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Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
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Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
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Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XJun
radiotrescienza, 3/6/2014-in onda ore 11.30
Intervenire sul Dna come se fosse un testo scritto da correggere. Un gruppo di ricercatori italiani ha sviluppato una tecnica di editing del genoma che consentirà di intervenire su malattie genetiche gravi. Un ulteriore passo in avanti per la terapia genica, come ci spiega Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica (TIGET).
Pompe dell’intuizione e altre dritte per imparare a ragionare correttamente, nella scienza e nella vita di tutti i giorni. Ce li illustra il filosofo Daniel Dennett nel suo ultimo libro Strumenti per pensare (Raffaello Cortina, 2014), che sfogliamo insieme a Simone Gozzano, docente di filosofia della scienza all’università de L’Aquila.
riascoltabile: http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-aaee447d-8a68-46e9-b13f-43525399e0d8-podcast.html
le scienze.it – 30/5/2014 -
I dettagli del funzionamento delle strutture che permettono la comunicazione fra i neuroni, le sinapsi, potranno essere approfonditi grazie a un complesso modello tridimensionale di una sinapsi “media” del cervello di ratto messo a punto da un gruppo di ricercatori, dell’Università di Göttingen, del Max-Planck-Institute per la biofisica chimica e del Leibniz Institut per la farmacologia molecolare. Il modello, che visualizza circa 300.000 proteine in dettaglio atomico, è descritto in un articolo su “Science” (http://www.sciencemag.org/content/344/6187/1023).
May
la stampa.it – 30/5/2014 tuttoscienze
Controlla quanto sono attivi alcuni geni implicati in processi infiammatori e del sistema immunitario
Predire il rischio di morte per infarto con un test del sangue basato sull’esame di alcuni geni sarà la soluzione per chi è soggetto a problemi cardiovascolari, permettendo così di intervenire precocemente con programmi di prevenzione personalizzata per quei pazienti che risultano più a rischio.
Il test potrebbe un giorno anche essere messo a disposizione dei pazienti con un apparecchietto da usare a casa come quello che i diabetici usano per misurare la glicemia.
Il test viene presentato sulla rivista Genome Medicine ed è stato sviluppato e sperimentato su un primo gruppo di pazienti dal team di Gregory Gibson della Georgia Institute of Technology ad Atlanta. http://www.lastampa.it/2014/05/30/scienza/un-test-del-sangue-svela-il-rischio-di-morte-per-infarto-ruPJ8zwmOpbgd6UaBhfHyJ/pagina.html
la stampa.it – 30/5/2014, tuttogreen, v. ulivieri
Molte patologie dipendono da fattori ambientali, troppo spesso non considerati nella diagnosi medica. Se ne è parlato a Torino al 4° Workshop Nazionale Image
Un vaso di Pandora pieno fino all’orlo. La lista delle patologie correlate a fattori ambientali è lunghissima ma poco conosciuta.
“L’ambiente si comporta come uno specchio, riflettendo sull’uomo le sostanze ricevute, più o meno nocive, veicolate da tre principali vettori: l’acqua che beviamo, l’aria che respiriamo, il cibo con cui ci nutriamo. A sua volta, l’uomo-bersaglio può subire tutti quei malanni che formano la cosiddetta patologia ambientale”, ha detto il patologo ed ex docente all’università di Torino Giancarlo Ugazio, parlando al 4° Workshop Nazionale Image che si è chiuso il 23 maggio a Torino, dedicato quest’anno al tema “Medicina ambientale e salute: verso la smart health”. Il risultato è che “l’attesa di vita grezza sta aumentando grazie al progresso, ma, per gli stessi motivi, l’attesa di vita sana sta diminuendo in modo progressivo dal 2003”.
[...] in Italia mancano competenze, ma anche esami diagnostici specifici. La “medicina ambientale”, insomma, ha ancora molta strada da fare. “Sappiamo tutti che certe patologie, vedi per esempio il morbo di Parkinson, sono legate all’esposizione a coloranti, conservanti, pesticidi, metalli pesanti. Non si può più continuare a far finta di niente”, ha spiegato al Workshop Image Antonio Maria Pasciuto, medico fondatore di ASSIMAS (Associazione italiana medicina ambiente salute), che da anni studia le correlazioni tra salute e ambiente. http://www.lastampa.it/2014/05/30/scienza/ambiente/focus/sostanze-chimiche-e-salute-un-legame-a-doppio-filo-X3lLAs5ZvygmFvRgMz9sXM/pagina.html
Università di Tor Vergata