-
-
-
Artificial muscle cross-section:
laminin (green)
Myosin (red)
Dapi (blue)Neuromuscular plaque in
artificial muscle section:
neurofilament (green)
bungarotoxin (red) -
-
Lab. of Neurochemistry
Studio dei meccanismi
molecolari delle malattie
neurodegenerative -
Anemone apennina
Monti SimbruiniFoto di Letizia Zanella -
Studio delle comunità
di batterioplankton nella
Riserva Naturale Regionale
Macchiatonda -
Astrobiologia e biologia
molecolare di......cianobatteri di
ambienti estremi -
-
Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
Xla stampa.it – 1/04/2014
Ogni copia in meno di amilasi aumenta del 20% la possibilità
Un nuovo studio del King’s College di Londra ha scoperto che le persone che posseggono poche copie di un gene che codifica un enzima destinato alla digestione dei carboidrati potrebbero essere soggette ad un rischio maggiore di obesità.
Risultati, pubblicati sulla rivista Nature Genetics, che rivelano che una dieta per essere realmente efficace dovrebbe tener conto anche delle specifiche predisposizioni digestive da una prospettiva genetica. Il paziente, infatti, potrebbe essere anche privo degli enzimi necessari per digerire diversi alimenti. http://www.lastampa.it/2014/04/01/scienza/rischio-obesit-se-manca-il-mangiacarboidrati-uOVOmyXdTF3qbqnnInHmSJ/pagina.html
La Stampa.it – 31/03/2014 – marco tedeschi
Una campagna per l’ambiente
CONAPI presenta “BEE ACTIVE! Attivi per le api”, la campagna contro l’uso dei pesticidi per la tutela dell’ambiente, della salute e dell’economia. L’utilizzo intensivo di pesticidi in agricoltura è la principale causa della progressiva scomparsa delle api che assicurano colture indispensabili per la vita di tutti i giorni
Con la campagna “BEE ACTIVE! Attivi per le api”, CONAPI intende riportare con forza l’attenzione sul ruolo centrale delle api per l’alimentazione e la salute, la tutela della bio-diversità ambientale, ma anche per l’economia in generale: si stima che grazie all’impollinazione, a livello mondiale, si generi un’economia pari a 256 miliardi di euro l’anno.
L’iniziativa di CONAPI si propone di sollecitare i consumatori ad adottare piccoli comportamenti virtuosi che, se seguiti, possono contribuire fortemente a tutelare l’habitat delle api. Dalla scelta di alimenti biologici e biodinamici, alla coltivazione di fiori per accrescere le fonti di nettare, dal non utilizzo di pesticidi o insetticidi all’acquisto dei prodotti a base di miele, che significa sostenere il lavoro degli apicoltori: questi sono solo alcuni dei semplici accorgimenti che possono contribuire a creare un ambiente più favorevole per questi preziosi insetti. http://www.lastampa.it/2014/03/31/scienza/ambiente/focus/bee-active-attivi-per-le-api-una-campagna-per-lambiente-FzkQZ3N6dJjh68liRm7ZLP/pagina.html
È pronto il primo atlante dell’attività dei geni: frutto di una vastissima ricerca internazionale alla quale ha collaborato anche l’Italia, con cinque centri di ricerca, è la prima mappa dettagliata di come i geni lavorano per costruire cellule e tessuti dell’organismo umano.Il risultato è pubblicato in due articoli su Nature e coordinati da Yoshihide Hayashizaki, dell’istituto giapponese Riken, e Albin Sandelin, dell’università di Copenaghen (http://www.nature.com/nature/journal/v507/n7493/full/nature13182.html , http://www.nature.com/nature/journal/v507/n7493/full/nature12787.html ). Frutto del progetto Fantom5, la ricerca potrebbe contribuire a identificare i geni coinvolti in molte malattie e a sviluppare nuove frontiere della medicina personalizzata e rigenerativa. «È la prima panoramica completa sui sistemi che regolano il modo in cui i geni vengono letti dalla varietà delle nostre cellule, al fine di svolgere le diverse funzioni che servono all’organismo», osservano Silvano Piazza e Claudio Schneider, del Laboratorio Nazionale del Consorzio interuniversitario per le biotecnologie (Lncib) dell’Area Science Park di Trieste e dell’università di Udine.
di Francesca Cerati – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/VThab
Mar
Le Scienze, 25/3/2014
Nei prossimi decenni, il cambiamento del clima avrà effetti da moderati a positivi sulla coltivazione dell’olivo nel bacino del Mediterraneo, inclusa l’Italia, con un corrispondente andamento dei profitti. Tuttavia, la situazione è ricca di contrasti. Nel nostro paese, per esempio, saranno a rischio le piccole aziende che operano su terreni in pendenza o in aree marginali, pari dal 21 per cento di tutte le aree coltivate a olivo [...] A descrivere questo scenario è uno studio condotto da ricercatori del Centro Ricerche Casaccia dell’ENEA, che firmano un articolo pubblicato sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”. http://www.pnas.org/content/early/2014/03/20/1314437111
Università di Tor Vergata