indipendentemente dal suo portatore.
Per fare tutto questo dobbiamo compiere uno sforzo enorme di interconnessione. Questo è il senso della prossima edizione della conferenza «The Future of Science» dedicata, appunto, alla «Medicina di precisione» (in programma a Venezia, sull’isola di San Giorgio, dal 17 al 19 settembre) Abbiamo raccolto uno spunto che viene dagli Stati Uniti, dove il presidente Barack Obama ha lanciato per il 2016 la «Precision Medicine Initiative», con uno stanziamento di 215 milioni di dollari. E che farà l’Europa e il resto del mondo, ci siamo chiesti? Siamo pronti anche noi alla medicina di precisione? …
http://www.lastampa.it/2015/09/15/scienza/tuttoscienze/a-ogni-malato-la-sua-cura-la-medicina-di-precisione-pu-diventare-realt-LJ9nfVFNYiGbpyBP4TgtcI/pagina.html
http://www.thefutureofscience.org/
Sep
21 Settembre 2015 – XXII Giornata Mondiale Alzheimer e IV Mese Mondiale Alzheimer “RICORDATI DI ME” – http://alzheimer.it/iniziat2015.html
radiotrescienza, 16/9/2015
… ai microfoni di Radio3Scienza intervengono Giovanni Frisoni, docente di Neuroscienze cliniche all’università di Ginevra e direttore scientifico del Centro Alzheimer di Brescia, e Michele Farina, giornalista del Corriere della Sera e autore del libro Quando mi porti a casa? Mia madre e il mio viaggio per comprendere l’Alzheimer. Un ricordo alla volta (BUR 2015).
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http://www.centroalzheimer.org/sito/home.php
Università di Tor Vergata