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radiotrescienza - 11/11/2015, in onda ore 11.30
A sorpresa, sarà l’Istituto italiano di tecnologia (Iit) la punta di diamante del polo internazionale di ricerca che sorgerà nell’area di Expo. 70.000 metri quadrati, 1600 scienziati e 145 milioni di euro l’anno per realizzare Human Technopole. Italy 2040. Un progetto ambizioso, che mira a combattere le malattie oncologiche e neurodegerative, a realizzare nuove tecnologie verdi e valorizzare il patrimonio artistico-culturale italiano, come ci racconta la giornalista scientifica Beatrice Mautino, che ieri ha assistito all'annuncio del premier al Piccolo di Milano. Con il paesaggista Benedetto Selleri, team leader di Expo Green, ragioniamo sul futuro del Parco della Biodiversità, l’immensa area verde progettata per l’esposizione universale.
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http://exposed-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/11/10/expost-la-diretta/
Con Luca Tancredi Barone facciamo il punto sulla Falling Walls conference, l’evento scientifico che si tiene ogni anno a Berlino in coincidenza dell’anniversario della caduta del muro:
http://www.falling-walls.com/

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la stampa.it, tuttoscienze 11/11/2015
Si uniscono le forze per fare delle cellule staminali la base per future cure contro le malattie neurodegenerative e il 2018 è l’anno fissato per i primi test sull’uomo basati su tecniche omogenee. È il programma che si sono dati, a Roma, i 28 ricercatori di 16 istituti di sei Paesi fra Europa e Stati Uniti. Si sono incontrati in Senato, nel convegno organizzato da Elena Cattaneo. All’insegna della collaborazione si stanno muovendo anche i tre consorzi di ricerca europei, come Neurostemcellrepair, guidato dalla stessa Cattaneo, e StemPd, insieme a G-Force, che coordina le ricerche in corso fra Europa, Usa e Giappone.
Il banco di prova dei test sull’uomo del 2018 sarà il morbo di Parkinson ... http://www.lastampa.it/2015/11/10/scienza/la-speranza-staminali-oltre-stamina-ecco-dove-orientata-la-ricerca-2wpVI4l4rk59BFrJtAhQbP/pagina.html
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le scienze.it - 10/11/2015
Ci sono neuroni che non fanno stabilmente parte di specifici circuiti neurali, ma che di volta in volta si inseriscono o escono da essi. In particolare, questi neuroni sembrano avere una predilezione per le reti nervose coinvolte nei processi di apprendimento. La scoperta - descritta su "Current Biology" da ricercatori della Chicago Medical School - implica un cambiamento nella concezione della formazione della memoria a lungo termine, finora studiata in termini di plasticità sinaptica, ossia dei cambiamenti nella forza delle connessioni tra i neuroni in risposta a un apprendimento, più che in termini di reti.
http://www.lescienze.it/news/2015/11/10/news/forma_variabile_circuiti_memoria-2838738/
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0960982215011136
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la stampa.it - tuttoscienze, 10/11/2015
La grammatica del codice genetico umano è più difficile di quella di qualsiasi lingua parlata al mondo
...Le regole che combinano le lettere dell’alfabeto della vita, scoperte dall’Istituto Karolinska di Stoccolma e pubblicate su Nature, sono state decifrate per la prima volta e sono la chiave per capire come le differenze genetiche possano influenzare il rischio di sviluppare malattie. [...] I ricercatori svedesi hanno individuato la maggior parte delle parole del Dna e come si uniscono tra loro per comporre delle `frasi´. «Il nostro studio ha identificato molte di queste parole aiutandoci a capire come i geni sono regolati sia nello sviluppo normale sia nel cancro», spiega Arttu Jolma, coordinatore dello studio http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature15518.html
http://www.lastampa.it/2015/11/10/scienza/decifrate-le-regole-di-scrittura-del-dna-TVtD4JzMf34OqbM07JMuEL/pagina.html

Università di Tor Vergata