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cellule-tumorali scienzainrete.it - 15/12/2017, l. mosca ... recente pubblicazione dei risultati della ricerca del team di Alberto Bardelli, genetista molecolare e direttore dell'unità IFOM “Genomica dei tumori e terapie anticancro mirate” presso l'Istituto per la Ricerca e Cura del Cancro di Candiolo (TO) e docente del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Torino, i due istituti presso i quali la ricerca si è concretizzata grazie ai fondi di AIRC ed Unione Europea. [...] Lo studio apre una nuova strada nel campo dell’immunoterapia ponendosi l’obiettivo di rendere le cellule tumorali visibili al sistema immunitario, in modo che quest’ultimo possa sferrare il suo attacco e bloccare lo sviluppo del tumore. [...] com’è possibile “etichettare” le cellule tumorali per fare in modo che il sistema immunitario le attacchi? I ricercatori torinesi hanno preso in considerazione un aspetto peculiare riscontrato in diversi tipi di tumore: l’insorgenza di nuove mutazioni dette “neoantigeni”. ... http://www.scienzainrete.it/articolo/rendere-visibili-le-cellule-tumorali-sfida-tutta-italiana/laura-mosca/2017-12-15 https://www.nature.com/articles/nature24673
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Seminario Alfonso Troisi    
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1513113975_manifesti_vaccini_pesaro_fano wired.it, 13/12/2017, g. dotti Il numero che dovrebbe rappresentare le reazioni avverse ai vaccini dal 2014 al 2016 è un po’ gonfiato, ma soprattutto non è specificato che per oltre l’80% si tratta di reazioni non gravi, che i casi non sono accertati ma sospetti e che per il resto dei farmaci va molto peggio “Vaccini: 21.658 reazioni avverse segnalate nel triennio 2014-2016 secondo i dati dall’Agenzia italiana del farmaco”: così dovrebbe essere letto l’enorme manifesto apparso lunedì a Pesaro e ideato dal Comitato salute e diritti, che nel corso del prossimo mese pianifica di affiggere altri cartelloni pubblicitari analoghi coinvolgendo anche la città di Fano. La conclusione, ovviamente critica nei confronti del decreto Lorenzin sull’obbligo vaccinale, è il solito motto del movimento FreeVax: “se c’è rischio deve esserci [libertà di] scelta”. (Che poi quasi sempre si traduce nella scelta di non vaccinare.) Il Comitato ha esplicitato su Facebook “di non essere contro le vaccinazioni e di non esserlo mai stato”, secondo una retorica ormai nota. Nel caso di Pesaro non si può negare che il manifesto affisso nel parcheggio San Decenzio susciti timore e avversione nei confronti delle pratiche vaccinali... https://www.wired.it/scienza/medicina/2017/12/13/manifesti-obbligo-vaccinale-reazioni-vaccini/
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14874001127_7066808152_k di Annibale Biggeri, Franco Merletti, Benedetto Terracini, Paolo Vineis scienza in rete - 13/12/2017 Con questa lettera gli epidemiologi ed esperti di cancerogenesi ambientale Benedetto Terracini, Paolo Vineis, Annibale Biggeri e Franco Merletti hanno voluto rispondere all'articolo che la senatrice Elena Cattaneo ha pubblicato lo scorso 1° dicembre su La Repubblica titolata "Gli equivoci sul glifosato", (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/12/01/gli-equivoci-sul-glifosato46.html?ref=search ) in cui la staminologa avanzava dubbi sulla classificazione dell'erbicida come "probabile cancerogeno" stabilita dalla IARC di Lione, adombrando non meglio precisati conflitti di interesse che avrebbero spinto alcuni componenti dell'agenzia OMS a nascondere dati. IARC è la struttura della Organizzazione Mondiale della Sanità deputata al riconoscimento dei rischi ambientali. Gode di grande prestigio su scala mondiale. Con l'Agenzia collaborano da decenni diversi centri di ricerca italiani. L'accusa alla IARC da parte di una parlamentare italiana rappresenta un fatto senza precedenti. [...] La Senatrice Elena Cattaneo (La Repubblica, 1° dicembre) smentisce il giudizio dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro - IARC) che il glifosato è “probabilmente cancerogeno per la specie umana”. La senatrice dissente perché “due componenti (non meglio specificati ndr) del team di lavoro IARC sul glifosato” avrebbero omesso di palesare i loro conflitti di interesse e avrebbero celato alcuni dati scientifici in proprio possesso. La Senatrice sorvola sul fatto che la IARC è la struttura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) deputata alla valutazione dei rischi cancerogeni. Il programma IARC di valutazione dei rischi cancerogeni sulla base dell’evidenza scientifica è a noi famigliare e alcuni tra noi hanno avuto l’opportunità di parteciparvi direttamente. Conosciamo quindi - apprezzandoli - i criteri utilizzati dalla IARC per controllare ...   http://www.scienzainrete.it/articolo/lettera-elena-cattaneo-sul-glifosato/annibale-biggeri-franco-merletti-benedetto-terracini