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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XFeb
La Stampa.it – 10/2/2014
… A condurre lo studio revisionale, pubblicato sul The American Journal of Medicine, sono stati i ricercatori dell’University of Arizona College of Medicine e della Northwestern University dott. James E. Dalen e dott. Stephen Devries che hanno analizzato i dati relativi agli studi sull’impatto della dieta sulle malattie cardiache a partire dal 1957 fino a oggi, coprendo così la bellezza di 57 anni di ricerca.
I risultati dell’analisi hanno permesso di scoprire che, in generale, coloro che avevano adottato una dieta che prevedesse l’apporto di cibi integrali, anziché limitare l’assunzione di grassi, avessero beneficiato di una maggiore riduzione di morte per disturbi cardiovascolari. [...] http://www.lastampa.it/2014/02/10/scienza/benessere/alimentazione/dieta-integrale-molto-meglio-per-il-cuore-che-non-pochi-grassi-xfHH3etftbw6JLUbevq3jO/pagina.html
Feb
La Repubblica.it – 6/2/2014
Annunciato per la prossima settimana il brevetto di un sistema basato sulla risonanza magnetica perfezionato daI ricercatori del dipartimento di Chimica. L’indagine a livello molecolare sul prodotto ne rivela la freschezza e la provenienza. “Risposta alle vignette del New York Times, ma anche segnale a chi manda nei supermercati oli extravergini a meno di 3 euro al chilo”
Feb
La Stampa.it – 7/2/2014
Vitamina “C” per la lotta ai tumori: un nuovo studio condotto negli Usa ha osservato un rafforzato effetto della chemioterapia in cellule cancerose ed in topi da laboratorio trattati con mega dosi della vitamina. Jeanne Drisko, direttore di medicina integrativa alla University of Kansas Medical Center, autrice della nuova ricerca ha riconosciuto che dagli anni ’70 ad oggi c’è stata «una forte prevenzione verso le possibilità della vitamina “C” come anticancerogeno». Ma i nuovi esperimenti – il cui rapporto è pubblicato sul Journal Science Translational Medicine – hanno rivelato gli effetti della vitamina su varie cellule cancerose e su tumori ovarici nei topi [...] http://www.lastampa.it/2014/02/07/scienza/la-vitamina-c-rafforza-gli-effetti-della-chemioterapia-yBVM2YdsvamROuCKd3j8wI/pagina.html
Feb
Il sole24ore.it- 7/2/2014
di Jacopo Giliberto
Nei semi del basilico importati dall’Uganda – sissignori, una buona parte dei semi di basilico che usiamo viene dalle coltivazioni ugandesi – è stata trovata e immediatamente bloccata una contaminazione da una varietà di peronospora già identificata in Africa negli anni ’30. E d’importazione extraeuropea potrebbe essere l’escherichia coli che due anni fa tramite i cetrioli aveva ucciso decine di persone in Germania. Sono minacce biologiche alla nostra salute su cui in questi giorni a Torino parlano gli esperti di tutto il mondo chiamati dalla task force internazionale sulla biosicurezza, la quale ha già selezionato le 20 colture più importanti per l’uomo e i germi più pericolosi che derrate alimentari possono portare con sé. [...] In futuro contaminazioni sugli alimenti potrebbero essere attuate per motivi politici, religiosi, commerciali, criminali. O più facilmente potrebbero essere semplicemente annunciate, senza una reale contaminazione degli alimenti, poiché per le psicosi sui mercati l’effetto annuncio conta più dell’evento reale, come avvenne nell’autunno del 2001 con il panico delle lettere all’antrace
L’incontro torinese sulla sicurezza biologica fa parte del progetto Plantfoodsec (crasi di plant, food e security) coordinato da Agroinnova, il centro di competenza per l’innovazione in campo agro-ambientale dell’Università di Torino guidato dalla scienziata Maria Lodovica Gullino, direttrice di Agroinnova.
Il progetto quinquennale Plantfoodsec è partito nel febbraio 2011 ed è finanziato con quasi 6 milioni di euro dalla Commissione Europea Sicurezza nell’ambito del VII Programma Quadro.
L’obiettivo dell’incontro torinese è fare il punto sui risultati del progetto a tre anni dall’avvio e rafforzare l’importanza di una ricerca trasversale multidisciplinare nel campo della biosicurezza, per rispondere in modo tempestivo a eventuali minacce al sistema agricolo in grado di danneggiare a qualunque livello la catena alimentare, creando un pericolo anche per l’uomo. [...]
La mappatura si basa sul ruolo economico e sociale della coltivazione, sul suo consumo e sul suo impatto ambientale. Così da 451 piante selezionate è stata preparata la short list delle 20 coltivazioni più importanti del pianeta. I ricercatori stanno approfondendo lo studio ecologico e molecolare dei patogeni pericolosi per l’uomo veicolabili dalle piante, indicati scientificamente con l’acronimo di HPOP (Human Pathogens On Plants).
Sulla base di questa lista sono stati elaborati gli scenari ipotetici secondo i vari “patosistemi” (sistemi patologici) ai quali applicare un’analisi che, in caso di epidemie, potrà dare un importante contributo in tempi rapidi per determinarne l’origine accidentale o dolosa. http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2014-02-06/biosicurezza-task-force-internazionale-riunita-torino-181831.shtml?uuid=ABsV9uu
Università di Tor Vergata