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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XMay
le scienze, 5/5/2015
L’alterazione dell’eterocromatina, la struttura in cui è impacchettato il DNA nel nucleo cellulare, è un processo cruciale che determina l’invecchiamento della cellula e dell’organismo. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori del Salk Institute e dell’Accademia delle scienze cinese guidato da Juan Carlos Izpisua Belmonte che firma un articolo sulla rivista “Science”. Il risultato è stato ottenuto studiando le mutazioni genetiche che causano la sindrome di Werner, [...] All’origine della malattia vi è una mutazione del gene WRN (Werner syndrome RecQ helicase-like) che codifica per la proteina omonima, un importante enzima per i processi che preservano l’integrità strutturale e funzionale del DNA. http://www.sciencemag.org/content/early/2015/04/29/science.aaa1356
http://www.lescienze.it/news/2015/05/05/news/alterazione_cromatina_invecchiamento_cellulare_organismo-2595488/
May
Radiotrescienza, 1/5/2015
Apre a Milano Expo 2015, dove 140 paesi di tutto il mondo si sono dati appuntamento per mettere in comune tradizioni, innovazioni, e saperi attorno al tema dell’alimentazione. Nella prima puntata dedicata ai temi di Expo parliamo dell’importanza della biodiversità per l’agricoltura con Stefano Bocchi, agronomo dell’università di Milano, curatore scientifico del Parco della Biodiversità per Expo 2015 e autore di Zolle (Raffaello Cortina, 2015). E poi sfogliamo la Carta di Milano con il suo curatore Salvatore Veca, filosofo e coordinatore scientifico di Laboratorio Expo. Con Matteo De Giuli in collegamento da Milano per raccontarci le prime ore della manifestazione. http://www.expo.rai.it/
riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-b2045546-3023-4fba-ac5e-387243c3d12c.html
Apr
Panorama.it, 30/4/2015, m. buonadonna
Uno studio appena pubblicato su Nature Communications rivela che, indipendentemente dall’età, non tutti gli alberi assorbono la stessa quantità di CO2. Quello che gli autori hanno scoperto è che appena circa l’1% di tutte le specie arboree della foresta pluviale amazzonica è responsabile della metà dello stoccaggio totale del carbonio. Questa constatazione suscita preoccupazioni per quanto riguarda la resilienza di queste specie ai cambiamenti climatici. La foresta amazzonica rappresenta il 17% degli stock di carbonio di tutta la vegetazione terrestre [...] sono appena 182 le specie che conservano la metà di tutto il carbonio intrappolato nella foresta amazzonica, la più virtuosa delle quali, in termini di stoccaggio, è l’Iriartea, un tipo di palma che si dà il caso sia anche la specie in assoluto più comune in Amazzonia. [...] Sophie Fauset e colleghi dell’Università di Leeds, nel Regno Unito, hanno analizzato un database di 530 appezzamenti di bosco, contenente informazioni sul diametro, la densità del legno e la biomassa di 200.000 singoli alberi appartenenti a 3.458 specie. [...] dare la priorità alla protezione delle specie in questione potrebbe essere un fattore cruciale per la mitigazione dei cambiamenti climatici. http://www.nature.com/ncomms/2015/150428/ncomms7857/full/ncomms7857.html
http://www.panorama.it/scienza/green/amazzonia-l1-degli-alberi-assorbe-meta-della-co2-totale/
Apr
la stampa.it – 30/4/2015 tuttoscienze
Uno studio tutto italiano è riuscito a “fotografare” le differenze biologiche tra sogno e fantasia, identificando le aree del cervello coinvolte nella rievocazione di queste due diverse forme di immaginazione. La ricerca, pubblicata sul Journal of Sleep Research, è firmata da un gruppo di ricercatori coordinato da Francesco Benedetti, Capo Unità Psichiatria e Psicobiologia Clinica dell’Ospedale San Raffaele di Milano,e da Armando D’Agostino, del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi di Milano. [...] «Questi risultati – ha aggiunto Benedetti – aprono un nuovo percorso per la comprensione di stati mentali patologici quali la psicosi, condizione psichiatrica grave in cui la narrazione dell’esperienza cosciente può essere compromessa come nel sogno».
http://www.lastampa.it/2015/04/30/scienza/cervello-fotografate-le-differenze-tra-sogno-e-fantasia-TOjz8kwgK0TecvLYaxKmpK/pagina.html
Università di Tor Vergata