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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
Xla stampa.it – tuttoscienze, 4/6/2014, s. rizzato
…l’entusiasmo che c’era alla fine degli Anni 90 sta tornando grazie alle nuove conoscenze sul genoma dei tumori e sulla diagnosi precoce». A dirlo è Pier Giuseppe Pelicci, direttore del dipartimento di oncologia sperimentale e condirettore scientifico dell’Ieo.
Professore, a che punto è la ricerca dei nuovi farmaci?
«I farmaci molecolari, che agiscono come “proiettili magici”, direttamente sulle molecole cancerose, ci hanno permesso di fare grandi passi in avanti. Abbiamo avuto storie di successo, come l’acido retinoico, il primo caso in assoluto di molecola efficace contro la leucemia promielocitica. Oppure l’ultimo arrivato, il crizotinib, che funziona bene per alcuni tumori del polmone. Ma i molecolari sono farmaci[...] «Puntiamo su una fascia di farmaci che operano sull’epigenetica e come obiettivo hanno la cromatina, la proteina che avvolge il Dna. Sono cure che prendono come “target” non i geni alterati del tumore, ma la loro attività. Stiamo mettendo a punto due molecole davvero promettenti contro le leucemie e il tumore del polmone». … http://www.lastampa.it/2014/06/04/scienza/tuttoscienze/come-i-farmaci-colpiranno-i-geni-dei-tumori-q6GhyUx9VOTUbzUuncd02K/pagina.html
radiotrescienza, 4/6/2014
Un virus che fa regredire un tumore: è successo in Minnesota, dove una paziente con un mieloma metastatico è stata trattata con un’inoculazione massiccia di morbillo. L’idea di sfruttare i virus per trattare pazienti oncologici risale agli anni ’50, ma è la prima volta che porta a una remissione completa. Tra speranze e cautele, facciamo il punto con Fabrizio Pane, direttore della Scuola di specializzazione in ematologia clinica all’Università di Napoli Federico II.
Di cosa parliamo quando parliamo di cancro: è il titolo di un libro appena uscito per Raffaello Cortina Editore. Ne parliamo con uno degli autori, Pino Donghi, docente di etica della ricerca biomedica e delle sue applicazioni all’università La Sapienza di Roma.
riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-aaee447d-8a68-46e9-b13f-43525399e0d8-podcast.html
le scienze.it- 31/5/2014
Battere il tumore con un virus: ci è riuscita Stacy Erholtz una paziente statunitense affetta da mieloma – una forma tumorale che colpisce il midollo osseo – e vari tumori metastatici, nell’ambito di uno studio della Mayo Clinic. (http://www.mayoclinicproceedings.org/article/S0025-6196%2814%2900332-2/fulltext ) Nel tentativo di salvarle la vita, i medici le hanno inoculato 100 miliardi di unità del virus del morbillo, una quantità sufficiente a infettare 10 milioni di persone. “Il risultato è un’assoluta novità, perché è la prima volta che si dimostra l’attività antitumorale di un virus nell’essere umano”, ha spiegato Stephen Russell, che ha guidato la ricerca. “Potenzialmente potrebbe cambiare molte cose in ambito oncologico e innescare sviluppi terapeutici molto interessanti”. http://www.lescienze.it/news/2014/05/31/news/virus_morbillo_batte_tumore-2166067/
la stampa.it, 4/6/2014
La predilezione per certi piatti dipende dal Dna, in arrivo le diete “genetiche”
Scoperti i geni che ci fanno scegliere i cibi: si aprono così le porte alle diete “genetiche” personalizzate e alla nascita di cibi “dietetici ma buoni”. [...]
un gruppo di ricerca dell’Università di Trieste e Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Irccs) Burlo Garofolo coordinato da Paolo Gasparini, che ha presentato i risultati raggiunti in occasione della conferenza della European Society of Human Genetics (Eshg). http://www.lastampa.it/2014/06/03/scienza/scoperti-i-geni-del-gusto-fmnIXziKANobFuKsFkHpLP/pagina.html
Jun
Università di Tor Vergata