Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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le scienze.it, 7/7/72017
Il sequenziamento del genoma della forma selvatica del frumento, nota come Wild Emmer, e il suo confronto con quello delle varietà coltivate ha permesso di identificare diversi cambiamenti genetici che sono intervenuti nel corso del tempo fin dalla sua prima domesticazione. Il sequenziamento inoltre ha permesso di ottenere informazioni utili per migliorare resa e qualità dei cereali, e la loro capacità di resistere ai parassiti e ai cambiamenti climatici. Lo studio, effettuato da ricercatori dell’Università di Tel Aviv, in Israele, con la collaborazione di numerosi centri di ricerca internazionali, è illustrato in un articolo pubblicato su “Science”. [...] Luigi Cattivelli, coautore dello studio e responsabile del Centro di ricerca per la genomica e la bioinformatica del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) a Fiorenzuola d’Arda e coordinatore del Consorzio internazionale per il sequenziamento del grano duro. … http://www.lescienze.it/news/2017/07/07/news/genoma_grano_selvatico_cambiamenti_moderno-3592815/
http://science.sciencemag.org/content/357/6346/93
le scienze.it, 7/7/2017
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Patrick A. Ott del Dana-Farber Cancer Institute, a Boston, e colleghi hanno prodotto un vaccino di questo tipo partendo direttamente dai
segmenti di DNA mutato nelle cellule tumorali. Il vaccino è stato poi somministrato a sei persone già sottoposte a intervento chirurgico per rimuovere un melanoma già in fase avanzata. Quattro di questi pazienti non hanno mostrato recidive a 25 mesi dalla terapia, mentre gli altri due, che avevano il tumore in fase particolarmente avanzata, sono state successivamente trattate con un altro tipo di terapia immunologica, detta “del checkpoint”, o anti-PD-1, ottenendo alla fine una completa regressione tumorale. … https://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature22991.html
Ugur Sahin, della Johannes Gutenberg University, a Mainz, in Germania, e colleghi hanno invece ottenuto i neoantigeni necessari al vaccino partendo dall’RNA, il trascritto del DNA mutato, che media la produzione della proteina mutata. Successivamente hanno sottoposto a vaccinazione personalizzata 13 pazienti, otto dei quali sono rimasti liberi da tumori a 23 mesi dalla terapia, mentre cinque hanno avuto una ricaduta. Per due di questi cinque, una successiva terapia anti-PD-1 ha portato a una completa regressione tumorale. … https://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature23003.html
http://www.lescienze.it/news/2017/07/06/news/vaccini_personalizzati_contro_cancro_melanoma-3591649/
le scienze.it, 6/7/2017 – Anna Meldolesi/CRISPerMania
Una micro-alga che produce una gran quantità di grassi facilmente convertibili in biodiesel. Potrebbe essere proprio Nannochloropsis gaditana a vincere la scommessa dei biocarburanti, magari con l’aiuto dell’editing genetico CRISPR che, grazie al lavoro della Synthetic Genomics, ha permesso di raddoppiare il contenuto lipidico del microorganismo
L’exploit, pubblicato su “Nature Biotechnology”, è riuscito alla compagnia fondata da Craig Venter, il bioimprenditore diventato famoso per il sequenziamento del DNA umano, che per le ricerche in questo filone conta sul sostegno di Exxon Mobil. Nell’era del riscaldamento globale, le alghe rappresentano un’opzione allettante perché consumano anidride carbonica, senza competere con la produzione alimentare per l’uso delle terre arabili. … http://www.lescienze.it/news/2017/07/06/news/crispr_biodisel_craig_venter-3590659/
https://www.nature.com/articles/nbt.3865.epdf?referrer_access_token=Uwgp09G8D_hN8YxfGe62XdRgN0jAjWel9jnR3ZoTv0PcUrqq9D9WMe_rbkAOGRr2P-VqlyYINK71mNCKFV9-f-s13lvSss6T7EfZtje7qDL3bfcJeiokLTNKGt-LitE4NZ2_RYCoMf29Dk1pzBBFXFWNRLvsIVD_f8mtxzxLrgokXiPapSLNRUzxu8JMwI8lFDGL0YuiJTaeFqesQsCY3D-QK4v88xwVaQ59OzbjMuOiFrv_ogIIa7S–UClJFGJ&tracking_referrer=www.lescienze.it
le scienze.it, 5/7/2017
La grande estinzione della fine del Cretaceo, avvenuta circa 66 milioni di anni fa, che decretò la fine di tre quarti delle specie viventi sul pianeta tra cui i dinosauri, fu anche l’occasione per l’esplosione evolutiva delle rane. Lo ha scoperto un gruppo di ricerca in uno studio pubblicato sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”, secondo cui i tre maggiori rami filogenetici di questi anfibi, che comprendono l’88 per cento circa delle specie di rane viventi, apparvero simultaneamente sulla Terra proprio in quel periodo. [...] David Blackburn, curatore della Sezione anfibi e rettili del Museo di storia naturale della Florida e coautore dello studio. “Questo risultato era inatteso: l’ipotesi più probabile per spiegare il fenomeno è che dopo la massiccia estinzione di piante a animali causata dall’impatto di un asteroide o di una cometa, le specie che sopravvissero riempirono le nuove nicchie ecologiche che si crearono”. …
http://www.lescienze.it/news/2017/07/04/news/grande_estinzione_cretaceo_evluzione_rane-3590515/
http://www.pnas.org/content/early/2017/06/26/1704632114
Università di Tor Vergata