:
300x1691469026096672aids2016radiotrescienza 21/7/2016 - al microfono e. tola Dopo sedici anni, la conferenza mondiale sull’Aids è tornata in Sudafrica, a Durban. Dal 2000 sono stati fatti molti passi avanti, ma ancora oggi il 60% dei sieropositivi nel mondo non ha accesso alle terapie antiretrovirali. In diretta dalla World Aids Conference Stefano Vella, dell’Istituto superiore di sanità e presidente dell’International Aids Society ai tempi della prima conferenza in Sudafrica, ci racconta i temi che sono in discussione, tra prevenzione dei contagi e accesso ai farmaci. riascoltabile http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-56b1efbd-d767-41c8-92ac-6467037b4614.html La World Aids Conference in corso a Durban http://www.aids2016.org/ La International Aids Society http://www.iasociety.org/ Il discorso di Nelson Mandela alla World Aids Conference del 2000 http://www.mandela.gov.za/mandela_speeches/2000/000714_aidsconf.htm
:
300x1691468943145531Longevita_dei_sardi radiotrescienza, 20/7/2016, al microfono Elisabetta Tola, 11.30 L’isola di lunga vita Quattordicimila abitanti della provincia sarda dell’Ogliastra e i loro Dna. Finiti sotto la lente dei genetisti già vent’anni fa, per studiare l’eccezionale longevità della popolazione sarda. Oggi la banca dati del progetto Shardna è stata acquistata da un’azienda britannica. Ma come nacque questo progetto? Quali informazioni possono dare oggi questi profili genetici su salute e longevità? E che ruolo hanno oggi i partecipanti di allora? Rivolgiamo tutte queste domande a Mario Pirastu, ideatore di Shardna e dirigente di ricerca del CNR, e a Mariachiara Tallacchini, docente di filosofia del diritto all’università cattolica di Piacenza. Riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-29320a0c-b7ed-43d3-a3d5-b72bdbe19c29.html Il sito web del progetto SharDNA: http://web.tiscali.it/shardna/storia.html “Un patrimonio genetico unico al mondo da cui svilupperemo super- farmaci” la stampa.it, 19/7/2016, v. arcovio «Abbiamo acquistato le informazioni genetiche di circa 13mila sardi per studiare sia l’eccezionale longevità delle comunità residenti nella provincia dell’Ogliastra, sia le caratteristiche di una popolazione genetica molto omogenea e tendenzialmente isolata.Una banca dati speciale ed unica perché è una delle più grandi e antiche che ci siano: comprende 230mila campioni biologici prelevati da circa 13mila abitanti genealogicamente radicati nella regione sarda dell’Ogliastra. Questa banca dati è caratterizzata da documenti e dati genealogici certificati che risalgono a più di 400 anni fa, integrati con i dati di genotipizzazione e cartelle cliniche. Questo potrebbe avere un potenziale scientifico molto importante che ben si integra con i nostri progetti».  A parlare è Tiziano Lazzaretti, chief financial officer della «Tiziana Life Sciences», la società britannica di biotecnologia che ieri ha annunciato l’acquisto della banca dati italiana Shardna SpA. http://www.lastampa.it/2016/07/19/societa/il-dna-dei-centenari-sardi-acquistato-da-unazienda-inglese-EvdJ97Zv9qrUOxTRuZZpWP/pagina.html
:
images la repubblica.it, 15/7/2016 ... uno studio guidato da ricercatori londinesi secondo il quale per oltre la metà della superficie terrestre, che ospita più del 70% della popolazione mondiale, il livello di perdita di biodiversità è talmente aumentato da minare la capacità degli ecosistemi di supportare nel futuro le stesse vite umane. Lo studio, pubblicato su Science e condotto dallo University College London - Has land use pushed terrestrial biodiversity beyond the planetary boundary? A global assessment : http://science.sciencemag.org/content/353/6296/288 http://www.repubblica.it/scienze/2016/07/15/news/biodiversita_sotto_livello_di_guardia_nel_globo-144138740/ la stampa.it, 19/7/2016, f. moroni Industria alimentare e riscaldamento globale: il 25% dei gas serra è causato dall’agricoltura intensiva Un rapporto di Oxfam denuncia: la CO2 immessa nell’aria dalla produzione delle materie prime del settore è inferiore solo a quella prodotta da USA e Cina. La denuncia è contenuta all’interno del dossier “A qualcuno piace caldo: così l’industria alimentare nutre il cambiamento climatico ”,realizzato da Oxfam in occasione del “Business and Climate Summit” di Londra, dove tra il 28 e 29 giugno si sono radunati numerosi rappresentanti delle grandi aziende, della finanza e delle istituzioni internazionali. http://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2016/06/OXFAM-270615-Feeding-Climate-Change_OIT_final.pdf http://www.lastampa.it/2016/07/19/scienza/ambiente/inchiesta/industria-alimentare-e-riscaldamento-globale-il-dei-gas-serra-causato-dallagricoltura-intensiva-g0aUabJf8uK0kozObkSZUI/pagina.html
:
Cereals in Practice 2015 le scienze.it, 18/7/2016 In Israele e Giordania l'orzo è rimasto praticamente immutato negli ultimi 6000 anni. Lo rivelano due diverse analisi genetiche pubblicate su “Nature Genetics” di questo cereale fondamentale per il sostentamento umano. I dati consentono di chiarire la storia della domesticazione della pianta e i meccanismi di adattamento che le hanno permesso di crescere in diversi ambienti. L'orzo è una cultivar molto antica, gli studi indicano infatti che è stato domesticato circa 10.000 anni fa nella Mezzaluna fertile, un'ampia area che va dal Medio Oriente al Golfo Persico [...] nel primo studio Tzion Fahima dell'Università di Haifa, in Israle, e colleghi di una collaborazione internazionale hanno analizzato campioni di orzo recuperati in una grotta nel deserto nei pressi di Masada ... http://www.nature.com/ng/journal/vaop/ncurrent/full/ng.3611.html Nel secondo studio, Robbie Waugh del James Hutton Institute di Dundee, nel Regno Unito, e colleghi hanno raccolto e sequenziato il DNA di oltre 260 varietà di orzo in tutto il mondo. ... http://www.nature.com/ng/journal/vaop/ncurrent/full/ng.3612.html http://www.lescienze.it/news/2016/07/18/news/analisi_genetica_orzo_medioriente-3164204/