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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XJan
le scienze.it – 15 gennaio 2015
L’efficienza del sistema immunitario nell’affrontare infezioni e agenti patogeni è in gran parte determinata dai fattori ambientali, vale a dire dall’esposizione a virus e batteri, dalla dieta, dalle vaccinazioni e dall’igiene orale. I fattori genetici, invece, hanno un ruolo secondario, come riferisce un nuovo studio basato sull’analisi di più di 200 parametri immunologici ricavati da campioni di sangue di gemelli omozigoti ed eterozigoti [...] pubblicato sulla rivista “Cell” da Mark Davis e colleghi della Stanford University
http://www.lescienze.it/news/2015/01/15/news/sistema_immunitario_ambiente_genetica-2445076/
http://www.cell.com/cell/home
Jan
Ansa 8 gennaio 2015
Tutte le scuole a bordo della Stazione Spaziale per delle lezioni molto speciali: è possibile grazie al programma LISS (Lessons on the International Space Station), promosso dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi).
L’obiettivo è aiutare tutti a conoscere meglio questo ambiente straordinario, spiega la ricercatrice che si occupa del progetto, Daniela Billi, dell’università di Toma Tor Vergata. La Stazione Spaziale Internazionale è il più grande programma di cooperazione internazionale mai intrapreso, una vera e propria casa-laboratorio [...]
Obiettivo del progetto è stabilire un collegamento stabile e diretto tra il mondo della scuola quello della ricerca spaziale. E’ un viaggio di studio virtuale, che permette di conoscere la ricerca in orbita grazie a seminari, esperimenti nei laboratori ‘terrestri’, il web e video. C’è anche un libro ‘dedicato’ proposto dal progetto come edizione pilota per l’anno scolastico 2014/2015, con la partecipazione di cinque scuole superiori di Roma, Ceccano (FR), Milano, Portici (NA) e Sassari. In sei capitoli aiuta a conoscere l’esplorazione umana dello Spazio, l’ambiente spaziale, la Stazione Spaziale Internazionale, la vita delle cellule e delle piante nello spazio, e una disciplina affascinante come l’Astrobiologia.
Il libro è a disposizione di tutti anche in versione e-book sul sito dell’Asi, attraverso la pubblicazione periodica a cadenza fissa (all’inizio di ciascun mese) di ciascun capitolo. La versione integrale sarà dunque disponibile on-line [...] a partire da aprile 2015.
la stampa.it – 13/1/2015 – tuttoscienze
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Pubblicata sulla rivista sulla rivista Brain, Behavior, and Immunity, la scoperta si deve al gruppo dell’Università di Washington guidato da James Krueger potrebbe portare allo sviluppo di innovativi farmaci per combattere l’influenza in modo completamente nuovo.
la scoperta del meccanismo d’azione di una molecola prodotta dal cervello chiamata Acpb. Questa proteina innescherebbe infatti durante il sonno una catena di azioni antinfiammatorie che combatterebbero i sintomi dall’influenza, favorendo il processo di guarigione. [...]
http://www.lastampa.it/2015/01/13/scienza/dormire-aiuta-a-sconfiggere-linfluenza-nisKsZyHfXnXaIbHuL2V4O/pagina.html
Jan
la stampa.it – f. di todaro, 12/1/2015 – salute
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L’Efsa, l’Autorità europea che si occupa di sicurezza alimentare, afferma che «consumando 25 grammi di fibra al giorno, si può ridurre la costipazione e osservare un rischio più basso di sviluppare diabete di tipo II, malattie cardiovascolari e aumento di peso». Pur non essendo digeribili e non avendo alcun valore nutritivo, le fibre accrescono il senso di sazietà, regolano la funzionalità intestinale, aiutano a mantenere sotto controllo i livelli di glicemia e colesterolo del sangue e favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale.
Il parere, reso noto nel 2010, continua a raccogliere elementi a supporto. Risale a pochi giorni fa, infatti, la pubblicazione di uno studio sul Journal of the American Medical Association da cui è giunta una ulteriore conferma: chi mangia più cereali integrali ha un rischio di mortalità precoce causato da eventi cardiovascolari inferiore rispetto a chi è più avvezzo a consumare zuccheri raffinati.
Più basso rischio cardiovascolare, ma non minore probabilità di sviluppare un tumore: questa la seconda conclusione del lavoro che, se abbinata a quella tratta da un altro studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association, rischia di ridimensionare l’efficacia preventiva a tavola dei cereali integrali. [...]
http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2040224
http://www.lastampa.it/2015/01/12/scienza/benessere/la-rivincita-dei-cereali-integrali-fanno-dimagrire-regolano-lintestino-riducono-rischi-cardiaci-pu9zHM9BbvdBqiQXKASGhJ/pagina.html
Università di Tor Vergata