Il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” orienta la sua missione formativa e di ricerca su tematiche all’avanguardia degli studi sulla vita in tutti i suoi livelli di organizzazione e varietà. Le diverse aree di ricerca concorrono a sviluppare una piattaforma multidisciplinare su temi quali: i meccanismi molecolari delle malattie neurodegenerative, la regolazione dei processi di cancerogenesi; la caratterizzazione di molecole di origine vegetale ed animale; la valutazione delle comunità ecologiche e il monitoraggio ambientale.
Regolamento Dipartimento di Biologia DR 3756 del 06.12.2012
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Il Corriere della Sera.it – 15/1/2013
Le piante sono in grado di apprendere e di conservare memoria delle informazioni. Lo dimostra per la prima volta un esperimento realizzato al Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (Linv) dell’Università di Firenze e descritto in un articolo pubblicato sull’ultimo numero della rivista scientifica Oecologia. Stefano Mancuso, responsabile del Linv, assieme ai ricercatori dell’University of Western Australia Monica Gagliano, Michael Renton e Martial Depczynski, ha sottoposto a stimoli di varia natura alcune piante di Mimosa pudica, un arbusto che chiude le sue foglioline non appena viene disturbato, dimostrando l’abilità di distinguere tra i diversi stimoli e di memorizzare le informazioni per lunghi periodi di tempo. http://www.corriere.it/scienze/14_gennaio_15/piante-intelligenti-imparano-memorizzano-informazioni-ee8d3272-7de5-11e3-80bb-80317d13811d.shtml
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Radiotrescienza – 15/1/2014
Gli scienziati raccontano ai politici perché si impiegano gli animali per fare ricerca biomedica: la sperimentazione animale è stata oggetto di un nuovo incontro organizzato al Senato da Elena Cattaneo. Torniamo sul tema con Isabella De Angelis, ricercatrice del reparto meccanismi di tossicità all’Istituto superiore di sanità, che racconta verità e leggende sui metodi alternativi, e Angelo Troi, segretario nazionale del Sivelp (Sindacato italiano veterinari liberi professionisti), che spiega come la sperimentazione con gli animali è anche sperimentazione per gli animali. La Lega antivivisezione invece ha rifiutato di partecipare all’ incontro: Michela Kuan, biologa della LAV, ci dice perché. http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-aaee447d-8a68-46e9-b13f-43525399e0d8-podcast.html
Il corriere della Sera.it – 14/1/2014
Test su animali, favorevole un italiano su due
Il convegno «Sperimentazione animale, diritto alla conoscenza e alla salute» organizzato dalla Commissione Sanità del Senato a Palazzo Giustiniani.
http://www.corriere.it/salute/14_gennaio_14/test-animali-favorevole-italiano-due-9c7f333c-7d30-11e3-851f-140d47c8eb74.shtml
la Stampa.it – 15/1/2013, tuttoscienze – michele bellone
Nei “duoni” una logica inedita di interpretare le mutazioni dei geni e le malattie
La terminologia che descrive il codice genetico si è arricchita di un nuovo termine: il «duone». Un gruppo dell’Università di Washington l’ha coniato per indicare le porzioni della sequenza di alcuni geni dotate di una doppia natura: [...]
I ricercatori americani, guidati da John Stamatoyannopoulos, hanno identificato le zone all’interno del Genoma alle quali i fattori di trascrizione possono legarsi. Hanno così scoperto che circa il 15% dei «codoni» – le brevi sequenze che corrispondono ciascuna a un aminoacido – possono consentire all’interno dei geni il legame di un fattore di trascrizione. Ciò significa che una parte del Dna codificante ha una doppia funzione: fornire istruzioni per la produzione di proteine e regolare anche la propria attività. Da qui il nome «duoni» («dual-use codons», codoni a doppio uso) per indicare queste regioni. Questo risultato, pubblicato su «Lancet», solleva ora affascinanti interrogativi. http://www.lastampa.it/2014/01/15/scienza/tuttoscienze/laltro-codice-nascosto-nel-dna-rqY775tJPFX1kN55GXQUgI/pagina.html
La Stampa.it – 15/1/2013, tuttoscienze, stefano rizzato
Onde e vibrazioni che trasformano la luce in energiaIn ogni foglia si nasconde un universo, quello della fisica quantistica. È lei a governare la fotosintesi, [...] Bisogna arrivare a scomodare onde e macromolecole, vibrazioni e oscillazioni degli atomi. E l’aspetto fondamentale è che questa realtà parallela non procede in modo continuo e caotico, ma «a pacchetti» ordinati, attraverso movimenti microscopici e sincronizzati alla perfezione. Da tempo gli esperti ipotizzavano un meccanismo simile. Ora è arrivata anche la conferma sperimentale, per merito dei ricercatori dello University College di Londra e di un loro studio, appena pubblicato su «Nature Communications». Secondo quanto è stato osservato dagli scienziati britannici, la chiave di tutto il meccanismo è nel comportamento dei cosiddetti «cromofori», le molecole che assorbono alcune lunghezze d’onda della luce solare per poi trasportarla nei punti focali della fotosintesi e quindi trasformarla in energia. Un processo che avviene grazie a una catena di trasferimento da una molecola all’altra e in modo incredibilmente efficiente. Studiato con i modelli quantistici, il viaggio dell’energia, di particella in particella, ha rivelato un comportamento affascinante: per permetterne il passaggio, infatti, gli atomi interessati dal processo vibrano in modo impercettibile e regolare. È qui l’aspetto più importante della ricerca inglese, che ha dimostrato come queste vibrazioni siano impossibili da descrivere con la fisica classica. Seguono infatti le leggi quantistiche e procedono non in modo continuo, ma per regolari e piccoli sprazzi d’energia, tutti della stessa quantità e con la stessa frequenza. http://www.lastampa.it/2014/01/15/scienza/tuttoscienze/studia-le-foglie-e-scoprirai-la-fisica-dei-quanti-nC7GP5xKCGEQvLV6z6S6NJ/pagina.html
Università di Tor Vergata