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001510638-52ef74e7-82a1-4ae4-b9fa-c378f6ee137a le scienze.it - 26/10/2016 La psicobiotica è una disciplina recente che studia gli effetti del microbioma intestinale sulla mente, in particolare sulle funzioni cognitive e sull'umore. Secondo una revisione sistematica degli articoli pubblicati sull'argomento, sui topi sono stati ottenuti risultati interessanti, mentre la ricerca sugli esseri umani è ancora un territorio in gran parte inesplorato [...] un articolo pubblicato sul “Trends in Neurosciences” da Philip Burnet, professore di psichiatria dell'Università di Oxford, nel Regno Unito. [...] Un punto fermo è che in questa influenza dei batteri sul cervello siano coinvolti sistema nervoso dell'intestino (cioè il sistema nervoso gastroenterico), sistema immunitario, nervo vago e, forse, ormoni, serotonina e dopammina, due neurotrasmettitori. Ci sono invece solo ipotesi, per esempio, sul ruolo del fattore neurotrofico cerebrale BDNF (Brain-derived neurotrophic factor) che ha influenza su apprendimento e memoria ... http://www.lescienze.it/news/2016/10/26/news/psicobiotica_batteri_intestinali_mente-3285381/ http://www.cell.com/trends/neurosciences/fulltext/S0166-2236(16)30113-8
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135019907-a2b21d3e-9abb-4129-a878-ce26623e0836le scienze.it- 25/10/2016 Ha ridisegnato la mappa dell'universo dei batteri una ricerca pubblicata su “Nature Communications”, che ha ricostruito i genomi di oltre 2500 differenti tipi di microrganismi prelevati dai sedimenti e dalle acque sotterranee di una falda acquifera nelle vicinanze della cittadina di Rifle, negli Stati Uniti. Considerata l'enorme biodiversità batterica riscontrata in quella sola località c'è quindi da aspettarsi che in futuro assisteremo a ulteriori ridefinizioni del mondo microbico che vive nel sottosuolo, che peraltro già oggi si stima rappresenti almeno un quinto di tutta la biomassa sulla Terra. Lo studio - effettuato da ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory, dell'Università della California a Berkeley e del Joint Genome Institute, che fa capo al Department of Energy statunitenseha infatti portato all'identificazione di ben 47 nuovi phyla batterici, ossia gruppi di batteri che si differenziano al più alto livello di classificazione tassonomica. Se si considera che in uno studio analogo effettuato lo scorso anno lo stesso gruppo aveva già identificato 35 nuovi phyla, questo significa che nel giro di pochissimo tempo è raddoppiato il numero di gruppi batterici noti. ...    http://www.nature.com/articles/ncomms13219 http://www.lescienze.it/news/2016/10/25/news/migliaia_nuovi_batteri_cicli_biogeologici_metabolismo-3283539/ In questo “albero della vita” microbiologica tutti i principali gruppi batterici noti sono rappresentati da cunei. (ingrandimento: http://www.lescienze.it/news/2016/10/24/news/3283545-3283545/ )
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HIV-300x271   popular science.it - 25/10/2016 ...  La scoperta, pubblicata su Science Immunology, secondo i ricercatori “potrebbe spiegare la capacità che hanno alcuni virus, come l’HIV e quelli responsabili di epatite B e C, di evadere le difese immunitarie”, e aprire anche allo studio di nuovi possibili vaccini per contrastarli. [...] La tecnica utilizzata al San Raffaele da Matteo Iannacone e colleghi si chiama microscopia intravitale, e permette “di visualizzare in tempo reale e con altissima risoluzione il comportamento di singole cellule all’interno di organi e tessuti in vivo, ... http://immunology.sciencemag.org/content/1/4/eaah6789 http://www.popsci.it/virus-scoperto-come-eludono-il-sistema-immunitario.html
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124455968-4b918bed-53ff-499f-bb81-d3d8c7ea2371 le scienze.it, 24/10/2016 Aggressività e pericolosità dei virus a RNA sono regolate da fattori epigenetici, cioè dalla presenza di particolari molecole che regolano l'espressione del genoma. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori  della  Duke University, della Weill Cornell Medicine e della Emory University School of Medicine che, come descrivono in un articolo su "Cell Host & Microbe", hanno osservato questo meccanismo all'opera in diversi virus della famiglia dei Flaviviridae, fra i quali vi sono i virus di epatite C, dengue, febbre West Nile, febbre gialla e Zika. Proprio come avviene per il DNA, anche ai filamenti di RNA possono essere agganciate molecole che influiscono sul codice genetico. La più importante di queste molecole... http://www.cell.com/cell-host-microbe/fulltext/S1931-3128(16)30393-6 http://www.lescienze.it/news/2016/10/24/news/virus_a_rna_epatite_c_zika_n6-metiladenosina_epigenetica-3282588/