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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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la scienze.it – 26/6/2014
Il meccanismo alla base della cosiddetta tolleranza, vale a dire la capacità dei batteri di sopravvivere all’aggressione degli antibiotici ricorrendo a una strategia diversa – e sotto certi aspetti più efficiente – dello sviluppo di una resistenza è stato individuato da un gruppo di ricercatori della Hebrew University a Gerusalemme, che lo illustrano in un articolo pubblicato su “Nature” :
http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature13469.html
L’esperimento condotto sui topi ma sono previsti per l’anno prossimo, le sperimentazioni sull’uomo
Un gruppo di ricercatori tedeschi è riuscito a ottenere un vaccino in grado di proteggere dai tumori al cervello, stimolando il sistema immunitario ad attaccare le cellule anormali.
La ricerca del German Cancer Research Center, Heidelberg, Germania, è stata pubbilcata sulla rivista Nature. [...]
http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature13387.html
le scienze – 25/6/2014
Nella sua straordinaria migrazione periodica dagli Stati Uniti e dal Canada meridionale fino alle montagne del Messico centrale, la farfalla monarca usa anche una bussola magnetica per orientarsi. A stabilirlo sono tre ricercatori della University of Massachusetts Medical School a Worcester e del Worcester Polytechnic Institute che firmano un articolo su “Nature Communications” http://www.nature.com/ncomms/2014/140624/ncomms5164/full/ncomms5164.html) .
http://www.lescienze.it/news/2014/06/25/news/farfalla_monarca_rotta_bussola_magnetica-2191799/
la stampa.it – 25/6/2014, f. di todaro
Secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Change, anche se più calde le acque saranno in grado di far crescere specie ittiche destinate al consumo alimentare, purché ci sia maggiore cooperazione tra gli Stati. Ma gli scienziati avvertono: avremo esemplari più stressati e più deboli
[...] Secondo il modello applicato alla ricerca – in cui sono state valutate le risposte fisiche, biologiche e umane ai cambiamenti climatici in corso in 67 Paesi leader nel settore della pesca – entro la metà del secolo la produzione ittica aumenterà alle alte latitudini. Prevista, invece, una riduzione nelle altre zone, in cui l’influenza meteorologica sarà più pesante. L’incremento interesserà soprattutto l’Africa occidentale (Benin, Liberia, Mali, Senegal, Nigeria, Mauritania, Ghana, Guinea), a scapito della pesca nel sud-est asiatico e nei Paesi tropicali (Bangladesh, Cambogia, Yemen e Pakistan). «Dove invece il pescato potrà calare anche del 40%», spiega Manuel Barange, prima firma dell’articolo e direttore del Marine Laboratory di Plymouth, nel Regno Unito. «Un oceano più caldo genera specie con un metabolismo stressato, con meno energia per la crescita e la riproduzione». [...] Economia e tutela dell’ecosistema sarebbero dunque a rischio, con le acque di mari e oceani più calde. L’ultima ipotesi è sostenuta da uno studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Science. La causa dell’aumento dei salmoni, dagli anni ’70 a oggi, sarebbe riconducibile al cambiamento climatico. http://www.lastampa.it/2014/06/24/scienza/ambiente/il-caso/riscaldamento-globale-pericolo-per-la-pesca-wK6qGG8dM17Tiabr8rNRbP/pagina.htmlhttp://www.nature.com/nclimate/journal/v4/n3/full/nclimate2119.html#ref1
Università di Tor Vergata