Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
XJan
La Stampa.it- 23/1/2014
Tengono lontane le cellule infiammatorie dal cuore
Una scoperta dell’università di Sydney, in Australia, ha le potenzialità per rivoluzionare il trattamento dell’infarto.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, si basa su “microparticelle” che vanno iniettate nel sangue entro 24 ore dall’infarto e che sono in grado di ridurre il danno provocato dall’attacco di cuore. Testata al momento su animali, la scoperta è il risultato di una collaborazione che fra i ricercatori australiani, l’americana Northwestern University e le università tedesche di Bonn e Muenster.
La Stampa.it, TUTTOSCIENZE
22/01/2014 – SCIENZA & DEMOCRAZIA – gabriele beccaria
Perché gli animali transgenici servono e la legge sugli xenotrapianti è da cambiare
Cesare Galli. Celebre per aver clonato il toro Galileo e la cavalla Prometea, il professore di Cremona spiega con pazienza che i suoi animali ingegnerizzati – vale a dire con il Dna che è stato manipolato qua e là in laboratorio – promettono di cambiare la vita a molti malati. Per esempio a milioni di diabetici. E dal sospetto si passa alla speranza. Non è un caso che nella lista delle ricerche e delle terapie più promettenti per l’immediato futuro ci siano gli animali Ogm. «Il mio team partecipa a un nuovo progetto europeo, chiamato “Xenoislet”, il cui obiettivo è il trapianto di isole pancreatiche di suino nell’uomo». [...] È un’iniziativa unica in Italia, in collaborazione con un pugno di centri di eccellenza europei, che ora è in forse, ostaggio della nuova legge sulla sperimentazione animale che vieta gli xenotrapianti, vale a dire i trapianti di organi dagli animali all’uomo. «La situazione – lamenta Galli – è controversa: cosa si intende per xenotrapianto? [...]
E le nubi si accumulano anche su un altro progetto internazionale, il «Translink», coordinato dall’immunologo Emanuele Cozzi di Padova. Il sogno in questo caso è bypassare la carenza di organi, utilizzando pezzi di ricambio di origine animale. I candidati – aggiunge Galli – sono suini e bovini, ancora una volta, un po’ speciali. «L’idea è ingegnerizzarli per…
Jan
La Stampa.it – 21/1/2014
Roma sotto la lente per il mancato recepimento della direttiva che regolamenta la sperimentazione. Ora si rischia una multa da oltre 150 mila euro al giorno
La Commissione europea è decisa a portare il nostro governo davanti alla Corte di giustizia per rispondere della non trasposizione nell’ordinamento nazionale della norma europea. E se il Parlamento non farà necessario per evitare la condanna dei giudici Ue, Bruxelles chiede che a partire dal giorno della sentenza l’Italia venga chiamata a pagare una multa da oltre 150 mila euro al giorno. http://www.lastampa.it/2014/01/21/esteri/test-sugli-animali-italia-nel-mirino-bruxelles-fa-denuncia-alla-corte-ue-e9Z16R8Z8FvZCtJ20mlAaJ/pagina.html
Jan
La Stampa.it – 21/1/2014 – tuttoscienze
L’esperimento è frutto di una collaborazione internazionale alla quale partecipano anche scienziati italiani: «Una svolta per gli ultimi studi»
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Pubblicato sulla rivista Nature Communications, il risultato è stato ottenuto nell’esperimento Asacusa, frutto di una collaborazione internazionale al quale l’Italia partecipa con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Nei fasci di antiparticelle prodotti al Cern e fatti scorrere all’interno di una sorta di cilindro lungo tre metri e mezzo, i ricercatori hanno individuato 80 atomi di anti-idrogeno, in un punto del cilindro collocato a circa 2,7 metri dalla sorgente di anti-particelle e nel quale le influenze dei magneti erano ridotte al minimo. Il fascio di anti-atomi è stato catturato «in volo», bombardandolo con microonde. «Adesso saremo in grado di studiare più in dettaglio le caratteristiche dell’antimateria», dice Luca Venturelli, dell’Infn di Brescia e dell’Università di Brescia, che coordina il gruppo italiano della collaborazione Asacusa [...] http://www.lastampa.it/2014/01/21/scienza/prodotto-e-intrappolato-al-cern-il-primo-fascio-di-antimateria-0quLW0UqXDSIg9DE0TFxHM/pagina.html
Università di Tor Vergata