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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XFeb
la stampa.it – 10/2/2016, tuttoscienze
“Genomica, nuovi materiali e lotta alle epidemie i settori al top”
la classifica delle menti scientifiche più influenti, stilata da Thomson Reuters, agenzia di rating della ricerca globale.
Le prossime innovazioni avranno ancora impressa la bandiera a stelle e strisce (in parte) e arriveranno sempre di più dalla Cina e dall’India. Solo cinque sono gli Stati europei nella lista dei primi 12 più prolifici: Gran Bretagna (seconda), Germania (terza), Francia (nona), Svizzera (10ma) e Spagna (12ma). Più defilata l’Italia, in grado però di farsi apprezzare comunque per il gruppetto dei 44 scienziati inseriti nella lista dei migliori 3100 cervelli internazionali, sui nove milioni di ricercatori attivi. … http://www.lastampa.it/2016/02/10/scienza/tuttoscienze/usa-e-cina-alla-sfida-dei-laboratori-e-litalia-sempre-pi-indietro-0c3zSmGYhsTVTZ9m0L8vIM/pagina.html
radiotrescienza, 10/2/2016
Un mondo senza zanzare: possibile? Nei giorni in cui cresce la preoccupazione per il virus Zika, sembrerebbe la soluzione ideale. In Brasile, dove l’epidemia ha avuto origine, l’allarme non rientra, come ci racconta Marcello Broggio, a Brasilia per conto della FAO. Tra le strategie per arginare il virus c’è anche la manipolazione genetica per contenere il numero delle zanzare. Con quali effetti sugli ecosistemi? Ne parliamo con Guido Favia, direttore della Scuola di bioscienze e medicina veterinaria all’Università di Camerino, e con Romeo Bellini, entomologo al Centro agricoltura ambiente Giorgio Nicoli di Crevalcore (Bologna).
Al microfono Roberta Fulci - See more at: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-317fed50-8174-4af2-a882-680d90660348.html?refresh_ce#sthash.acvGYm59.dpuf
le scienze.it, 5/2/2016
Deforestazioni e riforestazioni contribuiscono al riscaldamento climatico anche se la copertura forestale è aumentata, perché le conifere hanno in gran parte sostituito le latifoglie, alterando gli scambi, l’emissione di vapore acqueo e l’albero. Inoltre, la deforestazione praticata in molte aree negli ultimi decenni, ha amplificato l’escursione termica diurna, incrementando la temperatura media e quella massima [...] due nuovi studi apparsi su “Science” che sottolineano come le attività umane possano avere conseguenze sul clima più gravi di quanto ritenuto finora, e dimostrano che occorre molta più attenzione e consapevolezza nelle pratiche di riforestazione. [...] Kim Naudts del CNRS Université Paris-Saclay e colleghi di una collaborazione internazionale, autori del primo articolo, hanno ricostruito 250 anni di gestione della foreste, calcolando i cambiamenti di evapotraspirazione, ( http://science.sciencemag.org/content/351/6273/597 )[...]
Nel secondo studio, Ramdane Alkama e Alessandro Cescatti del Joint Research Centre, Institute for Environment and Sustainability di Ispra, in provincia di Varese, descrivono come i cambiamenti nella copertura globale forestale stiano influenzando i flussi di energia e di acqua tra il terreno e l’atmosfera nelle diverse regioni.( http://science.sciencemag.org/content/351/6273/600 )
http://www.lescienze.it/news/2016/02/05/news/paradosso_riforestazione_aggrava_cambiamento_climatico-2959907/
Feb
Ansa.it, 4/2/2016 – scienza e tecnica
Per un anno e mezzo hanno vissuto in una sorta di gabbia hi-tech all’esterno della Stazione Spaziale, esposti ad un ambiente assolutamente ostile: sono batteri, licheni e funghi che sulla Terra vivono in condizioni estreme, come quelle che si trovano in Antartide o nei deserti. La loro resistenza adesso è stata messa alla prova nello spazio, con l’esperimento ‘Expose-R2, dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
La struttura nella quale si trovano gli organismi è stata recuperata nella passeggiata spaziale condotta dai cosmonauti Yuri Malenchenko e Sergej Volkov. Contiene gli esperimenti chiamati Boss (Biofilm Organisms Surfing Space) e Biomex (BIOlogy and Mars Experiment), coordinati dall’Agenzia Spaziale tedesca Dlr. L’Italia vi partecipa, grazie a un finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), con il gruppo dell’ università di Roma Tor Vergata coordinato da Daniela Billi, e il gruppo dell’Università della Tuscia guidato da Silvano Onofri…. http://www.ansa.it/scienza/notizie/rubriche/spazioastro/2016/02/04/recuperati-i-batteri-alieni-test-sulla-stazione-spaziale_161b1993-1639-4fd4-a5c3-93978c2d40ad.html
Università di Tor Vergata