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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
Xla repubblica.it, 15/7/2016
… uno studio guidato da ricercatori londinesi secondo il quale per oltre la metà della superficie terrestre, che ospita più del 70% della popolazione mondiale, il livello di perdita di biodiversità è talmente aumentato da minare la capacità degli ecosistemi di supportare nel futuro le stesse vite umane. Lo studio, pubblicato su Science e condotto dallo University College London – Has land use pushed terrestrial biodiversity beyond the planetary boundary? A global assessment : http://science.sciencemag.org/content/353/6296/288
http://www.repubblica.it/scienze/2016/07/15/news/biodiversita_sotto_livello_di_guardia_nel_globo-144138740/
la stampa.it, 19/7/2016, f. moroni
Industria alimentare e riscaldamento globale: il 25% dei gas serra è causato dall’agricoltura intensiva
Un rapporto di Oxfam denuncia: la CO2 immessa nell’aria dalla produzione delle materie prime del settore è inferiore solo a quella prodotta da USA e Cina. La denuncia è contenuta all’interno del dossier “A qualcuno piace caldo: così l’industria alimentare nutre il cambiamento climatico ”,realizzato da Oxfam in occasione del “Business and Climate Summit” di Londra, dove tra il 28 e 29 giugno si sono radunati numerosi rappresentanti delle grandi aziende, della finanza e delle istituzioni internazionali. http://www.oxfamitalia.org/wp-content/uploads/2016/06/OXFAM-270615-Feeding-Climate-Change_OIT_final.pdf
http://www.lastampa.it/2016/07/19/scienza/ambiente/inchiesta/industria-alimentare-e-riscaldamento-globale-il-dei-gas-serra-causato-dallagricoltura-intensiva-g0aUabJf8uK0kozObkSZUI/pagina.html
le scienze.it, 18/7/2016
In Israele e Giordania l’orzo è rimasto praticamente immutato negli ultimi 6000 anni. Lo rivelano due diverse analisi genetiche pubblicate su “Nature Genetics” di questo cereale fondamentale per il sostentamento umano. I dati consentono di chiarire la storia della domesticazione della pianta e i meccanismi di adattamento che le hanno permesso di crescere in diversi ambienti. L’orzo è una cultivar molto antica, gli studi indicano infatti che è stato domesticato circa 10.000 anni fa nella Mezzaluna fertile, un’ampia area che va dal Medio Oriente al Golfo Persico [...] nel primo studio Tzion Fahima dell’Università di Haifa, in Israle, e colleghi di una collaborazione internazionale hanno analizzato campioni di orzo recuperati in una grotta nel deserto nei pressi di Masada … http://www.nature.com/ng/journal/vaop/ncurrent/full/ng.3611.html
Nel secondo studio, Robbie Waugh del James Hutton Institute di Dundee, nel Regno Unito, e colleghi hanno raccolto e sequenziato il DNA di oltre 260 varietà di orzo in tutto il mondo. … http://www.nature.com/ng/journal/vaop/ncurrent/full/ng.3612.html
http://www.lescienze.it/news/2016/07/18/news/analisi_genetica_orzo_medioriente-3164204/
Jul
A Villa Mondragone nasce l'apiario didattico
Dal mese di luglio è stato avviato, dal laboratorio di Botanica del Dipartimento di Biologia dell’ Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, il nuovo apiario didattico. Nella suggestiva location di Villa Mondragone – sede di rappresentanza dell’ateneo – sono state collocate alcune arnie dalle quali le api (specie Apis mellifera ligustica) possono volare nel parco e nei boschetti della villa, ricchi di varietà botaniche mediterranee, alla ricerca di polline e nettare. Il progetto intende finalizzare l’attività apistica tanto all’ambito della didattica quanto alla ricerca e alla sperimentazione già portata avanti da alcuni anni dal Centro Ricerche Miele dello stesso Dipartimento. Tra gli obiettivi anche la produzione monitorata e certificata del miele e di altri prodotti apistici. Per l’ autunno è in programma una giornata dedicata all’inaugurazione del nuovo apiario, per l’occasione nei giardini e nei cortili di Villa Mondragone saranno allestiti percorsi espositivi, descrittivi della biologia delle api e postazioni di analisi sensoriale del miele. L’evento sarà anche occasione per riproporre le visite guidate della villa ottocentesca.
Jul
Un’infezione da Escherichia svela i punti deboli degli antibiotici
la stampa.it – 15/7/2016 – d. banfi
A scatenare le paure è stata una ricerca, pubblicata su «Antimicrobial Agents and Chemotherapy» da un gruppo del Walter Reed National Military Medical Center del Maryland, in cui si descriveva l’identificazione – per la prima volta negli Usa, ma non nel mondo – di un’infezione da Escherichia coli in una paziente resistente alle tradizionali terapie [...]
Ciò che deve preoccupare – continua la specialista – è la modalità con cui è stata acquisita l’informazione che genera la resistenza. I batteri, infatti, grazie ai plasmidi, possono passarsi informazioni e, dunque, un microrganismo “insegna” a un altro come diventare resistente. Ciò può avvenire anche tra batteri di specie differenti. … http://www.lastampa.it/2016/07/15/scienza/tuttoscienze/il-segreto-del-superbatterio-che-insegna-linvulnerabilit-m0yzuhKP1on0OcUxCGpsGP/pagina.html
Università di Tor Vergata