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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
Xla stampa.it – salute, c.carucci 17/9/2015
L’annuncio dell’Istituto di Genomica Funzionale di Lione: ottenuti da tessuto dei testicoli di un soggetto sterile». L’andrologo Antonini: “Li studiamo da anni anche in Italia”
Per la prima volta al mondo sarebbero stati ottenuti spermatozoi umani completamente in vitro, a partire dal tessuto di un uomo sterile. Lo ha annunciato la Kallistem, start up del Centro nazionale ricerche francese durante una conferenza stampa. … http://www.lastampa.it/2015/09/17/scienza/benessere/spermatozoi-umani-ottenuti-in-vitro-la-prima-volta-YE0237fbuaQkMpEpAFKy1K/pagina.html
radiotrescienza del 21/9/2015, ore 11.30:
Spermatozoi provetti
L’annuncio ha lasciato perplessi molti scienziati. Un gruppo di ricercatori francesi sarebbe riuscito a creare in vitro spermatozoi, partendo dal tessuto dei testicoli. Anche se è opportuno aspettare la pubblicazione scientifica, è importante ragionare sulle prospettive che si stanno aprendo nel campo della biologia della riproduzione, ci dice Carlo Alberto Redi, direttore del laboratorio di biologia dello sviluppo dell’università di Pavia.
Tra le ricerche che hanno vinto quest’anno l’Ig-Nobel, quella che avrebbe scoperto che le galline con una coda posticcia si muoverebbero proprio come i dinosauri. Ne parliamo, tra il serio e il faceto, con Andrea Cau, paleontologo all’università di Bologna. – See more at: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-e73ae611-1336-414e-adcf-78d8913a6c70.html#sthash.ZMbNrwbl.dpuf
Sep
radiotrescienza, 17/9/2015
I sardi dell’Ogliastra sono più bassi della media italiana. Un gruppo di ricercatori ha appena scoperto i geni responsabili di questa caratteristica, sequenziando più di duemila genomi. Un’analisi che ha rivelato anche che ruolo rivestono i geni nello sviluppo di malattie cardiocircolatorie. Ce la racconta Francesco Cucca, a capo del progetto SardiNIA (ProgeNIA) e direttore dell’istituto di ricerca genetica e biomedica del Cnr di Cagliari.
Perché la Sardegna, come l’Islanda e la Scozia, è considerata un paese dei balocchi per gli studiosi di genetica di popolazione? Lo chiediamo a Guido Barbujani, docente di genetica all’Università di Ferrara. – See more at: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-26fc32b7-eb7c-4323-9fbe-56ac1c2b9d1d.html?refresh_ce#sthash.hQEGxMdB.dpuf
la repubblica.it – 14/9/2015: http://www.repubblica.it/scienze/2015/09/14/news/scoperti_nuovi_geni_sardi_che_regolano_l_emoglobina_il_colesterolo-122860577/
Sep
la stampa.it, 17/9/2015 – m. pivato
… Giulio Cossu, esperto di medicina rigenerativa all’Università di Milano e Manchester, che sabato discuterà le prospettive della medicina di precisione in occasione di «The Future of Science». «La medicina rigenerativa oggi: successi, speranze e clamore mediatico»: è questo il titolo del suo intervento per fare il punto su ciò che conosciamo delle capacità dell’organismo di riparare gli organi, tra verità e falsi miti. http://www.lastampa.it/2015/09/17/scienza/tuttoscienze/il-corpo-sa-autoripararsi-ma-a-volte-i-rischi-superano-i-vantaggi-Sna1TGIrA9VNy5ntqo8tvK/pagina.html
la stampa.it – 15/9/2015, FOOD4, e. bompan
…Garem Dame: «Abbiamo sempre coltivato con buoni risultati il teff (il cereale privo di glutine tipico dell’Etiopia, nda). L’orticoltura invece non è mai stata praticata con attenzione. [...] «Sembra paradossale, ma un paese ricco di agricoltura, fertile e dotato di acqua come l’Etiopia ha grossi problemi di resa agricola», spiega Lamberto Lamberti dell’Istituto Agronomico Mediterraneo (IAM) di Bari, responsabile del progetto Suphort, finalizzato a rafforzare l’agricoltura nelle regioni di Amhara, nel nord del paese e in Oromia, nella parte meridionale. «Per questa ragione il know-how agricolo diventa fondamentale per far uscire numerosi villaggi dalla povertà».
Una sfida centrale per la cooperazione italiana che da 3 anni finanzia il progetto Suphort, che interessa oltre 5000 agricoltori. «Suphort, con l’aiuto dello IAM offre formazione sul campo attraverso 140 gruppi di agricoltori (con 15-20 membri) che sperimentano orticultura usando tecniche avanzate per crescere patate, cipolle, aglio, cavolo, carote, frutta tropicale, peperoncini e erbe officinali», spiega Lamberti. [...] «Stiamo dimostrando che può esistere una via di mezzo tra l’agricoltura di sussistenza e le monoculture. Un’agricoltura di piccola scala di qualità, che può difendere la biodiversità», conclude Lamberti. Questa è la via del futuro dell’agricoltura africana. http://www.lastampa.it/2015/09/15/scienza/ambiente/speciali/food4/etiopia/suphort-quando-lorto-vita-fJSuTsMUMCOuYgAnQrLVKI/pagina.html
Università di Tor Vergata