Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XJun
Un atlante digitale del cervello, in 3D e ad altissima risoluzione, è stato messo a punto da ricercatori del centro di ricerca Centro Ricerche Jülich, in Germania, e dall’università canadese McGill di Montreal. Il modello «BigBrain», la cui risoluzione è 50 volte più dettagliata di qualsiasi altra cosa vista fino a questo momento, permetterà di studiare il cervello a livello cellulare e potrà aiutare a comprendere come si sviluppano alcune malattie cerebrali e a sviluppare eventuali cure. I ricercatori hanno tagliato il cervello di una donna morta di 65 anni in oltre 7.400 sezioni dello spessore di 20 micrometri (un micrometro è millesimo di millimetro). Ogni sezione è stata poi digitalizzata e riallineata per ricostruire il modello 3D del cervello. (Corriere Tv – 21 giugno)
Jun
La Stampa – 19/6/2013
I criteri fissati da un comitato scientifico.
Conto alla rovescia per l’avvio della sperimentazione del metodo Stamina, la terapia messa a punto da Davide
Vannoni, presidente di Stamina Foundation, e che utilizza cellule staminali mesenchimali. [...] via ai trial clinici entro il primo luglio, come già stabilito. L’ultima parola spetterà però, secondo quanto previsto dal decreto, ad un Comitato scientifico che dovrà decidere criteri e dettagli della sperimentazione.
Del Comitato scientifico faranno parte l’Istituto superiore di sanità, il Centro nazionale trapianti e l’Agenzia del farmaco, oltre a vari esperti. …
Jun
Può stimolare la crescita delle cellule cerebrali
Nuove speranze per i malti di Alzheimer grazie ad una ricerca dell’Università della Tasmania, in Australia, che offre la possibilità di rigenerare le cellule danneggiate.
Guidato dal biochimico David Small, il gruppo ha scoperto che la proteina detta Amyloid Precursor Proteine (App), responsabile della malattia debilitante, può anche assumere un ruolo nella sua cura.
Specificamente, la App si degrada nel cervello producendo una proteina detta Abeta, che è la causa diretta dalla malattia, ma i ricercatori hanno scoperto che ha anche una funzione positiva.
Università di Tor Vergata