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le scienze.it, 9/3/2017
... le indagini condotte da un gruppo internazionale di ricercatori che ha analizzato il DNA trovato nella placca dentale di quattro soggetti rinvenuti nei siti rupestri di Spy in Belgio e di El Sidrón in Spagna. I reperti - che risalgono a un periodo compreso fra i 42.000 e i 50.000 anni fa - costituiscono i più antichi campioni di placca dentale che siano mai stati sottoposti ad analisi genetica.La placca dentale è stata una trappola per i microrganismi che vivevano nella bocca, per gli agenti patogeni presenti nel tratto respiratorio e gastrointestinale e per piccoli frammenti di cibo bloccato fra i denti. In questo modo il DNA di questi elementi si è potuto conservare per migliaia di anni", ha detto Laura S. Weyrich, prima firmataria dell'articolo pubblicato su "Nature" in cui è descritto lo studio.
I ricercatori hanno scoperto che i Neanderthal della grotta di Spy consumavano carne di rinoceronti lanosi e mufloni, integrando la dieta con funghi porcini. Gli abitanti di El Sidrón sembra che seguissero invece una dieta in gran parte vegetariana, che comprendeva pinoli, muschi, funghi e corteccia d'albero. [...] http://www.lescienze.it/news/2017/03/09/news/neanderthal_dieta_diversa_regioni_fitoterapia-3451968/

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le scienze.it - 3/3/2017
In Amazzonia c'è la foresta vergine per antonomasia? Forse no, a giudicare da una nuova ricerca pubblicata sulle pagine di “Science” da Carolina Levis e colleghi del National Institute for Amazonian Research (INPA)in Brasile, secondo cui la foresta amazzonica è disseminata di specie vegetali domesticate dalle popolazioni indigene prima dell'arrivo di Cristoforo Colombo, specie che continuano a rivestire un ruolo importate nella foresta attuale. “Per molti anni, gli studi di ecologia hanno ignorato l'influenza delle popolazioni precolombiane sulle foreste che vediamo oggi”, ha sottolineato Levis. “Grazie al nostro studio, si è scoperto che un quarto delle specie domesticate dell'Amazzonia è ampiamente distribuito nel bacino e domina ampie zone di foresta; [...]
Utilizzando i dati raccolti con oltre 1000 monitoraggi della flora condotti dall'Amazon Tree Diversity Network e la mappa di più di 3000 siti archeologici di tutta l'Amazzonia, Levis e colleghi hanno confrontato la composizione della foresta a varie distanze dai siti archeologici, realizzando così la prima “fotografia” di come le popolazioni precolombiane hanno influenzato la biodiversità dell'Amazzonia.[...]
Lo studio si è focalizzato in particolare su 85 specie di alberi, tra cui alcune ben note per la loro importanza commerciale come il cacao e la noce brasiliana, che sono state domesticate dalle popolazioni amazzoniche nell'arco di migliaia di anni. ...
http://science.sciencemag.org/content/355/6328/925
http://www.lescienze.it/news/2017/03/03/news/amazzonia_piante_domesticate_popolazioni_precolombiane-3445553/

Università di Tor Vergata