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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
X
Nella sua tradizionale rassegna di fine anno, la rivista della American Association for the Advancement of Science incorona la missione europea come l’impresa scientifica più importante del 2014 e suggerisce quali settori di ricerca promettono importanti novità nel 2015.
La discesa di Philae su una cometa è l’impresa scientifica più importante del 2014. A incoronare definitivamente la missione europea è la tradizionale rassegna di fine anno di “Science”, che a pochi giorni di distanza delle top ten di “Physics World” e di “Nature”, colloca per la terza volta al vertice il successo della sonda Rosetta e del suo piccolo lander.
http://www.lescienze.it/news/2014/12/15/news/philae_10_scoperte_2014_fisica-2413628/
http://www.lescienze.it/topics/news/missione_rosetta-2367646/
http://www.nature.com/news/365-days-nature-s-10-1.16562
Dec
la stampa.it – 19/12/2014, tuttoscienze
Un macchina addestrata a scoprire le mutazioni genetiche nel Dna che possono portare ad un elevato rischio di sviluppare tumori, autismo e altre patologie. Il computer è stato messo a punto dall’Università di Toronto, gli scienziati hanno sviluppato un metodo di analisi ad hoc e insegnato alla macchina a leggere il genoma umano secondo un nuovo approccio e rilevare le mutazioni sospette. Lo studio è stato pubblicato su Science. http://www.lastampa.it/2014/12/19/tecnologia/il-computer-intelligente-legge-il-dna-e-scopre-i-geni-difettosi-e1O9Hhr8XhSmtsPLWUqpWL/pagina.html
http://www.sciencemag.org/content/early/2014/12/17/science.1254806
Dec
la repubblica.it – 18/12/2014, j. meletti
Pomodori che crescono anche se l’acqua è scarsa. Mele che resistono alla “ticchiolatura” che macchia le foglie e fa marcire i frutti. Ancora pomodori, come il San Marzano (da anni sotto attacco del virus CMV, Cucumber Mosaic Virus), che ha dovuto emigrare dalla Campania alla Puglia per cercare – con scarsissimi risultati – di sopravvivere. Avrebbe potuto essere salvato, il San Marzano, con un intervento di biotecnologia. Nulla da fare, la ricerca è stata bloccata.
Pomodori e mele: dovrebbe partire da qui [...] la discussione sugli Ogm, organismi geneticamente modificati, che da metà febbraio investirà tutti i Paesi dell’Europa. Consiglio, Commissione e Parlamento europeo hanno infatti deciso di dare ad ogni Paese della Comunità la possibilità di vietare o no la coltivazione degli Ogm. [...]
Nel mondo scientifico più che la speranza di una discussione vera ci sono amarezza e rassegnazione. [...]
Ancora spaccate, sugli Ogm, le associazioni dei contadini. Confagricoltura a favore. Fermo no da Coldiretti e Cia. “L’Italia sarà finalmente sicura”. Ma difficilmente si potranno fermare le navi che da anni portano gli Ogm (ad esempio 55 chili a testa di soia modificata) nel nostro Paese. … http://www.repubblica.it/ambiente/2014/12/17/news/ogm_gli_scienziati_non_fermate_la_ricerca_aiutiamo_le_piante_a_sopravvivere-103088996/
Dec
la repubblica.it, 12/12/2014
IN Italia si rischia uno sterminio delle api. Sono già 3.600 gli alveari bruciati negli ultimi tre mesi in Calabria dove è cominciata l’infestazione: 250 milioni gli insetti dati alle fiamme per ordine del ministero della Salute che così tenta di arginare la diffusione di un nuovo parassita arrivato per la prima volta in Europa, l’Aethina tumida. Si tratta di un piccolo coleottero che vive nelle arnie, manda in malora il miele e si sposta velocemente, tanto che è già arrivato anche in Sicilia. Ma finora i roghi non sono riusciti a sconfiggerlo: per questo sta montando la rivolta degli allevatori. [...]
Avvistata il 5 settembre scorso a Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria, l’Aethina tumida si è diffusa un po’ ovunque nella regione perché in grado di volare seguendo l’odore degli alveari anche per venti chilometri. Poi si è affacciata a Siracusa, in Sicilia, e adesso preoccupa tutta Italia. Se in Calabria sono settanta gli apicoltori che hanno fatto ricorso al Tar contro i roghi, dalla Valle d’Aosta all’Umbria si cerca il modo per tenere alla larga il coleottero. La sua diffusione nazionale comporterebbe infatti il blocco totale delle esportazioni: una catastrofe per i 50mila apicoltori e per il giro d’affari da 70 milioni di euro. Trovare una soluzione unitaria spetta al ministero della Salute ma nei vari vertici svolti sull’emergenza, l’ultimo ieri, si è deciso di proseguire con gli incendi, nonostante il parere contrario di allevatori e studiosi. [...] Bisogna trovare il modo per conviverci, come già hanno fatto altrove”. Concorda Peter Neumann, docente all’Università di Berna e tra i massimi esperti di studi sul coleottero: “La scoperta in Italia di questo insetto nocivo significa l’inizio della sua presenza stabile in Europa”, spiega.
Di certo in Florida o in Canada, dove il parassita si è presentato quasi quindici anni fa, le strategie di contenimento alternative, fatte con le trappole al posto dei roghi, hanno funzionato.
http://www.repubblica.it/ambiente/2014/12/12/news/le_api_al_rogo_per_salvare_il_miele_scoppia_la_rivolta_fermatevi-102705878/
Università di Tor Vergata