Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XMay
le scienze.it, 16/5/2017
In tutto il mondo, la capacità di alcuni ceppi di batteri di resistere ad alcuni trattamenti antibiotici – e a tutti nel peggiore dei casi – sta diventando un problema sanitario sempre più serio, in particolare negli ospedali, dove si calcola che il 5 per cento circa dei ricoverati affronti un’infezione contratta all’interno della struttura.
Alcuni microbiologi e genetisti stanno ora cercando di capire da dove abbiano avuto origine questi superbatteri che sembrano sopravvivere a qualunque condizione ostile.
E nel caso del genere batterico degli enterococchi, molti dei quali hanno una notevole resistenza a diversi farmaci antibiotici, questa ricerca sta dando i suoi frutti: sulla rivista “Cell”, i ricercatori del Broad Institute del Massachusetts Institute of Technology e della Harvard University guidati da Michael Gilmore riferiscono di aver scoperto un loro antico antenato, vissuto circa 450 milioni di anni fa, che può essere considerato il progenitore di tutta la famiglia. … http://www.lescienze.it/news/2017/05/16/news/antenato_enterococchi_resistenza_antibiotica-3527566/
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0092867417304786
le scienze.it, 15/5/2017, Anna Meldolesi/CRISPeRMania
La rivoluzionaria tecnica di editing genomico CRISPR permetterà di migliorare la resa del grano, una delle più importanti colture destinate all’alimentazione umana: è questa la speranza dei genetisti del grano, come spiega in questa intervista Cristobal Uauy, project leader al John Innes Centre di Norwich in Gran Bretagna.
La maggior parte degli abitanti del mondo mangia in media 50 piante di grano al giorno. Continuando con i ritmi attuali, la produttività di questo cereale non terrebbe il passo con la crescita demografica e l’evoluzione dei consumi. Per fortuna il grano conserva un potenziale biologico nascosto ancora da sfruttare e ci sono tecnologie emergenti che promettono di velocizzare il miglioramento genetico. [...]
Il suo lavoro ha lo scopo di identificare i geni coinvolti nella produttività del grano e accelerare lo sviluppo di nuove varietà. Cosa possiamo aspettarci nel prossimo futuro?
L’editing genomico è arrivato nel momento perfetto per il grano. Un’iniziativa internazionale ha sequenziato il genoma completo del frumento tenero usato per fare il pane, e l’Italia ha guidato il sequenziamento del frumento duro usato per fare la pasta. Ora abbiamo tutti i pezzi del puzzle ma dobbiamo metterli insieme … http://www.lescienze.it/news/2017/05/15/news/crispr_futuro_grano_intervista_uauy-3521641/
www.wheatgenome.org
https://crispr.blog/2017/05/09/il-futuro-del-grano-sara-riscritto-con-crispr/#more-1202
May
Pint of Science Italia
Pint of Science Italia si terrà, in contemporanea con gli altri paesi, nelle sere di lunedì 15, martedì 16 e mercoledì 17 maggio 2017.
Pint of Science porta alcuni dei più brillanti ricercatori al tuo bar per discutere le loro ultime ricerche e scoperte direttamente con te. Il festival avrà luogo il 15-16-17 Maggio 2017 in Italia per raccontare, sorseggiando una buona birra, le novità della ricerca a chiunque ne sia interessato.
I temi del festival saranno:
Beautiful Mind
(neuroscienze, psicologia e psichiatria)
Atoms to Galaxies
(chimica, fisica e astronomia)
Our Body
(biologia umana)
Planet Earth
(scienze della terra, evoluzione e zoologia)
Tech Me Out
(tecnologia e computer)
Social Sciences
https://pintofscience.it/events/roma
May
le scienze.it, 11/5/2017
Donne e uomini differiscono notevolmente nei livelli di espressione di oltre 6500 geni negli stessi tessuti. Inoltre, nella popolazione in generale – e ancor più in quella maschile – le mutazioni dannose a carico di questi geni si accumulano molto più facilmente di quanto avviene per gli altri geni.
… L’espressione di un gene – ossia il livello di produzione delle proteine codificate da ciascuno di essi – può variare notevolmente, in funzione della specifica variante del gene, dell’interazione con altri geni e, ancor prima, di altri fattori presenti nella cellula in cui si trova, ma non si sospettava che ci fosse una differenza così ampia e sistematica tra i due sessi.
A scoprirlo sono stati Moran Gershoni e Shmuel Pietrokovski del Weizmann Institute a Rehovot, in Israele, in una ricerca in cui hanno anche scoperto che le mutazioni dannose di questi geni tendono ad accumularsi nella popolazione con frequenze abbastanza elevate. Lo studio è pubblicato su “BMC Biology”.
La ricerca – condotta sui dati della banca dati genetica del progetto GTex (Genotype-Tissue Expression) coordinato dal Broad Institute del MIT e della Harvard University – ha esaminato l’espressione dei 18.670 geni degli uomini nei tessuti comuni a entrambi i generi (i geni funzionanti nelle donne sono un numero leggermente maggiore, 19.644). … http://www.lescienze.it/news/2017/05/10/news/espressione_geni_differenze_maschi_donne_-_finire-3521396/
https://bmcbiol.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12915-017-0352-z
Università di Tor Vergata