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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XMay
NATURE | NEWS - Ewen Callaway, 30 April 2014
An affluent young woman with a probable gluten intolerance tried to manage it by altering her diet.
[...] Gabriele Scorrano, a biological anthropologist at the University of Rome Tor Vergata, who led the latest study, published this month in American Journal of Physical Anthropology1. …
http://www.nature.com/news/ancient-bones-show-signs-of-struggle-with-coeliac-disease-1.15128
Issue Cover image for Vol. 154 Issue 1
American Journal of Physical Anthropology
Early View (Online Version of Record published before inclusion in an issue)
Palaeodiet reconstruction in a woman with probable celiac disease: A stable isotope analysis of bone remains from the archaeological site of Cosa (Italy)
Gabriele Scorrano1,*, Mauro Brilli2, Cristina Martínez-Labarga1, Francesca Giustini2, Elsa Pacciani3, Filberto Chilleri3, Franco Scaldaferri4, Antonio Gasbarrini4, Giovanni Gasbarrini5 andOlga Rickards1
Article first published online: 7 APR 2014
DOI: 10.1002/ajpa.22517
© 2014 Wiley Periodicals, Inc.
la stampa.it – 30/4/2014, v. arcovio
è stato cercato in lungo e in largo da scienziati di tutto il mondo. e, invece, il mitico elisir di lunga vita, o quello che più gli si avvicina, è sempre stato vicinissimo a noi. Addirittura dentro le nostre cellule. In particolare nel Dna mitocondriale, che deriva appunto dai mitocondri, gli organelli deputati alla produzione di energia in ogni cellula dell’organismo.
A capirlo è stato un gruppo di ricercatori italiani in uno studio che potrebbe segnare una svolta per la qualità della vita della popolazione anziana. I risultati, che verranno pubblicati sullo «European Journal of Immunology», hanno permesso di comprendere il ruolo del Dna mitocondriale circolante come causa dell’infiammazione cronica che si associa al processo di invecchiamento.
Apr
la repubblica.it – 29/4/2014 , a. cianciullo
TAPPA a Firenze per la carovana dei “custodi dei semi”, il 29 aprile. Sono i contadini di 26 associazioni presenti in decine di paesi, guidati dall’ambientalista indiana Vandana Shiva, che attraversano l’Europa per sostenere la difesa dei semi tradizionali: quelli che non si comprano, che non dipendono dalle multinazionali e conservano i sapori antichi. Questo nuovo movimento, radicato nelle comunità più povere del pianeta, denuncia il “genocidio delle tradizioni alimentari e culturali” e il “furto di biodiversità”. Di fatto oggi i tre quarti dei semi utilizzati in agricoltura provengono dall’agroindustria: un consistente passaggio di ricchezza dal settore agricolo a quello industriale. A questo passaggio si è accompagnata una drastica diminuzione della varietà genetica. Nella storia dell’agricoltura circa 10 mila specie vegetali sono state utilizzate per produrre cibo per gli uomini o per gli animali addomesticati. Oggi questa ricchezza si è prosciugata: 150 colture nutrono la maggior parte della popolazione mondiale. E di queste 12 (soprattutto riso, frumento, mais e patate) garantiscono l’80 per cento del cibo di origine vegetale. Un impoverimento del patrimonio genetico che potrebbe costarci caro in tempi di mutamento climatico, con un bisogno crescente di piante capaci di sopportare situazioni di stress idrico. [...] ”La normativa dell’Unione europea in questo settore va rivista perché permette di comprare e vendere solo i semi che si conformano alle logiche del modello industriale”, aggiunge Maria Grazia Mammuccini, vicepresidente di Navdanya International (l’associazione fondata da Vandana Shiva) e di Aiab. http://www.repubblica.it/ambiente/2014/04/29/news/arriva_la_carovana_dei_custodi_dei_semi-84698429/
la stampa.it – 29/4/2014
Importante passo avanti verso la messa a punto di terapie cellulari personalizzate per battere malattie gravi e diffuse come il diabete: le prime cellule staminali derivate da una donna con diabete giovanile sono state ottenute con una tecnica molto simile a quella che nel 1996 aveva fatto nascere la pecora Dolly.
Utilizzando il trasferimento nucleare di cellule somatiche è stata creata una linea di cellule staminali embrionali malattia-specifica con due serie di cromosomi.
Pubblicato sulla rivista Nature, il risultato segna il primo passo concreto verso la medicina personalizzata [...] L’esperimento è stato condotto in collaborazione da New York Stem Research Foundation e Columbia University, con il coordinamento da Dieter Egli. http://www.lastampa.it/2014/04/29/scienza/staminali-clonata-la-prima-malattia-rnN2PAM3gjDhAseu6NwN1O/pagina.html
le scienze.it, 29/4/2014
La prima volta delle staminali embrionali paziente-specifiche
Il trasferimento del nucleo di una cellula della pelle di una paziente diabetica in una cellula uovo non fecondata ha permesso di ottenere delle cellule staminali embrionali che si sono poi differenziate in cellule beta produttrici di insulina, quelle di cui manca chi soffre di questa malattia [...] http://www.lescienze.it/news/2014/04/29/news/staminali_embrionali_differenziazione_cellule_beta_diabete-2117450/
Università di Tor Vergata