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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XSep
radiotrescienza, 17/9/2015
I sardi dell’Ogliastra sono più bassi della media italiana. Un gruppo di ricercatori ha appena scoperto i geni responsabili di questa caratteristica, sequenziando più di duemila genomi. Un’analisi che ha rivelato anche che ruolo rivestono i geni nello sviluppo di malattie cardiocircolatorie. Ce la racconta Francesco Cucca, a capo del progetto SardiNIA (ProgeNIA) e direttore dell’istituto di ricerca genetica e biomedica del Cnr di Cagliari.
Perché la Sardegna, come l’Islanda e la Scozia, è considerata un paese dei balocchi per gli studiosi di genetica di popolazione? Lo chiediamo a Guido Barbujani, docente di genetica all’Università di Ferrara. – See more at: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-26fc32b7-eb7c-4323-9fbe-56ac1c2b9d1d.html?refresh_ce#sthash.hQEGxMdB.dpuf
la repubblica.it – 14/9/2015: http://www.repubblica.it/scienze/2015/09/14/news/scoperti_nuovi_geni_sardi_che_regolano_l_emoglobina_il_colesterolo-122860577/
Sep
la stampa.it, 17/9/2015 – m. pivato
… Giulio Cossu, esperto di medicina rigenerativa all’Università di Milano e Manchester, che sabato discuterà le prospettive della medicina di precisione in occasione di «The Future of Science». «La medicina rigenerativa oggi: successi, speranze e clamore mediatico»: è questo il titolo del suo intervento per fare il punto su ciò che conosciamo delle capacità dell’organismo di riparare gli organi, tra verità e falsi miti. http://www.lastampa.it/2015/09/17/scienza/tuttoscienze/il-corpo-sa-autoripararsi-ma-a-volte-i-rischi-superano-i-vantaggi-Sna1TGIrA9VNy5ntqo8tvK/pagina.html
la stampa.it – 15/9/2015, FOOD4, e. bompan
…Garem Dame: «Abbiamo sempre coltivato con buoni risultati il teff (il cereale privo di glutine tipico dell’Etiopia, nda). L’orticoltura invece non è mai stata praticata con attenzione. [...] «Sembra paradossale, ma un paese ricco di agricoltura, fertile e dotato di acqua come l’Etiopia ha grossi problemi di resa agricola», spiega Lamberto Lamberti dell’Istituto Agronomico Mediterraneo (IAM) di Bari, responsabile del progetto Suphort, finalizzato a rafforzare l’agricoltura nelle regioni di Amhara, nel nord del paese e in Oromia, nella parte meridionale. «Per questa ragione il know-how agricolo diventa fondamentale per far uscire numerosi villaggi dalla povertà».
Una sfida centrale per la cooperazione italiana che da 3 anni finanzia il progetto Suphort, che interessa oltre 5000 agricoltori. «Suphort, con l’aiuto dello IAM offre formazione sul campo attraverso 140 gruppi di agricoltori (con 15-20 membri) che sperimentano orticultura usando tecniche avanzate per crescere patate, cipolle, aglio, cavolo, carote, frutta tropicale, peperoncini e erbe officinali», spiega Lamberti. [...] «Stiamo dimostrando che può esistere una via di mezzo tra l’agricoltura di sussistenza e le monoculture. Un’agricoltura di piccola scala di qualità, che può difendere la biodiversità», conclude Lamberti. Questa è la via del futuro dell’agricoltura africana. http://www.lastampa.it/2015/09/15/scienza/ambiente/speciali/food4/etiopia/suphort-quando-lorto-vita-fJSuTsMUMCOuYgAnQrLVKI/pagina.html
Sep
le scienze.it – 16/9/2015
… Il primo cambiamento nella dieta dei nostri antenati avvenne già nella prima parte del Pliocene, circa 3,76 milioni di anni fa: un un passo evolutivo cruciale, che permise loro di sopravvivere in una gamma di ambienti più vasta dei loro predecessori. La scoperta è di un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins University, del Cleveland Museum of Natural History e della Case Western Reserve University, che firmano un articolo sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”. http://www.pnas.org/content/early/2015/09/09/1424982112
http://www.lescienze.it/news/2015/09/14/news/ampliamento_dieta_ominidi_precede_bipedismo-2765465/
Università di Tor Vergata