Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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la stampa.it – 10/3/2014
La ricerca su “Nature”. Per diventare un esame di routine ci sarà bisogno di altri test ma i medici sono convinti di essere sulla buona strada
[...] Questo il risultato di una ricerca della Georgetown University di Washington pubblicata su Nature Medecine. http://www.lastampa.it/2014/03/10/scienza/alzheimer-un-test-prevede-la-malattia-con-il-di-accuratezza-wFeouagHQXPhlhckmVYMaL/pagina.html
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la stampa.it – 7/3/2014
La malaria si sta diffondendo sempre più in quota, tanto che è aumentato il rischio di contrarre la malattia per chi vive negli altopiani dell’Africa e Sud America. A lanciare l’allarme dalle pagine della rivista Science, Mercedes Pascual, dell’Università del Michigan negli Stati Uniti. «L’impatto – afferma – in termini di aumento del rischio di esposizione alla malattia è molto grande. Le zone a quote più elevate hanno fornito tradizionalmente un rifugio da questa malattia devastante». [...] Secondo le ultime stime dall’organizzazione mondiale della sanità, nel 2012 sono stati registrati circa 207 milioni di casi di malaria mentre i decessi sono stati 627.000. La maggior parte delle morti si verificata tra i bambini che vivono in Africa. http://www.lastampa.it/2014/03/07/scienza/la-malaria-raggiunge-le-montagne-colpa-del-riscaldamento-globale-QkcZ26K2NssPlSBdMZEgSN/pagina.html
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Radiotrescienza – 10/3/2014
È così grande che qualcuno lo chiama ‘il sesto continente’. Si trova nel bel mezzo del Pacifico, eppure non se ne conoscono i confini. La great Pacific Garbage Patch è un immenso accumulo di plastica galleggiante: l’ha vista con i suoi occhi, e la racconta nel suo Come è profondo il mare (Chiarelettere, 2014), Nicolò Carnimeo, docente di diritto della navigazione all’università di Bari. Ma cosa succede alla plastica in mare? Ce lo descrive Eleonora Polo, ricercatrice dell’Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività al Cnr di Ferrara. Marco Astorri, fondatore e amministratore delegato di Bio-on, ci spiega invece come produrre plastica biodegradabile a partire dalla barbabietola. http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-ddab8d4b-05c8-49b3-81cc-7284f311add0.html
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Radiotrescienza, 7/3/2014 – ore 11.30
una ricerca fa il punto sul legame tra proteine animali e tumori, ma parla di prevenzione. Tra gli autori, Giuseppe Passarino, genetista dell’università della Calabria. http://download.cell.com/cell-metabolism/pdf/PIIS155041311400062X.pdf?intermediate=true
Ma con la genetica possiamo anche ripercorrere la storia della colonizzazione delle Americhe, come ci racconta Andrea Manica ricercatore in ecologia evolutiva all’università di Cambridge, insieme a Davide Domenici , archeologo del dipartimento di storia, culture e civiltà dell’università di Bologna. http://www.nature.com/nature/journal/v506/n7487/full/nature13025.html
Università di Tor Vergata