Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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le scienze.it – 27/4/2015
Sarebbero due le condizioni essenziali che permettono la trasformazione di organismi distinti che vivono in stretta simbiosi in una nuova, unica specie: la prima condizione riguarda le modalità di trasmissione del genoma del simbionte da una generazione all’altra, e l’altra il contesto ecologico. A stabilirlo sono E. Toby Kiers e Stuart A. West, rispettivamente della Vrije Universiteit ad Amsterdam e dell’Università di Oxford, che pubblicano i loro risultati in un articolo su “Science”. [...] http://www.lescienze.it/news/2015/04/27/news/simbionti_endosimbionti_trasformaione_specie_unica-2580774/
Apr
le scienze.it – 23/4/2015
Api e bombi sono attratti dal nettare contaminato da alcuni diffusi pesticidi e questa pericolosa attrazione espone gli insetti a livelli elevati di sostanze dannose per i singoli esemplari e per le colonie che formano. A stabilirlo sono stati due studi effettuati da ricercatori dell’Università di Newcastle e del Trinity College di Dublino, che firmano due articoli pubblicati su “Nature”.
Nel primo studio Sébastien C. Kessler e colleghi hanno valutato, in esperimenti di laboratorio controllati, la capacità di api (Apis mellifera) e bombi (Bombus terrestris) di riconoscere i tre neonicotinoidi più diffusi: clothianidin, imidacloprid e thiamethoxam [...]
http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature14414.html
A un risultato analogo sono giunti anche Maj Rundlöf e colleghi, che hanno studiato colonie di api e bombi, e numerosi nidi di api solitarie (Osmia bicornis) [...]
http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature14420.html
Un importante risultato collaterale di questo studio è che le varie specie di api rispondono in modo differente all’esposizione ai pesticidi. Attualmente i test tossicologici necessari alla registrazione di un fitofarmaco prevedono l’uso di una sola specie, Apis mellifera. Ma ora si sa che la risposta dell’ape potrebbe non essere rappresentativa delle risposte degli altri impollinatori.
http://www.lescienze.it/news/2015/04/23/news/api_bombi_preferiscono_pesticidi_nicotina-2576534/
Apr
corriere della sera.it, 13 /4/2015 – l. zanini,
Realtà consolidata in Francia, dove il loro miele viene venduto dalle Gallerie Lafayette di Parigi, le «api di città» sono un fenomeno che appassiona londinesi e newyorkesi. Ora sbarcano all’ombra del Duomo, con laboratori, esposizioni e banchi d’assaggio
Dopo New York, Parigi, Londra, Tokyo e – dallo scorso anno – perfino Torino, l’apicoltura urbana potrebbe arrivare anche a Milano. Almeno così si augurano i curatori del progetto piemontese UrBees e gli organizzatori della manifestazione legata ad Expo 2015 e alla Milano Design Week «Alveari Urbani», [già] in programma nel capoluogo lombardo da lunedì 13 a mercoledì 15 aprile, con una «coda» di laboratori e mostre che interesserà i primi due mesi dell’Expo. http://www.corriere.it/scienze/15_aprile_09/arrivano-milano-alveari-urbani-diventano-mostra-design-f5681596-dec2-11e4-9169-2cdb2836f1f0.shtml
Apr
radiotrescienza 22/4/2015
I batteri resistenti agli antibiotici sono un problema urgente e globale. Ma davvero globale. Al punto che alcuni ricercatori hanno trovato i geni per la resistenza agli antibiotici dove meno se li aspettavano. Nei batteri intestinali di alcuni indigeni Yanomami della foresta amazzonica venezuelana che non hanno mai usato farmaci. Che significato ha questa scoperta per la ricerca in campo sanitario? Lo chiediamo a Gianni Rossolini, docente di microbiologia clinica alle università di Firenze e Siena, mentre con Roscoe Stanyon, antropologo del dipartimento di biologia dell’università di Firenze, ricostruiamo la storia di questa tribù amazzonica.
riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-c9d5acc8-422b-47f4-a661-79100dce8773.html
Università di Tor Vergata