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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XJan
la stampa.it – f. di todaro, 12/1/2015 – salute
…
L’Efsa, l’Autorità europea che si occupa di sicurezza alimentare, afferma che «consumando 25 grammi di fibra al giorno, si può ridurre la costipazione e osservare un rischio più basso di sviluppare diabete di tipo II, malattie cardiovascolari e aumento di peso». Pur non essendo digeribili e non avendo alcun valore nutritivo, le fibre accrescono il senso di sazietà, regolano la funzionalità intestinale, aiutano a mantenere sotto controllo i livelli di glicemia e colesterolo del sangue e favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale.
Il parere, reso noto nel 2010, continua a raccogliere elementi a supporto. Risale a pochi giorni fa, infatti, la pubblicazione di uno studio sul Journal of the American Medical Association da cui è giunta una ulteriore conferma: chi mangia più cereali integrali ha un rischio di mortalità precoce causato da eventi cardiovascolari inferiore rispetto a chi è più avvezzo a consumare zuccheri raffinati.
Più basso rischio cardiovascolare, ma non minore probabilità di sviluppare un tumore: questa la seconda conclusione del lavoro che, se abbinata a quella tratta da un altro studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association, rischia di ridimensionare l’efficacia preventiva a tavola dei cereali integrali. [...]
http://jama.jamanetwork.com/article.aspx?articleid=2040224
http://www.lastampa.it/2015/01/12/scienza/benessere/la-rivincita-dei-cereali-integrali-fanno-dimagrire-regolano-lintestino-riducono-rischi-cardiaci-pu9zHM9BbvdBqiQXKASGhJ/pagina.html
Jan
la stampa.it – tuttoscienze 8/1/2015
… La ricerca, pubblicata su Nature, è importante perché l’antibiotico si è rivelato efficace contro ceppi batterici resistenti agli altri farmaci, mentre sembra che non abbia provocato il pericoloso fenomeno nei patogeni esposti alla sostanza sperimentale. [...] Il team di Kim Lewis, della Northeastern University di Boston ha esaminato 10 mila composti isolati da batteri del terreno per identificare la nuova “arma”. Uno di questi
http://www.lastampa.it/2015/01/08/scienza/in-arrivo-un-superantibiotico-contro-i-batteri-resistenti-f0MwBvhN2rJvu00wRNEE1L/pagina.html
http://www.nature.com/news/promising-antibiotic-discovered-in-microbial-dark-matter-1.16675
Jan
radiotrescienza – 6/1/2015
Un audio reportage di Elisabetta Tola
Possiedono solo piccoli appezzamenti di terra, sono esclusi dai grandi mercati e hanno poco accesso alla tecnologia. Ma i piccoli agricoltori, quelli di scala familiare, producono la gran parte del cibo consumato dalla popolazione mondiale. Ed è su di loro che bisogna puntare, dice la FAO, per ridurre la fame nel mondo e garantire un miglioramento sostenibile delle produzioni agricole. Ne parliamo con Blandine Sankarà, presidente dell’associazione Yelemani del Burkina Faso, con Debal Deb, fisiologo indiano e fondatore di una banca di semi di riso nella regione orientale dell’India e con Abdallah Omari, responsabile di ICARDA Palestina, che ha diretto i programmi di miglioramento genetico partecipativo sul grano nel suo paese.
riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-1b475b50-f04b-4cd6-9e11-3f608937a188.html
radiotrescienza, 7/1/2015 – Al microfono Matteo De Giuli
Lasciate stare gli stili di vita e le condizioni ambientali. Due tipi di tumori su tre sono dovuti a fattori del tutto casuali, sfortunate mutazioni delle cellule. È quello che sembra suggerire un nuovo studio, pubblicato la settimana scorsa su Science. Una ricerca che ha fatto molto discutere, e che è stata anche ampiamente fraintesa dalla stampa in questi giorni. Cosa dice davvero? Ne parliamo con Paolo Vineis, epidemiologo ambientale all’Imperial College di Londra e Pier Giuseppe Pelicci, condirettore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO). http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-bd98ad28-cd04-466e-8681-5c6f402c20c1.html
http://www.sciencemagazinedigital.org/sciencemagazine/02_january_2015?pg=12#pg12 - http://www.sciencemag.org/content/347/6217/78.full
“Bad luck, bad journalism and cancer rates” dal Guardian – http://www.theguardian.com/science/grrlscientist/2015/jan/02/bad-luck-bad-journalism-and-cancer-rates - http://www.theguardian.com/commentisfree/2015/jan/02/guardian-view-on-cancers-most-have-no-cause
New York Times: http://www.nytimes.com/2015/01/06/health/cancers-random-assault.html?ref=science&_r=0
La mappa globale del Cancer Atlas: http://canceratlas.cancer.org/data/#?view=map
Università di Tor Vergata