Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XESITO A SEGUITO DEL BANDO INTERNO PER IL CONFERIMENTO DI NUMERO 3 (TRE) INCARICHI PER LE ATTIVITA’ RELATIVE ALLA GESTIONE AMMINISTRATIVA/CONTABILE DEL CONTRATTO CONTO TERZI TRA “THE EUROPEAN GROUP FOR BLOOD AND MARROW TRANSPLANTATION (EBMT)” E IL DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA (RESPONSABILE SCIENTIFICO: DR.SSA IACOBELLI) – CUP E51I18001450007
ESITO A SEGUITO DEL BANDO INTERNO PER IL CONFERIMENTO DI NUMERO 7 (SETTE) INCARICHI PER LE ATTIVITA’ RELATIVE ALLA GESTIONE DI CONTRATTI CONTO TERZI DEL DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA.
le scienze.it – 22/05/2018
Un nuovo studio ha ricostruito l’evoluzione del sottogenere di parassiti Laverania che infettano le grandi scimmie e in particolare del Plasmodium falciparum, l’agente patogeno responsabile della forma più grave di malaria negli esseri umani. L’origine di questa specie è situata cronologicamente tra 4000 e 3000 anni fa … http://www.lescienze.it/news/2018/05/22/news/plasmodium_falciparum_evoluzione-3991260/
scienzainrete.it, 22/5/2018
di Lorenzo Ciccarese, Carmela Cascone, Stefania Ercole, Valeria Giacanelli, Claudio Piccini
… la crisi della biodiversità eguaglia, e forse supera, per gravità e urgenza quella dei cambiamenti climatici. Sì, poiché non esiste un processo biologico o fisico di scala planetaria che stia attraversando un cambiamento più drammatico a causa delle attività umane come la perdita di biodiversità. Eppure di biodiversità si parla poco e i decisori politici non le assegnano l’attenzione che merita.Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema, il 22 maggio di ogni anno le Nazioni Unite celebrano la Giornata Internazionale della Biodiversità. L’evento del 2018 coincide con il 25° anniversario dell’entrata in vigore della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) e servirà, attraverso eventi e manifestazioni in ogni parte del mondo, a sottolineare i progressi (e riflettere sui fallimenti) verso il raggiungimento degli obiettivi definiti a scala nazionale e internazionale. [...] l’attuale ritmo di estinzione delle specie avviene a una velocità da 100 a 1.000 volte superiore a quello registrato in epoca pre-umana. Gli scienziati ritengono che siamo di fronte alla sesta estinzione delle specie (questa volta per cause antropiche), persino superiore a quella che ha segnato la fine dei dinosauri, 65 milioni di anni fa. Dal 1500 a oggi le specie estinte documentate sono 765, di cui 79 mammiferi, 145 uccelli, 36 anfibi. Attualmente le estinzioni procedono al ritmo di un numero compreso tra 10 e 690 specie per settimana.
Di tutte le le estinzioni, il 75% è stato causato da un eccessivo sfruttamento delle specie (caccia, pesca, commercio illegale di piante e animali) o dalle attività agricole, dall’inquinamento e dall’introduzione di specie aliene invasive. Gli scienziati dicono che il cambiamento climatico diventerà un problema sempre più dominante nella crisi della biodiversità e già adesso si contano estinzioni legate al caos climatico. Ma lo sviluppo umano e la crescita della popolazione significano anche un aumento degli impatti del sovra-sfruttamento e dell’espansione agricola. … http://www.scienzainrete.it/articolo/lunga-storia-della-biodiversit%C3%A0/lorenzo-ciccarese-carmela-cascone-stefania-ercole-valeria
Università di Tor Vergata