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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XSep
le scienze.it- 25/9/2015
È un piccolo e particolare gruppo di cellule staminali che dà origine, nel corso dello sviluppo embrionale, a gran parte dei 16 miliardi di neuroni che formano la corteccia cerebrale del cervello umano. A identificarne la “firma genetica” – o più precisamente il particolare profilo di espressione dei loro geni – è stato un gruppo di ricercatori dell’Università della California a San Francisco, che firmano un articolo pubblicato su “Cell”. La scoperta contribuisce a far luce sui processi che nel corso dell’evoluzione hanno portato a un incredibile aumento della corteccia cerebrale dei primati, e in particolare dell’essere umano. … http://www.cell.com/cell/abstract/S0092-8674(15)01124-1
http://www.lescienze.it/news/2015/09/25/news/staminali_neurali_sviluppo_corteccia_cerebrale-2777719/
le scienze.it – 24/9/2015
… Finora le differenze organolettiche fra i diversi vini erano attribuite solo al tipo di suolo locale, al clima e alle pratiche agricole
Il gusto e l’aroma che contraddistinguono i vini di uno stesso vitigno provenienti da diverse aree dipendono in misura significativa da piccole differenze genetiche presenti nei microrganismi che partecipano al processo di fermentazione. A dimostrarlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Auckland, in Nuova Zelanda, che firmano un articolo pubblicato su “Scientific Reports”. http://www.nature.com/articles/srep14233
http://www.lescienze.it/news/2015/09/24/news/aroma_vini_regionali_ceppi_lievito-2776573/
Sep
la stampa.it – tuttoscienze 24/9/2015, g. milano
… I ricercatori hanno scoperto – e hanno portato le prove alla conferenza della «Società per la biologia molecolare e l’evoluzione» che si è svolta a Vienna – che ci sono tanti geni «nuovi», generati «ex novo», che non somigliano a nessun altro, non hanno antenati o parentele, e sono presenti in vari organismi, dal moscerino ai topi fino all’ uomo. Da dove provenissero questi geni «orfani» è stato un rompicapo, ma ora – rivela una ricerca presentata da Mar Albà, biologo dell’«Institut Hospital del Mar d’Investigacions Mèdiques» di Barcellona – ci si è resi conto che hanno origine da quel Dna «spazzatura». D’un tratto assumono una funzione e un ruolo attivo.
«La ricerca dimostra la nostra assoluta ignoranza in fatto di geni, molecole che sfuggono a una definizione riduzionistica. Oggi, grazie alle biotecnologie, ne conosciamo meglio la struttura, ma la loro funzione è un’altra cosa ancora. Non è la struttura che ne determina l’esito finale», spiega Carlo Alberto Redi, biologo all’Università di Pavia e membro dell’Accademia dei Lincei. Come e perché i nuovi geni – 600 quelli potenzialmente umani finora catalogati – vengono assemblati o generati ex novo? «Forse bisogna tornare al pensiero di Jacques Monod, recuperando il concetto che il caso e la necessità dominano nella vita biologica. … http://www.lastampa.it/2015/09/24/scienza/tuttoscienze/lultima-sorpresa-del-dna-tutti-i-geni-impossibili-che-non-dovrebbero-esistere-Br4ncYkixUn4KwDsyUbZRL/pagina.html
Sep
radiotrescienza, 23/9/2015 – ore 11.30
Permette di tagliare e sostituire con precisione chirurgica pezzi di genoma, e sta spopolando nei laboratori di tutto il mondo. È la tecnica Crispr, nei mesi scorsi al centro di un acceso dibattito nella comunità scientifica. Le possibili applicazioni terapeutiche sono molte, come ci spiega Andrea Ballabio, direttore del Tigem di Napoli.
Costruire macchine molecolari fatte di Dna sintetico in grado di effettuare la diagnosi di diverse malattie. Come si lavora alle dimensioni dei miliardesimi di metro? Lo chiediamo a Francesco Ricci, ricercatore del dipartimento di scienze e tecnologie chimiche dell’università di Roma Tor Vergata.
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http://www.nature.com/ismej/journal/vaop/ncurrent/full/ismej2015162a.html
Università di Tor Vergata