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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XMay
la repubblica.it – 12/5/2016
Scoperta con l’aiuto di Facebook una specie di pianta carnivora alta un metro e mezzo, che vive in Brasile [...]
la nuova specie è citata nel Rapporto sullo stato delle piante nel mondo, presentato nei Giardini Botanici Reali di Kew, a Sud di Londra. Il rapporto descrive 2.034 nuove piante, la maggior parte delle quali scoperte in Brasile, Australia e Cina: sono tante, ma ancora una piccola parte rispetto alle circa 400.000 che secondo gli esperti restano ancora da scoprire. Chiamata Drosera magnifica, la pianta carnivora era nota finora soltanto a una piccola popolazione che vive sulle montagne brasiliane di Minas Gerais. … http://www.repubblica.it/scienze/2016/05/12/news/scoperta_pianta_carnivora_alta_1_5_metri_grazie_a_facebook-139655341/
Rapporto sullo stato delle piante nel mondo: http://www.kew.org/discover/news/state-worlds-plants-report-released-kew?_ga=1.3237552.1469680388.1463064480
May
la stampa.it – 16/5/2016, tuttogreen, r. bressa
È uno dei massimi esperti dei temi legati alla sostenibilità e alla resilienza dei sistemi ecologici del pianeta. Nel suo nuovo libro Grande mondo, piccolo pianeta (Edizioni Ambiente), Johan Rockström, direttore dello Stockholm Resilience Centre, spiega come l’umanità abbia raggiunto il punto in cui il pianeta non è più in grado di compensare il nostro impatto senza conseguenze. Ma c’è ancora spazio per una crescita prospera, a patto di scegliere la sostenibilità come modello. [...] si tratta del riassunto di decine di anni di ricerche scientifiche su quelle che chiamiamo Earth system sciences (Scienze del sistema terrestre, ndr) “[...] l’umanità ha raggiunto il limite della capacità della Terra di rispondere alla pressione antropica senza conseguenze catastrofiche». … http://www.lastampa.it/2016/05/16/scienza/ambiente/focus/lecologo-rockstrm-le-nostre-chances-di-salvare-la-terra-il-mrAiuavZzwraehyermAujO/pagina.html
le scienze.it – 13/5/2016, d. michelin
Definiti spesso le “centrali energetiche” della cellula perché al loro interno avvengono i processi che alimentano il metabolismo cellulare, i mitocondri sono organelli caratteristici della cellula eucariote (cioè dotata di nucleo), tanto da essere ritenuti una componente indispensabile per la vita degli organismi complessi come funghi, piante e animali.
Uno studio, pubblicato su Current Biology, mette ora in dubbio questo assioma. Insieme ai colleghi, la botanica Anna Karnkowska, al momento della ricerca all’Università Carolina di Praga e oggi alla Università della British Columbia di Vancouver, ha infatti annunciato la scoperta di un organismo eucariote – il protista Monocercomonoides – privo di mitocondri. … http://www.lescienze.it/news/2016/05/12/news/monocercomonoides_eucariote_senza_mitocondri-3082394/
http://www.cell.com/current-biology/fulltext/S0960-9822(16)30263-9
May
le scienze.it, 11/5/2016
Il ceppo brasiliano del virus Zika (ZIKV-BR) può attraversare la placenta e causare deficit nello sviluppo, compresa la microcefalia, nei topi. Il risultato, pubblicato sulla rivista “Nature” da Patricia Beltrão-Braga dello Stem Cell Laboratory di San Paolo del Brasile, e colleghi di altri istituti brasiliani e statunitensi, è la prima prova sperimentale che è proprio il virus a determinare difetti nei feti. Lo studio ha anche dimostrato che il virus ZIKV-BR può infettare organoidi di cervello umano in coltura, cioè aggregati di neuroni umani dotati di un certo grado di struttura cerebrale, inducendo la morte cellulare e la distruzione di specifiche popolazioni neuronali denominate strati corticali. … http://www.nature.com/nature/journal/vnfv/ncurrent/full/nature18296.html
http://www.lescienze.it/news/2016/05/11/news/virus_zika_deficit_crescita_prova_sperimentale-3085772/
Università di Tor Vergata