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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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le scienze,11/4/2017
… La conferma, che toglie definitivamente lo scettro di primi animali alle spugne, è stata ottenuta grazie a un innovativo metodo di ricostruzione degli alberi evolutivi.
Il più antico gruppo animale che abbia fatto la sua comparsa sulla Terra è quello degli ctenofori, piccoli animali marini gelatinosi e trasparenti, affini alle meduse.
A stabilirlo è stato un gruppo di biologi evoluzionisti della Vanderbilt University e dell’Università del Wisconsin a Madison grazie a un nuovo metodo di analisi comparata dei genomi che ha permesso di risolvere anche altre dibattute relazioni filogenetiche. Lo studio è descritto su “Nature Ecology & Evolution”. … http://www.lescienze.it/news/2017/04/11/news/primi_animali_ctenofori_relazioni_evolutive_dubbie-3487985/
https://www.nature.com/articles/s41559-017-0126
le scienze.it – 11/4/2017
Nuove misurazioni neurofisiologiche hanno stabilito che l’ape può vedere distintamente un oggetto che occupa un angolo di 1,9 gradi: si tratta di una risoluzione d’immagine del 30 per cento maggiore di quanto documentato finora in questi insetti. I risultati potrebbero trovare applicazione anche nella progettazione di sistemi di visione automatici per la robotica.
[...] lo ha scoperto un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Scientific Reports” da un gruppo di ricercatori dell’Università di Lund, in Svezia, guidati da David O’Carroll. …
http://www.lescienze.it/news/2017/04/10/news/visione_api_risoluzione-3487989/
http://www.nature.com/articles/srep45972
le scienze.it – 7/4/2017
Un virus scoperto in un impianto di trattamento delle acque reflue di Klosterneuburg, in Austria – e per questo battezzato Klosneuvirus – inizia a chiarire la discussa origine dei virus giganti, o megavirus: provengono dall’assemblaggio di virus più piccoli e non – come ipotizzato da alcuni – dall’evoluzione di un’antica cellula forse appartenente a un quarto, ed estinto, dominio della vita cellulare. (I domini attualmente riconosciuti sono batteri, archea ed eucarioti.) Lo studio è stato condotto da ricercatori del Joint Genome Institute del Dipartimento dell’energia statunitense e dell’Università di Vienna, che firmano un articolo su “Science”. … http://www.lescienze.it/news/2017/04/07/news/origine_virus_giganti-3484922/
http://science.sciencemag.org/content/356/6333/82
Università di Tor Vergata