Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
Xla stampa.it – 13/1/2015 – tuttoscienze
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Pubblicata sulla rivista sulla rivista Brain, Behavior, and Immunity, la scoperta si deve al gruppo dell’Università di Washington guidato da James Krueger potrebbe portare allo sviluppo di innovativi farmaci per combattere l’influenza in modo completamente nuovo.
la scoperta del meccanismo d’azione di una molecola prodotta dal cervello chiamata Acpb. Questa proteina innescherebbe infatti durante il sonno una catena di azioni antinfiammatorie che combatterebbero i sintomi dall’influenza, favorendo il processo di guarigione. [...]
http://www.lastampa.it/2015/01/13/scienza/dormire-aiuta-a-sconfiggere-linfluenza-nisKsZyHfXnXaIbHuL2V4O/pagina.html
Jan
la stampa.it – f. di todaro, 12/1/2015 – salute
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L’Efsa, l’Autorità europea che si occupa di sicurezza alimentare, afferma che «consumando 25 grammi di fibra al giorno, si può ridurre la costipazione e osservare un rischio più basso di sviluppare diabete di tipo II, malattie cardiovascolari e aumento di peso». Pur non essendo digeribili e non avendo alcun valore nutritivo, le fibre accrescono il senso di sazietà, regolano la funzionalità intestinale, aiutano a mantenere sotto controllo i livelli di glicemia e colesterolo del sangue e favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale.
Il parere, reso noto nel 2010, continua a raccogliere elementi a supporto. Risale a pochi giorni fa, infatti, la pubblicazione di uno studio sul Journal of the American Medical Association da cui è giunta una ulteriore conferma: chi mangia più cereali integrali ha un rischio di mortalità precoce causato da eventi cardiovascolari inferiore rispetto a chi è più avvezzo a consumare zuccheri raffinati.
Più basso rischio cardiovascolare, ma non minore probabilità di sviluppare un tumore: questa la seconda conclusione del lavoro che, se abbinata a quella tratta da un altro studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association, rischia di ridimensionare l’efficacia preventiva a tavola dei cereali integrali. [...]
http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2040224
http://www.lastampa.it/2015/01/12/scienza/benessere/la-rivincita-dei-cereali-integrali-fanno-dimagrire-regolano-lintestino-riducono-rischi-cardiaci-pu9zHM9BbvdBqiQXKASGhJ/pagina.html
Jan
la stampa.it – tuttoscienze 8/1/2015
… La ricerca, pubblicata su Nature, è importante perché l’antibiotico si è rivelato efficace contro ceppi batterici resistenti agli altri farmaci, mentre sembra che non abbia provocato il pericoloso fenomeno nei patogeni esposti alla sostanza sperimentale. [...] Il team di Kim Lewis, della Northeastern University di Boston ha esaminato 10 mila composti isolati da batteri del terreno per identificare la nuova “arma”. Uno di questi
http://www.lastampa.it/2015/01/08/scienza/in-arrivo-un-superantibiotico-contro-i-batteri-resistenti-f0MwBvhN2rJvu00wRNEE1L/pagina.html
http://www.nature.com/news/promising-antibiotic-discovered-in-microbial-dark-matter-1.16675
Jan
radiotrescienza – 6/1/2015
Un audio reportage di Elisabetta Tola
Possiedono solo piccoli appezzamenti di terra, sono esclusi dai grandi mercati e hanno poco accesso alla tecnologia. Ma i piccoli agricoltori, quelli di scala familiare, producono la gran parte del cibo consumato dalla popolazione mondiale. Ed è su di loro che bisogna puntare, dice la FAO, per ridurre la fame nel mondo e garantire un miglioramento sostenibile delle produzioni agricole. Ne parliamo con Blandine Sankarà, presidente dell’associazione Yelemani del Burkina Faso, con Debal Deb, fisiologo indiano e fondatore di una banca di semi di riso nella regione orientale dell’India e con Abdallah Omari, responsabile di ICARDA Palestina, che ha diretto i programmi di miglioramento genetico partecipativo sul grano nel suo paese.
riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-1b475b50-f04b-4cd6-9e11-3f608937a188.html
Università di Tor Vergata