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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XSep
the new york times.it, 15/9/2014 – CARINA STORRS
When Harsh Bais grows rice plants in trays of water in his greenhouse at the University of Delaware, he can easily spot the ones that have been exposed to arsenic: They are stunted (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23771154) , with shorter stems and shrunken, yellow-tinged leaves.
Dr. Bais is working to develop rice plants that take up less arsenic, a common contaminant in the fields of his native India and other Asian countries. Chronic exposure to arsenic has been linked to heart disease, diabetes and genetic damage associated with elevated risk for cancer.
But instead of trying to breed new strains of rice or alter its DNA, he and other scientists have set out in a surprising new direction. They are looking at the vast and untapped microbial community that lives near the rice’s roots (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23790204 )
These bacteria are the botanic equivalent of the human microbiome — the trillions of organisms that live in our guts, many performing beneficial tasks like digesting food and fighting off infection. [...] http://www.nytimes.com/2014/09/16/science/going-inside-the-rice-microbiome.html?ref=science&_r=0
Sep
le scienze.it – 15/9/2014
Per quale motivo alcuni anziani con placche amiloidi, uno dei principali segni organici della malattia di Alzheimer, mantengono una funzionalità cognitiva normale, mentre altri sviluppano una forma di demenza?
Lo hanno scoperto Jeremy A Elman del Lawerence Berkeley National Laboratory a Berkeley, in California e colleghi di altri istituti statunitensi: le scansioni di risonanza magnetica funzionale, la tecnica di imaging che permette di evidenziare le aree cerebrali che si attivano mentre un soggetto effettua determinati compiti, mostrano che il cervello è in grado di aggirare l’ostacolo delle placche, purché possa contare su un sufficiente livello di plasticità.
Lo studio, pubblicato su “Nature Neuroscience” [...] http://www.nature.com/neuro/journal/vaop/ncurrent/full/nn.3806.html
http://www.lescienze.it/news/2014/09/15/news/cervello_aggira_placche_amiloidi-2286976/
la stampa.it – tuttoscienze, 15/9/2014
È pronta la prima milza artificiale: un dispositivo extra-corporeo, ispirato alle macchine per la dialisi, che usa microscopici magneti per ripulire il sangue da batteri, funghi e tossine responsabili di pericolose infezioni che possono portare alla morte per setticemia. La ”biomilza” è stata sviluppata dai ricercatori dell’università di Harvard, che pubblicano su Nature Medicine i primi successi ottenuti con la sperimentazione sui ratti. [...]
[...] spiega il coordinatore dello studio Donald Ingber. «Siamo entusiasti di questa biomilza perché permetterà di trattare i pazienti velocemente senza dover aspettare giorni per identificare la causa dell’infezione. Inoltre è capace di rimuovere efficacemente anche i microrganismi resistenti agli antibiotici.[...]
Il segreto per intrappolarli sta nell’uso di microscopiche perline magnetiche (500 volte più piccole di un capello) rivestite con una speciale “esca”, ovvero una versione geneticamente modificata della proteina umana Mbl (lectina legante il mannosio) che aggancia gli zuccheri presenti sulla superficie di tossine e microrganismi (vivi e morti).
I primi test di laboratorio condotti usando sangue umano infetto hanno dimostrato che la biomilza è in grado di filtrare fino ad un litro di sangue all’ora rimuovendo più del 90% dei patogeni. [...]
http://www.lastampa.it/2014/09/15/scienza/creata-la-prima-milza-artificiale-WqGzsmNpmymBykOhKnbrBK/pagina.html
http://www.nature.com/nm/journal/vaop/ncurrent/full/nm.3640.html
Sep
Panorama – Roma, 11 set. (AdnKronos Salute) - Batteri trovati nel sistema digerente delle api potrebbero essere utilizzati come alternativa agli antibiotici nella lotta contro i ceppi di Mrsa (Staphylococcus aureus resistente alla meticillina) resistenti ai farmaci. Lo assicurano gli scienziati dell’Università di Lund, in Svezia.
Per millenni il miele grezzo è stato utilizzato per trattare le infezioni, ricorda il ‘Telegraph’ online. Il team ritiene che la sua efficacia potrebbe essere la combinazione unica di 13 tipi di batteri presenti nell’acido lattico dello stomaco di questi insetti. Questi microrganismi, che non sono più attivi nei prodotti alimentari che acquistiamo nei negozi, producono una miriade di composti disinfettanti che potrebbero essere sfruttati soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dove il miele fresco è facilmente disponibile, così come nei Paesi occidentali in cui la resistenza agli antibiotici è un problema sempre più consistente. Il team di studiosi ha testato il tutto sui patogeni presenti su ferite umane, inclusi ‘super batteri’ Mrsa, rilevando l’efficacia del composto.
http://scienza.panorama.it/salute/Medicina-batteri-in-stomaco-api-promettente-alternativa-ad-antibiotici
Università di Tor Vergata