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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XFeb
la stampa.it – 2/2/2014, tuttoscienze
Le cellule tumorali hanno un punto debole. È il telomero, ossia la porzione estrema del cromosoma, che in queste cellule si altera, rendendole sensibili all’azione dei farmaci.
La scoperta è del gruppo diretto da Annamaria Biroccio dei laboratori di ricerca dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, che studia da tempo i telomeri e i suoi componenti quali potenziali bersagli terapeutici per il trattamento dei tumori umani.
Lo studio, pubblicato su Nucleic Acid Research, ha rivelato il meccanismo attraverso il quale i farmaci riescono a riconoscere – e di conseguenza uccidere – esclusivamente le cellule tumorali, lasciando intatte quelle sane. Il lavoro è finanziato da Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro). [...]
«Proprio in questa direzione è orientata la ricerca del gruppo da me coordinato – spiega Biroccio – in particolare abbiamo identificato diverse molecole capaci di legare una particolare struttura dei telomeri, chiamata G-quadruplex, e pertanto di bloccare l’accesso della telomerasi. I risultati che abbiamo ottenuto hanno chiaramente dimostrato che questa molecola non è un semplice inibitore della telomerasi, ma è in grado di distruggere rapidamente l’architettura dei telomeri determinando alterazioni citogenetiche che portano all’attivazione della morte cellulare programmata per apoptosi. Nello studio appena pubblicato, abbiamo scoperto che a rendere le cellule tumorali particolarmente sensibili all’azione di tali farmaci è la presenza di telomeri alterati». «Infatti – continua l’esperta – quando abbiamo creato un telomero artificialmente non funzionale nelle cellule sane, tali cellule sono diventate …
http://nar.oxfordjournals.org/search?fulltext=Annamaria+Biroccio&submit=yes&x=17&y=9
http://www.lastampa.it/2015/02/02/scienza/telomeri-il-tallone-dachille-delle-cellule-del-cancro-AJMcGNI60hoGQFWviwE92O/pagina.html
la repubblica.it- 29/1/2015
E’ stato individuato nei topi e potrebbe essere la chiave per combattere nell’uomo diabete e obesità. [...]
La ricerca che ha portato alla scoperta è stata coordinata da Kay Tye, del Massachusetts Institute of Technology (Mit) e pubblicata sulla rivista Cell. Si tratta per la precisione di un circuito neurale collegato al sistema cerebrale della ricompensa, che controlla in modo specifico il consumo compulsivo di zucchero, senza però impedire l’alimentazione necessaria a sopravvivere [...]
I ricercatori hanno ipotizzato che ci sia un “sentiero” neurale che collega le due regioni del cervello coinvolte nei comportamenti legati alla ricompensa (l’ipotalamo laterale e l’area tegmentale ventrale). Per verificare l’ipotesi hanno attivato artificialmente… http://www.cell.com/cell/abstract/S0092-8674(15)00004-5
http://www.repubblica.it/scienze/2015/01/29/news/circuito_nervoso_dei_golosi-106083365/
http://www.lastampa.it/2015/01/30/scienza/scoperto-il-circuito-nervoso-dei-golosi-3qi0tSxWmiG213rZ9TytHN/pagina.html
Si apre una via che in futuro potrà aiutare a riparare le lesioni nervose
Annunciato sulla rivista Cell Reports, il risultato si deve ai ricercatori del centro di ricerca giapponese Riken per la biologia evolutiva. [...]
Il tessuto cerebrale è stato ottenuti inducendo le staminali embrionali umane a differenziarsi in cellule specifiche del cervelletto grazie al fattore di crescita chiamato FGF2. Una volta sviluppate in questa direzione, nel giro di pochi giorni le cellule si sono auto-organizzate per formare i tessuti del cervelletto. La rete nervosa ha poi dimostrato di funzionare in modo efficiente già … http://www.cell.com/cell-reports/abstract/S2211-1247(14)01104-8
http://www.lastampa.it/2015/01/29/scienza/ottenuti-i-primi-tessuti-del-cervello-in-provetta-3sARDhoU0YBKlOVx6lixjJ/pagina.html
Jan
le scienze.it, 28/1/2014
L’area di Broca, il centro cerebrale che presiede alla nostra capacità di esprimerci attraverso la voce, è profondamente coinvolta anche nella creazione delle strutture grammaticali astratte del linguaggio. Altrimenti detto: la rappresentazione sonora del linguaggio (a opera del centro di Broca) non è solo un mezzo per esprimere un discorso linguisticamente e grammaticalmente già pronto, ma partecipa attivamente alla sua formazione. E’ questa la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricercatori dell’Università di Pavia, e dell’Istituto Universitario di Studi Superiori (IUSS) di Pavia, che firmano un articolo pubblicato sui “Proceedings of the National Acadeny of Sciences”. http://www.pnas.org/content/early/2015/01/21/1418162112
http://www.lescienze.it/news/2015/01/28/news/rappresentazione_linguaggio_broca_fonazione_strutture_linguistiche-2459573/
Università di Tor Vergata