Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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le scienze.it, 7/9/2017
Il suo nome scientifico è Ipomoea nil e in inglese è conosciuta come “morning glory”, splendore del mattino, perché le sue campane si aprono all’alba per poi richiudersi nel pomeriggio [in Italia è anche nota come “campanella giapponese. Nel 2016 i genetisti giapponesi hanno sequenziato il genoma della specie e ora l’hanno usata per traghettare anche la floricultura nell’era di CRISPR, la nuova tecnica di modificazione genetica di precisione che promette di rivoluzionare le scienze della vita.
Sulla carta l’esperimento descritto su “Scientific Reports” appare semplice. Kenta Watanabe dell’Università di Tsukuba e i suoi colleghi hanno usato le forbici molecolari di CRISPR per disattivare il gene chiave per la pigmentazione bluastra, ottenendo delle campane candide…. https://www.nature.com/articles/s41598-017-10715-1
http://www.lescienze.it/news/2017/09/07/news/crispr_fiore_colore_giappone-3655459/
Sep
Centro Congressi
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Villa Mondragone (Monteporzio Catone, Roma)
Per info: https://www.aai2017roma.it/
Aug
le scienze.it, 2/8/2017
L’aspetto dell’antico progenitore di tutti i fiori è stato ricostruito da un gruppo internazionale di ricercatori, che lo descrive – insieme al metodo usato per realizzare l’impresa – in un articolo pubblicato su “Nature Communications”. [...] Hervé Sauquet dell’Université Paris-Sud, Jürg Schönenberger dell’Università di Vienna e colleghi hanno ricostruito le caratteristiche dei fiori delle più antiche angiosperme, e la loro successiva diversificazione. Gli autori hanno coniugato i pochi dati fossili disponibili con l’elaborazione dei possibili modelli di evoluzione dei fiori, partendo da una vasta banca dati di tratti floreali esistenti.
Più precisamente hanno considerato 13.444 caratteristiche relative a 792 specie appartenenti a 63 ordini e 372 famiglie di angiosperme (che rappresentano rispettivamente il 98 e l’86 per cento di tutti gli ordini e famiglie di angiosperme). Secondo la ricostruzione dei ricercatori, il fiore di questa angiosperma ancestrale – che aveva una simmetria radiale – era bisessuale, ossia comprendeva sia la parte maschile (stami) sia la parte femminile (pistilli). Il perianzio, l’involucro del fiore, era formato da almeno 10 petali disposti a spirale su più giri. … http://www.lescienze.it/news/2017/08/02/news/primo_fiore_ancestrale_angiosperme-3621817/
https://www.nature.com/articles/ncomms16047
Università di Tor Vergata